mercoledì 29 luglio 2020

A scuola di cinema: Danko (1988)

Nella seconda metà degli anni '80 del ventesimo secolo, le forti tensioni politiche che intercorrono tra le due superpotenze di allora, ovvero gli Stati Uniti d'America (USA) e l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) iniziano a scemare in maniera progressiva.
Uno dei principali responsabili di questa svolta è il politico Michail Gorbacëv e il suo processo di rinnovamento noto come Perestrojka.
Attuata a partire dal 1985, la Perestrojka si concretizza in una serie di riforme economiche e sociali che, in maniera lenta ma costante, allontanano il controllo dello Stato dall'economia privata per dare più spazio di manovra alle imprese e aprirsi a un libero mercato. Al contempo, l'URSS modifica il suo atteggiamento nei confronti di altre nazioni con cui aveva avuto grandi contrasti in passato, a partire dagli Stati Uniti d'America.
Come noto, tale processo di rinnovamento non porta infine a conseguenze positive, anzi, tuttavia modifica anche la percezione generale nei confronti di questa nazione. E il cinema ne tiene conto.


Sin dal 1982, il regista Walter Hill e Arnold Schwarzenegger - in principio uno all'insaputa dell'altro - desiderano collaborare insieme su un progetto. L'attore ha infatti molto apprezzato 48 Ore (48 Hrs.), mentre Walter Hill ha osservato da spettatore la carriera in ascesa di Schwarzenegger dopo l'uscita di Conan Il Barbaro (Conan The Barbarian).
Il problema si rivela trovare una storia adatta, poiché Hill non ha intenzione di dirigere film di fantascienza o fantasy e gli riesce difficile inserire Schwarzenegger in un contesto americano, visto il suo marcato accento austriaco.
Con gli sconvolgimenti sulla scena politica che avvengono in Unione Sovietica, Hill concepisce la trama di base per Danko e decide di andarne a discutere con Schwarzenegger. La sfida è, oltre che rendere protagonista e ritrarre un personaggio positivo non americano, far sì che costui rimanga fedele al suo governo e al suo paese fino alla fine e non chieda asilo politico, in precedenza l'unico modo per rendere personaggi di nazionalità russa accettabili agli occhi del pubblico.
Quando parla del film per la prima volta con Schwarzenegger, Hill non ha ancora una sceneggiatura pronta, solo uno scarno soggetto e una scena in cui Danko trova della cocaina in un arto di legno di un criminale, oggi di sicuro poco politicamente corretta. Tale scena è stata scritta da Harry Kleiner per un'altra sceneggiatura da lui mandata poco tempo prima a Hill, ma a cui il regista non era interessato: quella scena, tuttavia, aveva catturato la sua attenzione e aveva pagato in anticipo Kleiner perché venisse impiegata nel film con Schwarzenegger.
L'attore, pur sulla base di queste poche premesse, si dichiara interessato al progetto. Per catturare l'essenza del personaggio che deve interpretare, Hill gli suggerisce di guardare il film Ninotchka con Greta Garbo e imitare i suoi comportamenti. Gli chiede inoltre di diminuire la sua massa muscolare di circa quattro chili e mezzo. Di sua iniziativa, invece, Schwarzenegger studia russo per circa tre mesi. Per questo ruolo, l'attore riceve un compenso di otto milioni di dollari.
Il ruolo dell'altro protagonista del film, Art Ridzik, viene assegnato a Jim Belushi. A lui viene chiesto invece di acquisire circa quattro chili in più. Per prepararsi alla parte, l'attore frequenta per due settimane un distretto di polizia di Chicago e i suoi agenti.
Quando è tempo di iniziare le riprese, Walter Hill non ha ancora una sceneggiatura completa. Oltre a lui e Kleiner, allo script lavora anche Troy Kennedy Martin, che viene accreditato, e altri quattro o cinque sceneggiatori che riscrivono il copione per sostanzialmente tutta la durata delle riprese, sembra anche al minimo della paga e senza alla fine essere accreditati.
Le riprese si svolgono a Chicago, Los Angeles, Ungheria ed Austria (queste due nazioni nel film diventano l'Unione Sovietica). La tragedia colpisce la produzione il giorno 5 febbraio 1988, a Vienna, quando il coordinatore degli stuntmen Bennie Dobbins, mentre sta sistemando sotto un manto di neve alcune tavole di legno in preparazione di una lotta, di modo tale che gli attori non gelino, ha un improvviso attacco di cuore e sviene, morendo sul colpo. Il film viene dedicato alla sua memoria.
Per alcune scene, la produzione ottiene dal governo russo l'autorizzazione a girare nella Piazza Rossa di Mosca, evento all'epoca unico. Negli anni successivi, tuttavia, si sparge la voce che tale autorizzazione non sia stata concessa e dunque la troupe abbia dovuto filmare il tutto in fretta e furia, con solo un paio di uomini a occuparsi delle riprese. Cosa improbabile, poiché la popolarità di Schwarzenegger in Russia in quell'anno è già alle stelle e la sua presenza in un luogo come la Piazza Rossa non sarebbe certo passata inosservata. Con annesso incidente diplomatico, qualora degli americani - con tanto di attore famoso - avessero ripreso qualcosa di non autorizzato su suolo russo e presso un luogo così iconico.
Durante le riprese nella Piazza Rossa, Schwarzenegger viene notato da molte persone, cosa che suscita il suo stupore, visto che non immaginava fosse così famoso anche in questa nazione.
Nella sua versione originaria, il film è ritenuto troppo lungo, cosa che impatta sul ritmo generale, e dunque alcuni spezzoni, in particolare quelli ambientati nella prigione e quelli che vedono protagonista Gina Gershon, vengono giudicati non necessari e tagliati in fase di montaggio finale.
Danko (Red Heat) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 17 giugno 1988. A fronte di un budget che si aggira sui 29 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare solo sul territorio statunitense 35 milioni di dollari.
Grazie agli incassi internazionali, il film si rivela profittevole, ma non ottiene il successo sperato. Un'altra pellicola con protagonista Arnold Schwarzenegger uscita in quello stesso anno e costata di meno, I Gemelli (Twins), arriva a guadagnare invece oltre 200 milioni di dollari.
Per questo motivo, discussioni su un possibile sequel in cui i ruoli sarebbero stati invertiti, con Ridzik a recarsi in Russia alla ricerca di un criminale, vengono troncati sul nascere. Da quel momento in poi, dunque, Schwarzenegger si dedica anche a pellicole che puntano più sull'elemento commedia... ma questa è un'altra storia.

1 commento:

  1. Film divertente, la coppia poi era ben assortita...peccato che non si sia mai fatto il sequel!

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