mercoledì 9 ottobre 2019

A scuola di cinema: Ritorno Al Futuro (1985)

Quanti film entrati nella storia hanno rischiato di non essere mai prodotti? Tanti, troppi per essere elencati. Il film di cui vi parleremo ora è uno di questi e, anche se ha dovuto affrontare mille avversità lungo la via, è riuscito infine a entrare nella storia... proiettandosi nel futuro!


Agosto 1980: Lo sceneggiatore Bob Gale sta cercando di rilassarsi presso la casa dei suoi genitori a St. Louis, in Missouri, mentre è impegnato nel tour promozionale di un film da lui co-sceneggiato, La Fantastica Sfida.
Rovistando tra le cose dei suoi, gli capita tra le mani un annuario scolastico del liceo frequentato da suo padre dove scopre - con sua grande sorpresa - che costui è stato il presidente della sua classe durante l'ultimo anno di studi.
Gale inizia a chiedersi cosa sarebbe successo se il lui di adesso e il suo papà di allora, due giovani di due differenti generazioni dai caratteri molto diversi, fossero divenuti amici al liceo.
Lo sceneggiatore condivide quest'idea col suo amico e regista Robert Zemeckis, insieme al quale in passato ha già firmato altre sceneggiature, e i due ne discutono con la Columbia Pictures, la casa di produzione che ha prodotto La Fantastica Sfida, la quale nel settembre 1980 dà il via libera per la stesura della sceneggiatura.
Gale e Zemeckis si mettono all'opera, decidendo di proiettare il protagonista della storia ventinove anni indietro nel passato, quindi in quel momento nel 1952, ritenendo che il film possa uscire l'anno successivo, ovvero nel 1982.
La prima bozza di sceneggiatura viene infatti completata nel febbraio 1981. In questo primo trattamento, un certo Marty McDermott si guadagna da vivere vendendo videocassette piratate che cerca di rifilare in un teatro abbandonato al Professor Emmett Brown. Costui vive qui insieme al suo fido scimpanzé Shemp e sta cercando un modo per viaggiare nel passato, tramite una macchina del tempo di sua invenzione - il campo canalizzatore - che attinge a una scorta di plutonio.
In maniera accidentale, Marty rovescia della Coca Cola sul dispositivo, causando la reazione a catena che attiva il viaggio nel passato. Quasi contemporaneamente, due agenti governativi di nome Reese e Foley irrompono nell'edificio, poiché Brown ha rubato da un deposito federale la scorta di plutonio di cui ha bisogno. Nella sparatoria che ne segue, Marty viene catapultato nel passato, l'undici marzo 1952.
Si reca a casa di sua madre, Eileen Baines, ma costei non lo riconosce. Contatta allora l'Emmett Brown del passato, che gli raccomanda di non creare danni al continuum mentre lui prepara una macchina del tempo. Marty tuttavia non segue il consiglio.
Da questo momento in poi, la trama non differisce troppo da quella che conosciamo. Per tornare nel presente, infine, Marty usa l'energia rilasciata da una detonazione di un test su un'esplosione atomica in Nevada, effettivamente accaduto nel 1952. Per proteggersi dalle radiazioni, Marty si rifugia in un frigorifero rivestito di piombo dentro cui Emmett Brown ha piazzato il dispositivo temporale. Tornato nel 1982, scopre che suo padre è diventato un affermato pugile.
La sceneggiatura arriva nelle mani della Columbia che, pur apprezzandola, decide di non metterla subito in produzione, ritenendo la trama troppo leggera e poco incisiva. Il suggerimento è di portarla alla Disney, che potrebbe essere interessata a svilupparla.
Gale e Zemeckis tuttavia decidono di provare con altri studi cinematografici. Nei successivi due anni, la sceneggiatura riceve oltre 40 rifiuti, qualcuno anche dallo stesso studio più di una volta. A corto di opzioni, i due sceneggiatori portano dunque il progetto alla Disney, ma anche in questo caso - pur essendoci un interesse - il film non ottiene il via libera poiché si ritiene il sottinteso incestuoso troppo audace per gli standard della Disney.
Ci sarebbe, però, un'altra possibilità. Far produrre il film dalla Amblin Entertainment di Steven Spielberg. Ma c'è un problema. Gale e Zemeckis hanno scritto qualche anno prima la sceneggiatura di un suo film, 1941 - Allarme a Hollywood, che non ha ottenuto i risultati sperati, così come La Fantastica Sfida, che è stato prodotto da Spielberg e si è rivelato un flop. I due ritengono indelicato chiedere ancora aiuto a lui.
Così Zemeckis accetta un altro progetto, per non rimanere con le mani in mano: la regia del film All'Inseguimento della Pietra Verde. La pellicola ottiene un grande successo e incoraggia Gale e Zemeckis a farsi infine avanti con Spielberg, che aveva comunque già letto e apprezzato la prima bozza.
Ma c'è un nuovo problema adesso: i diritti sulla sceneggiatura sono ancora legalmente nelle mani della Columbia Pictures. E chi aveva dato il via libera a quel progetto, tre anni e mezzo prima, Frank Price, ora lavora per la Universal Pictures da quando la Columbia è stata acquisita nel 1982 dalla Coca Cola. Quindi non si può essere certi che la Columbia possa voler produrre o distribuire il film.
Price trova tuttavia una scappatoia quando un suo amico rimasto alla Columbia, Guy McElwaine, lo chiama per chiedergli un favore. La Columbia ha dato il via libera alla produzione di una pellicola intitolata Il Grande Imbroglio, ma il dipartimento legale ritiene che questa abbia svariati punti in contatto col film del 1944 La Fiamma del Peccato (i cui diritti sono detenuti dalla Universal), da farla apparire quasi come un remake.
Per evitare problemi di ogni natura, McElwaine chiede a Price i diritti sulla sceneggiatura de La Fiamma del Peccato. Price accetta di cedere questi diritti, purché McElwaine e la Columbia cedano a loro volta i diritti sulla sceneggiatura di Gale e Zemeckis. Non avendo alcuna intenzione di produrla e non sapendo che farsene, McElwaine accetta lo scambio.
Finalmente con un produttore e un distributore a supportare il progetto, Gale e Zemeckis lavorano a una nuova bozza di sceneggiatura, col supporto di Spielberg e del presidente della Universal Sidney Sheinberg, che viene completata nel luglio 1984. L'azione viene spostata al 1955, Marty McDermott - ora un semplice studente - diviene Marty McFly e il Professor Brown è ora Doc Brown.
Spielberg produce il film tramite la sua società, Amblin Entertainment, affidando a Frank Marshall e Kathleen Kennedy il ruolo di produttori esecutivi.
Un'ultima e definitiva bozza di sceneggiatura viene completata nell'ottobre 1984. La macchina del tempo diviene una DeLorean, poiché il suo look futuristico viene ritenuto adatto per impressionare la popolazione del 1955 e convincerla che sia un UFO, mentre il campo canalizzatore viene rinominato flusso canalizzatore.
Inoltre, Doc Brown ha ora un cane e non più uno scimpanzé, poiché Sheinberg si rifiuta di produrre un film che veda la presenza di una scimmia. Infine, la professione del padre di Marty McFly è quella di scrittore, gli agenti governativi divengono terroristi libici e la madre di Marty viene rinominata prima Meg e poi Lorraine - in omaggio alla moglie di Sheinberg, Lorraine Gary.
Per questioni di budget, inoltre, viene deciso di utilizzare l'energia di un fulmine e non quella di un'esplosione nucleare per il ritorno di Marty McFly nel presente. Alla base di questa scelta c'è anche il timore, soprattutto da parte di Spielberg, che alcuni bambini possano tentare di emulare il gesto di chiudersi nei frigoriferi.
Sheinberg, convinto che un titolo che usi la parola "futuro" non possa funzionare, chiede più volte che il film sia intitolato Spaceman from Pluto. Spielberg, tuttavia, fingendo che questo sia solo uno scherzo di Sheinberg, riesce a fargli cambiare idea. Viene inoltre chiesto di utilizzare una Mustang, un modello d'auto più famoso e riconoscibile, al posto di una DeLorean, ma Gale si impunta, dicendo che Doc Brown non guiderebbe mai una Mustang.
Tuttavia questo modello di auto non si rivela molto affidabile durante le riprese, andando a volte in crash e dovendo essere sottoposto a piccole revisioni. Alla fine saranno utilizzate tre DeLorean.
Siccome alcuni passaggi della sceneggiatura coinvolgono l'allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, tali parti devono essere mandate alla Casa Bianca per approvazione. Nessuna revisione viene apportata e Reagan stesso ha modo di apprezzare e citare il film qualche tempo dopo.
Salvo alcuni cambiamenti e piccole correzioni apportate poco prima dell'inizio ufficiale delle riprese, quest'ultima è la sceneggiatura finale e così le procedure di casting possono iniziare. L'uscita della pellicola è pianificata inizialmente per maggio 1985.
Per il ruolo di Marty McFly, la prima scelta ricade su Michael J. Fox. L'attore tuttavia è impegnato con le riprese della sit-com Casa Keaton e in quel periodo Meredith Baxter, la quale interpreta la madre di Fox/Alex Keaton, è in congedo per maternità. Il creatore e produttore esecutivo della serie, Gary David Goldberg, rifiuta quindi di concedere Fox - il cui personaggio è molto amato dal pubblico - a un'altra produzione, anche se solo in via temporanea.
Le attenzioni si incentrano dunque su altri due attori, Christopher Thomas Howell ed Eric Stoltz. Sembra debba prevalere il primo, che inizia anche a provare per circa un paio di settimane alcune scene con altri attori, ma Sidney Sheinberg spinge per Stoltz, poiché ha apprezzato la sua interpretazione nel film Dietro La Maschera, di prossima uscita: è così convinto di questa sua decisione da dichiarare che, qualora le cose non andassero bene, il film potrà essere rigirato dall'inizio. A Eric Stoltz viene dunque ufficialmente assegnato il ruolo del protagonista.
Per il ruolo di Emmett "Doc" Brown, la prima scelta ricade su John Lithgow, suggerito dal produttore Neil Canton, che ha lavorato insieme a lui nel film Le Avventure di Buckaroo Banzai nella Quarta Dimensione.
Lithgow tuttavia non è disponibile e, dopo aver vagliato Dudley Moore e Jeff Goldblum, Canton suggerisce un altro attore con cui ha lavorato nella pellicola succitata, Christopher Lloyd. Lloyd all'inizio esita, in quanto ha intenzione di impegnarsi con una rappresentazione teatrale indipendente, ma legge e apprezza la sceneggiatura e sua moglie lo esorta e convince infine ad accettare la parte.
Lloyd, a cui viene concessa qualche improvvisazione sul set, modella il suo personaggio - dal punto di vista estetico e caratteriale - su Albert Einstein e il direttore d'orchestra Leopold Stokowski.
Per il ruolo di George McFly, viene selezionato Crispin Glover. Costui sul set si comporta in maniera eccentrica e agita spesso le mani, comportamenti dovuti all'emozione provata dal fatto che è il suo primo ruolo importante in una grande produzione. Prima della fine delle riprese perde la voce e gli ultimi dialoghi deve doppiarli in studio in un secondo momento.
Nell'effettuare il casting di Stoltz, i produttori vedono un film da lui interpretato intitolato The Wild Life, nel quale recita una giovane attrice di nome Lea Thompson. La donna viene ritenuta adatta per il ruolo di Lorraine McFly, che le viene dunque assegnato a seguito di un'apprezzata audizione.
Per il ruolo di Biff Tannen, la prima scelta è J.J. Cohen, ma si ritiene che la sua corporatura e altezza non siano sufficienti a rendere il personaggio minaccioso nei confronti di Stoltz, così gli viene affidato un ruolo secondario. La parte viene assegnata infine a Thomas Francis Wilson. Il cognome del personaggio è quello di un ex capo della Universal, che aveva trattato a male parole Gale e Zemeckis durante la produzione di un altro film da loro sceneggiato.
Per il ruolo di Jennifer Parker, la fidanzata di Marty, viene scelta in prima battuta Melora Hardin.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 26 novembre 1984, in California e presso gli Universal Studios, dove viene creata la città di Hill Valley. Procedono fino al 23 dicembre, ma si nota subito un problema: Eric Stoltz non è adatto a interpretare Marty McFly. Oltre a non trovarsi a suo agio su uno skateboard, dà al personaggio un'aura fin troppo drammatica e poco da commedia. Inoltre non lega in alcun modo con gli altri componenti del cast, alcuni dei quali - come Wilson - non lo sopportano.
Tutti concordano su questa conclusione, dal regista Robert Zemeckis, a Bob Gale, a Spielberg. Il costo di rifare da capo le riprese già girate farà lievitare il budget tra i 3 e i 4 milioni di dollari, ma Sheinberg aveva detto che si sarebbe potuto fare.
È Zemeckis a comunicare la spiacevole notizia a Stoltz, in privato dentro un camper della produzione. Anche l'attore non era comunque troppo convinto della sua parte e, pur con rammarico, abbandona il set senza protestare.
Poco dopo si viene a sapere che Meredith Baxter è tornata a far parte del cast di Casa Keaton e si decide di tentare nuovamente la carta Michael J. Fox. Stavolta l'accordo viene raggiunto: dal lunedì al venerdì, Fox gira le riprese di Casa Keaton dal mattino fino al pomeriggio e quelle della pellicola diretta da Zemeckis dalle 18 circa fino a dopo le due di notte, potendosi concedere al massimo cinque ore di sonno. Le scene del film che necessitano la presenza di Fox e di essere girate in pieno giorno vengono invece effettuate sabato e domenica. In caso di conflitti di programmazione, Casa Keaton ha la precedenza.
L'attrice scelta per interpretare Jennifer Parker, Melora Hardin, che non ha comunque girato neanche una scena, viene scartata in quanto è considerevolmente più alta di Fox, e sostituita con Claudia Wells. Costei aveva in principio dovuto rinunciare al progetto per girare un pilot televisivo, ma i ritardi causati dall'allontanamento di Stoltz le permettono di essere ricontattata.
Per via di questi imprevisti, l'uscita del film viene posticipata di tre mesi e ora è programmata per agosto 1985.
Le riprese ricominciano l'undici gennaio 1985, partendo da quelle da rifare per via dell'allontanamento di Stoltz, e proseguono fino al 20 aprile. Chuck Berry concede i diritti per l'uso della sua canzone Johnny B. Goode solo all'ultimo momento, tanto che Zemeckis pensa di tagliare la scena in cui Marty canta questa canzone, ritenendola ininfluente per la trama. Nel montaggio finale, otto minuti circa di girato vengono tagliati per scelte narrative e di produzione.
L'uscita per agosto viene anticipata a luglio da Sidney Sheinberg a seguito di una preview con pubblico selezionato che ottiene un ampio, favorevole riscontro. La scena di Johnny B. Goode viene acclamata e così Zemeckis decide di mantenerla. Per venire incontro a questa nuova tempistica, Sheinberg mette al lavoro sulla pellicola due montatori.
Per la colonna sonora, Zemeckis suggerisce il nome di Alan Silvestri, che ha composto la partitura musicale di All'Inseguimento della Pietra Verde. Una colonna sonora che, tuttavia, a Spielberg non è piaciuta. Zemeckis suggerisce allora a Silvestri di comporre un qualcosa di epico per impressionare Spielberg. Il compositore accetta l'imbeccata, tanto da utilizzare un'orchestra composta da ben 85 musicisti.
Silvestri stesso invece consiglia, per alcune canzoni originali aggiuntive, di contattare Huey Lewis and the News. La prima canzone sottoposta non incontra il gradimento di Gale e Zemeckis, così Huey Lewis fa ascoltare loro The Power of Love, che viene prescelta insieme a un'altra traccia, Back In Time.
Ritorno Al Futuro (Back To The Future) viene distribuito nei cinema americani a partire dal 3 luglio 1985. A fronte di un budget di 19 milioni di dollari, il film arriva infine a incassarne a livello internazionale oltre 380, divenendo la pellicola campione d'incassi di quell'anno.
Riceve anche tre candidature ai premi Oscar, tra cui quello come migliore sceneggiatura originale, vincendo solo quello per Miglior Montaggio Sonoro.
Eppure all'inizio sembrava proprio, tra rifiuti e problematiche varie, che questo film non sarebbe mai stato girato. Un'odissea, durata cinque anni, trova infine il suo giusto riconoscimento. E dà il via a una saga di cui verranno prodotti due sequel... ma questa è un'altra storia.

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