Apparso una prima volta nel 1983, il personaggio di Killer Croc è una sorta di ibrido (è proprio il caso di dirlo) tra quelli che sono i classici nemici di Batman. Ovvero sia il "freak", lo scherzo di natura, che il criminale.
Col passare degli anni, tuttavia, quella che è la sua parte umana è andata sempre più progressivamente scomparendo per lasciare spazio agli istinti bestiali che guidano le sue azioni. Anche se ogni tanto ritorna a una sorta di calma apparente.
Killer Croc ha avuto svolte mistiche e scientifiche, ma nulla di quello che si può vedere in Batman: Reptilian, miniserie di sei numeri pubblicata nel 2021, scritta da Garth Ennis e disegnata, ma sarebbe meglio dire illustrata, da Liam Sharp.
Una riunione tra i più temibili e influenti criminali di Gotham City termina in tragedia quando una misteriosa creatura riesce a infiltrarsi, scatenando una sanguinosa strage.
Batman, che pure trae giovamento da quanto accaduto, si mette all'inseguimento del killer, ritrovandone le tracce nel sistema fognario di Gotham City. Tutto lascerebbe presupporre che il colpevole sia Killer Croc, ulteriormente imbestialito e più selvaggio che mai. Ma la verità è un'altra, così incredibile da lasciare stupefatto persino il Cavaliere Oscuro.
Essendo questa miniserie inserita nella linea Black Label, quindi con possibilità di aggiungere toni maturi e anche grotteschi e senza alcun vincolo di continuità da rispettare, Garth Ennis ha mano libera per scatenarsi come meglio gli aggrada, ma rimanendo comunque nei limiti delle caratterizzazioni dei vari personaggi... fino a un certo punto.
A partire da Batman, ritratto come un vigilante cupo e determinato a perseguire giustizia, tanto da non preoccuparsi di insultare apertamente in pubblico un criminale scagionato per provocarlo, ma anche con qualche insolito "scivolone" con qualche battuta qua e là (non che il Batman del DC Universe sia del tutto privo di umorismo, solo che si tende a dimenticare questo aspetto).
Passando poi per alcuni dei criminali da lui affrontati. In particolare, in questa storia, Joker e Killer Croc: due "freak" che tuttavia devono lasciare spazio a un orrore più grande di loro e che li riduce a esseri codardi e impauriti.
Per finire poi con una sorta di atmosfera generale che gioca molto sul grottesco e il surreale, tematiche che Ennis padroneggia da sempre. Non arrivando certo agli eccessi e alle vette di Preacher perché, dopotutto, questa è pur sempre una storia di Batman.
Un'atmosfera concepita apposta per il disegnatore originario di questa miniserie, ovvero Steve Dillon. Ma la cui scomparsa ha fatto sì che il progetto finisse nelle mani di Liam Sharp, dal tratto completamente diverso. Una serie di illustrazioni, più che disegni, in alcuni punti - almeno per me - di difficile comprensione (e non per via dell'oscurità delle fogne).
Alla fine il freak affrontato da Batman non è altro che una creatura che non nasconde la sua vera natura, mentre tutti gli altri - Cavaliere Oscuro compreso - cercano di mascherarla sotto una patina di apparente ordinarietà, pronta a essere fatta a pezzi alla prima occasione.
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