sabato 14 marzo 2015

Rom Gli Anni Perduti: Rom Spaceknight 37

12/1982
VALOROSI CAVALIERI (IN DAYS OF OLDE, WHEN KNIGHTS WERE BOLDE!)
Bill Mantlo (storia)-Sal Buscema (matite)-Ian Akin/Brian Garvey (chine)-Ben Sean (colori)-Ann Nocenti/Jim Shooter (supervisione)

Rom sta ancora ripensando agli ultimi avvenimenti accaduti quando qualcosa attira la sua attenzione: è una grande folla, gli abitanti di Gwillyn Dale che hanno infine abbandonato ogni indugio e timore e sono venuti a riprendersi i loro bambini. Ma ormai sono giunti troppo tardi e il Cavaliere Spaziale li rimprovera per il loro comportamento e per le loro sciocche superstizioni causate da nient'altro che dalla paura. In risposta avanza una donna, che dichiara di non fidarsi di Rom: chi può dire che non sia lui il rapitore dei loro bambini? Stanco ed esasperato dal fatto che ogni sua azione venga sempre messa in dubbio dalla gente che è venuto a salvare, l'eroe rivolge l'Analizzatore di Energia contro gli abitanti della città: la luce cremisi del congegno rivela la loro natura di persone guidate dal terrore, pronte a sacrificare la vita dei loro cari pur di salvare la propria. Una dura verità con cui dovranno convivere nei prossimi giorni. Poi Rom si alza in volo, per andare alla ricerca dei bambini rapiti dagli Spettri Neri: per alcuni minuti solca le solitarie campagne gallesi, finchè l'Analizzatore gli indica una debole traccia energetica di stampo mistico che parte da sotto il terreno per dirigersi più a nord. Rom si dirige da quella parte, deciso a scoprire la fonte di tale traccia.
Clairton: Steve Jackson si reca presso l'abitazione di Sarah e Jonathan Clark, chiedendo loro se negli ultimi tempi abbiano visto o parlato con la loro figlia, Brandy. Di fronte alla risposta negativa dei due, il ragazzo si dichiara preoccupato: la sua fidanzata sembra svanita nel nulla, nemmeno il suo datore di lavoro o il suo padrone di casa l'hanno vista. Ma Jonathan lo invita a calmarsi: Brandy è rimasta molto turbata per via della partenza di Rom, probabilmente si è allontanata dalla città per riflettere, ma è un momento di tristezza che passerà presto. Steve però non è altrettanto convinto e se ne va: poco dopo si imbatte in Torpedo, a cui confida le sue preoccupazioni. Brock Jones allora gli rivela di aver visto Brandy la scorsa notte, mentre sorvolava il cimitero cittadino, in atteggiamento pensieroso davanti ad una tomba. La tomba di Starshine. Steve inorridisce: a quanto pare le cose gli stanno sfuggendo di mano.
Cimitero di Clairton: Sta per giungere la sera e non c'è nessuno in giro, persino il custode è andato a casa per mangiare. Il momento perfetto perchè Brandy Clark agisca: con una vanga, dissotterra la tomba di Starshine, infrangendo infine la copertura in vetro che la separa dall'armatura inerte di colei che ha sacrificato la sua vita per Rom. La giovane donna trascina Starshine fuori dalla sua bara, fino a rinchiuderla nel bagagliaio della sua auto parcheggiata poco fuori dal cimitero. L'evento lascia stupita Brandy: o l'armatura è più leggera di quello che immaginava oppure lei è divenuta molto più forte. Lo spirito di Starshine le aveva detto di averle trasferito il suo potere: il potere di un Cavaliere Spaziale, grande quasi come quello di Rom. Lui non osa amarla, ha paura di non essere abbastanza umano per voler bene ad una donna. Ma se Rom non potrà più ritornare umano, allora Brandy Clark dovrà divenire un Cavaliere Spaziale!
Galles: Il cyborg in armatura è giunto infine presso la fonte della traccia energetica da lui rilevata: un castello decadente costruito secoli fa e, seppur abbandonato, ancora capace di resistere ai danni del tempo. Vi è una intensa attività mistica da parte degli Spettri Neri al suo interno e Rom ne affronta subito un mostruoso parto: tre Segugi della Nebulosa Oscura. Col Neutralizzatore il Cavaliere Spaziale ne colpisce subito uno, riportandolo alla sua forma originaria di semplice cane terrestre ed uccidendolo: Rom non smette mai di rimpiangere il dolore di questi innocenti strumenti della malvagità degli Spettri Neri. Gli altri due Segugi gli sono subito addosso e uno di loro rende una sua mano intangibile, attraversando l'armatura dell'eroe e disturbando i suoi circuiti. Ma con una potente scarica elettrica emessa proprio dalla sua armatura, Rom allontana da sé i due Segugi e, approfittando del loro conseguente attimo di stordimento, li colpisce col Neutralizzatore: ancora una volta il Cavaliere Spaziale uccide, ma stavolta è stato più facile. Anche se è consapevole del fatto che le creature che ha ammazzato erano innocenti, sa anche che è coinvolto in una guerra da cui dipende il destino della Terra, cosa che lo ha convinto ad infrangere il giuramento di non fare mai del male a nessuna creatura vivente.
Rom vola sopra una torretta del castello e subito gli si parano davanti due Watchwraiths, degli automi assassini un cui simile l'eroe aveva affrontato qualche tempo fa a Clairton e sconfitto con estrema fatica (V. All American Comics 38). I due Watchwraiths lanciano contro Rom delle raffiche energetiche, ma lui resiste al tremendo impatto e va a colpire i due robot, i quali però si rialzano subito e dai loro guanti emettono del Plasmifire, l'equivalente per gli Spettri Neri del napalm terrestre, con il quale inondano l'armatura di Rom nella speranza di intaccarla. Con frenesia, il Cavaliere Spaziale attiva con una semplice pressione un congegno posto sul suo petto che porta immediatamente l'armatura ad una temperatura inferiore allo zero, cosa che raffredda e solidifica il liquido infiammante, di cui infine l'eroe si libera facilmente. Ma i Watchwraiths non demordono e, avvicinandosi a Rom, uno di loro lo colpisce con un violento pugno al petto. L'altro si prepara a balzare contro il cyborg, che però con prontezza si china, facendo sì che i due Watchwraiths per lo slancio vadano oltre la torretta e precipitino nelle mefitiche acque del fossato sottostante.
Rom allora richiama l'Analizzatore di Energia, per rintracciare gli Spettri Neri presenti all'interno del castello. Ma mentre si incammina tra le rovine oscure di questo maniero, delle immagini iniziano a fluttuargli attorno: uomini in armatura, in sella a dei destrieri, impegnati in una difficile battaglia contro una potente maga malvagia. Immagini di un'era da tempo scomparsa, dominata da una leggendaria e valorosa figura. Queste pietre decadenti sono state testimoni di queste leggende, che sono state tramandate sino ad oggi, sino a Stephen, il ragazzo che Rom sta cercando di salvare. Questo castello un tempo apparteneva alla strega Morgana Le Fay, sotto il cui giogo sono caduti tutti i cavalieri dell'antichità da lei qui attirati. Le immagini svaniscono ed il Cavaliere Spaziale continua la sua discesa nell'oscurità.
Ad un tratto ode dei mormorii: sono le parole dell'incantesimo che la Strega Suprema sta pronunciando, per poter tramutare in servi fedeli i bambini di Gwillyn Dale, imprigionati attorno a lei in bozzoli di energia magica sorvegliati da alcuni suoi simili. Il momento è il più propizio: tra poco tempo la magia nera degli Spettri Neri arriverà al suo picco e gli spietati alieni mutaforma potranno tramutare in strumenti di guerra degli esseri umani, come già sono riusciti a fare con alcuni animali. Anche il luogo è propizio in quanto questo castello è pregno di una potente magia nera. Rom inizia a discendere nel sotterraneo dove si sta per effettuare l'incantesimo, ma il suo imponente peso non viene sostenuto dalle scale consumate di questo castello e così precipita in un corso d'acqua che scorre attraverso le caverne poste sotto il castello. Intorno a lui vi è solo oscurità. Poi improvvisamente compare una luce: è quella proveniente dall'Analizzatore di Energia. Dopo aver attivato il suo respiratore, Rom recupera il suo strumento e si blocca di fronte a ciò che si para davanti ai suoi occhi: un blocco di ghiaccio ed al suo interno vi sono i cavalieri che aveva visto nella visione di poco fa. E alla loro testa la leggendaria figura, il cui scintillante aspetto offusca la gloria di tutti gli altri: era un re ed era una nobile persona. A quanto pare quelle leggende erano vere. Il Cavaliere Spaziale, però, capisce che rimanendo qui sta solo perdendo tempo e dunque, seguendo la scia indicatagli dall'Analizzatore, riemerge nel sotterraneo dove i bambini di Gwillyn Dale sono tenuti prigionieri, interrompendo così il processo di trasformazione mistica che la Strega Suprema stava per completare.
Col Neutralizzatore Rom esilia subito gli Spettri Neri presenti nel Limbo. La Strega Suprema allora, utilizzando i suoi immensi poteri mistici, chiama accanto a sé due creature composte di oscurità, che attaccano il Cavaliere Spaziale avviluppandolo nella loro materia nera e facendolo precipitare sulla fredda pietra. L'eroe spara contro di loro alcune raffiche energetiche, che però paiono avere scarso effetto, tanto grande è in questo momento il potere della Strega Suprema. Costei, dunque, chiama a sé altre creature malvagie, che rinchiudono il Cavaliere Spaziale in un'oscurità senza limiti: ma prima che costui sparisca alla vista riesce con una raffica del Neutralizzatore a colpire la Strega, la quale precipita urlando per la disperazione nel Limbo. Tuttavia i demoni da lei evocati rimangono e stanno per prosciugare Rom di ogni sua residua energia. Improvvisamente, però, una innaturale luminosità penetra attraverso l'oscurità come una spada: e, avvolti da questa luminosità, avanzano i cavalieri ed il nobile re che Rom aveva visti ibernati poco prima. Come se fosse un sogno, il cyborg diviene testimone di un'epica battaglia, combattuta nel più totale silenzio, tra le forze della luce e quelle dell'oscurità: l'antica magia si scontra con quella moderna, ma Rom perde conoscenza prima di conoscere l'esito finale di questo combattimento.
Quando riprende i sensi, il cyborg si ritrova circondato dai bambini di Gwillyn Dale, finalmente liberi. L'eroe chiede cosa ne è stato dei cavalieri, ma Stephen ribatte che hanno visto solamente lui combattere strenuamente contro quei demoni oscuri come un vero cavaliere dei tempi antichi, fino a quando è apparsa una intensa luce, che ha disperso le malvagie creature. I bambini ringraziano Rom: è riuscito a salvarli tutti. Ma mentre li conduce fuori dal castello, proprio mentre sta albeggiando, il Cavaliere Spaziale si chiede se sia stato davvero tutto merito suo e giunge alla conclusione che ci sono delle questioni tra il cielo e la terra per cui non troverà mai una risposta.

CONTINUA...

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