01/1983
LA SOFFERENZA DEI BAMBINI (SUFFER THE LITTLE CHILDREN!)
Bill Mantlo (storia)-Sal Buscema (matite)-Ian Akin/Brian Garvey (chine)-Ben Sean (colori)-Ann Nocenti/Jim Shooter (supervisione)
Nascosto dietro un albero di un cimitero vittoriano, Shang-Chi osserva una processione che entra dentro una cappella, il suo cammino illuminato unicamente da una lampada ad olio. Tradotto letteralmente, il nome del maestro del kung-fu significa Lo Spirito Che Avanza, è un nome che gli ha dato suo padre in persona, Fu Manchu. E sempre da lui, Shang-Chi ha imparato una terribile verità: che non tutti gli spiriti avanzano, che non tutte le anime hanno come obiettivo comune l'armonia umana e ve ne sono alcune che preferirebbero piuttosto precipitare nella depravazione più oscura. E trascinare con sé l'umanità. Shang-Chi ha vissuto così a lungo a contatto col male da saperlo fiutare anche a distanza: per questo ora si trova qui, solo, lontano dal castello Stormhaven e dalla compagnia dei suoi amici.
La porta della cappella è chiusa, ma colui che è in testa alla processione la apre con una raffica energetica, guidando poi all'interno i suoi compagni, mentre dalle sue labbra viene intonato un oscuro canto. Anche se non li ha ancora visti in faccia, Shang-Chi è certo che queste persone non siano uomini: lentamente si avvicina anch'egli alla cappella, fino a chinarsi davanti ad una inferriata da dove può osservare non visto quanto sta accadendo all'interno. I componenti della processione si avvicinano ad una bara e la scoperchiano, trovandovi al suo interno lo scheletro di una bambina da lungo tempo morta. Il leader della processione le si avvicina, globi di luce che circondano le sue mani e frasi mistiche che fuoriescono dalle sue labbra e che esortano la bambina a sollevarsi dal suo giaciglio. E pochi secondi dopo... accade il miracolo: una mano scheletrica inizia a muoversi, poi il corpo decadente della bambina si solleva completamente ed abbandona il suo luogo di eterno riposo, chiedendo a coloro che la circondano perché hanno disturbato il suo sonno.
Shang-Chi ha visto abbastanza: sfonda così un vetro e penetra nella cappella. Subito i componenti della processione lo accerchiano, ridendogli in faccia. Un suono inumano. Risate che si tramutano rapidamente in grida quando il maestro del kung-fu inizia a colpirli con una lampada. Poi l'eroe si lancia verso la ragazza riportata in vita, la quale lo implora di liberarla dal suo tormento: ma Shang-Chi non riesce a raggiungerla in quanto altri esseri si parano sulla sua strada. Nell'agitare la lampada ad olio, l'eroe appicca involontariamente il fuoco alle vesti di uno dei suoi assalitori, che è costretto perciò a liberarsene. Il suo è un aspetto mostruoso, l'aspetto di uno Spettro Nero. Shang-Chi non fa in tempo a rimanere stupito e sconvolto da questa visione che il leader degli alieni richiama la sua attenzione: l'allineamento cosmico è ormai vicino e non verrà certamente compromesso da un semplice umano. Così intona un canto oscuro, che intorpidisce i muscoli e l'anima stessa di Shang-Chi, fino a renderli insensibili. Per l'eroe sarebbe facile, quasi inevitabile, soccombere: ma poi vede la bambina e capisce che sta combattendo anche per la salvaguardia del suo spirito. E lo spirito è quanto di più caro il maestro del kung-fu possegga: dunque si riprende e scaglia la lampada ad olio contro il capo degli Spettri Neri, che brucia tra le fiamme e viene infine ridotto ad un ammasso di cenere. Con la sua scomparsa, la bambina può tornare al suo sonno eterno. Intanto, gli altri alieni cercano di fuggire tramutandosi in corvi, ma Shang-Chi li insegue ed usando ancora il calore della lampada ad olio li brucia, fino a che anch'essi diventano polvere. Poi il maestro del kung-fu torna accanto allo scheletro della bambina, il cui spirito è sopravvissuto a questa notte pregna di malvagità, una notte che ha sollevato anche alcune domande: chi erano quegli esseri? E perché hanno cercato di riportare in vita una bambina da tempo morta? Shang-Chi teme già il momento in cui apprenderà le risposte.
Shepton Mallet: Dalla costa occidentale del Galles, Rom è giunto fino in Inghilterra, in questo piccolo villaggio vicino a Gloucester. Il suo Analizzatore di Energia risplende debolmente, di un raggio cremisi percepibile unicamente agli occhi del cyborg. Ancora una volta, l'eroe ha scoperto un covo dei suoi mortali nemici: gli Spettri Neri. E dentro di lui la paura cresce, perché un sentiero è stato intrapreso dai malvagi alieni: infatti, dovunque essi abbiano colpito ultimamente, il loro obiettivo è stato sempre il medesimo. I bambini terrestri. Sybil, i ragazzi di Gwillyn Dale... sono stati tutti pedine di un piano ancora imperscrutabile.
Nel vagare per la città, Rom passa davanti ad un imponente edificio che il suo Analizzatore gli conferma essere pregno di magia aliena. Ma prima che possa indagare in merito, un auto si ferma davanti al vialetto dell'edificio e da essa scende un uomo di mezz'età vestito in modo impeccabile: si tratta di Ethan Carruthers, ispettore degli orfanotrofi. Ed è proprio davanti alla porta di un orfanotrofio che si trova ora: viene ad aprirgli una donna, che Rom riconosce immediatamente. È Mara, la Strega Suprema che si fingeva zia di Sybil: ma come è possibile? È stata esiliata nel Limbo (nr. 33)! In ogni caso, adesso gestisce un orfanotrofio: ancora bambini, il sentiero persiste. Carruthers è venuto qui senza avvertire, per fare un'ispezione a sorpresa e valutare le condizioni igienico-sanitarie dei ragazzi tenuti ospiti qui. Mara lo guida da loro, mentre Rom osserva il tutto da una finestra. Il posto è decisamente spettrale ed assume le caratteristiche di un incubo quando Carruthers viene introdotto in una stanza, all'interno della quale vi sono decine di bambini seduti sui bordi dei loro letti e con lo sguardo perso nel vuoto. L'assistente sociale si avvicina loro e scopre che la loro pelle è fredda come il ghiaccio, forse sono stati addirittura drogati. Mentre Carruthers lancia le più svariate accuse contro Mara, che risponde con un sorriso maligno, alle sue spalle avviene una orribile trasformazione ed i bambini assumono l'aspetto di Spettri Neri, i quali abbrancano immediatamente l'uomo alla gola.
In quel momento un raggio cremisi illumina la camera oscura e da una finestra fa il suo ingresso Rom, che col suo Analizzatore scopre che tutti i presenti, con la sola eccezione di Carruthers, sono Spettri Neri. Dunque chiama a sé il Neutralizzatore ed inizia ad esiliare nel Limbo i malvagi alieni. Mara dimostra di non conoscere l'eroe, in quanto colei che è stata esiliata era una delle sue sorelle: vi è una intera razza di Streghe Supreme, pronte a vedere i loro poteri mistici ed occulti portati al loro picco nel corso dell'allineamento cosmico tra la Terra e Wraithworld. Poteri grazie ai quali la Strega riesce a contrastare gli attacchi di Rom ed a rinvigorire i suoi compagni, che rinnovano i loro assalti al cyborg: ma l'eroe resiste strenuamente, permettendo a Carruthers di liberarsi e fuggire. Prima che scompaia alla vista, Rom lo incita a ritrovare i veri bambini: è grazie a loro se Mara può utilizzare le sue capacità mistiche. L'assistente sociale annuisce e si precipita giù per le scale, nei sotterranei dell'edificio, mentre il Cavaliere Spaziale ha facile gioco nel liberarsi degli Spettri Neri. Alla fine l'uomo giunge in una cripta dove risuona un canto oscuro intonato da Mara: attorno a lei vi sono dei bambini, con lo sguardo perso nel vuoto, che la Strega sta privando della loro umanità grazie ai suoi poteri. I volti dei ragazzi allora iniziano a mutare, assumendo fattezze mostruose. Sconvolto da questa vista, Carruthers afferra una torcia e la lancia contro Mara, le cui vesti cominciano a bruciare. Atterrita ma determinata, la Strega Suprema sta per scagliare un letale incantesimo contro l'assistente sociale, ma in quel momento anche Rom penetra nella cripta e col suo Neutralizzatore la esilia nel Limbo. E con la scomparsa di Mara, i bambini tornano alle loro consuete fattezze, mentre Carruthers si domanda cosa dovrà scrivere nel suo rapporto.
Scozia, castello Stormhaven: Tornato dalla sua missione al cimitero vittoriano, Shang-Chi non se la sente di condividere la sua drammatica esperienza coi suoi alleati Leiko Wu, Clive Reston, Black Jack Tarr e Denis Nayland Smith e si apparta silenzioso in un angolo. Poco dopo, Smith rimane incantato da una notizia che apprende su un giornale riguardante la mummia di una principessa bambina: secondo la leggenda è stata seppellita viva, ma un giorno sarà destinata a risorgere. Incuriosito, Shang-Chi chiede di poter leggere l'articolo: c'è scritto che la mummia di questa principessa bambina è stata portata al British Museum. Il maestro del kung-fu allora dice ai suoi alleati che bisogna recarsi subito a Londra.
Clairton, Virginia: In un laboratorio farmaceutico chiuso per il weekend, Brandy Clark osserva l'armatura di Starshine da lei qui portata e si domanda se non sia impazzita: ha creduto di vedere il fantasma dell'eroina che le donava i suoi poteri e questo l'ha convinta a dissotterrare la sua tomba. Ma cosa spera di realizzare con questo? La risposta le giunge da una persona che compare in quel momento alle sue spalle: la donna vuole diventare un Cavaliere Spaziale per poter offrire il suo amore a Rom. E per conseguire questo obiettivo avrà bisogno dell'aiuto del... Dr. Dredd!
CONTINUA...
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