venerdì 25 ottobre 2019

A scuola di cinema: The Blair Witch Project (1999)

1999: Il terzo millennio è alle porte e nelle case di tutto il mondo si è ormai diffuso Internet. Per molti è ancora uno strumento nuovo, pieno di meraviglie da scoprire. Per qualcun altro, invece, è un mezzo che può offrire altre potenzialità, capace di trasformare un progetto amatoriale in un successo internazionale.


1993: Due studenti di una università di cinematografia della Florida, Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez, concepiscono l'idea di un film che sia una sorta di mix tra un documentario sul paranormale e le pellicole horror che li hanno terrorizzati da ragazzi, soprattutto quelle dove il "mostro" non compariva che in poche scene.
Per sviluppare questo progetto, i due fondano in quello stesso anno insieme ad altri tre loro amici studenti la compagnia di produzione Haxan Films.
Myrick e Sanchez scrivono dunque un trattamento di 35 pagine dove non sono presenti dialoghi, ma tutti i dettagli delle varie scene, in quanto i due cineasti intendono lasciare il tutto all'improvvisazione.
Myrick e Sanchez iniziano perciò a tenere varie audizioni ad Orlando, Los Angeles e New York. Durano quasi un anno, durante il quale vengono intervistati circa 2000 attori. L'idea iniziale è di scegliere tre maschi. A ogni attore vengono poste delle domande insolite, per vedere qual è la sua reazione e il tempo di risposta, cosa che aiuta a capire se sia adatto a improvvisare o meno.
Da queste audizioni emergono Michael C. Williams, Joshua Leonard, scelto anche perché in grado di manovrare con agilità una telecamera, e Heather Donahue, il cui provino risulta così convincente da far abbandonare ai produttori l'idea dei tre protagonisti maschili.
All'inizio dell'ottobre 1997, la troupe si reca in Maryland. Come zone ideali vengono individuate il Seneca Creek State Park e la città di Burkittsville.  Agli attori vengono dati dei GPS che li portano a dei contenitori, dove trovano delle note giornaliere, le quali spiegano nel dettaglio quali scene devono effettuare, e istruzioni su come procedere, ma per il resto tutto è affidato alla loro improvvisazione.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 23 ottobre 1997. Ai tre attori vengono affidate due telecamere, mentre i registi e il produttore Gregg Hale si nascondono nella boscaglia dove osservano da vicino tutte le loro mosse. Lungo il percorso, gli attori trovano dei segnali che indicano loro dove dirigersi. Per esasperare davvero la frustrazione fittizia dei tre giovani attori, costoro ricevono ogni giorno una dose di cibo inferiore alla precedente. Allo stesso modo alcune reazioni di terrore, come quando la tenda viene scossa dall'esterno, sono realistiche in quanto gli attori in alcuni casi non sanno cosa stia per accadere.
Nei piani originari di Myrick e Sanchez, Josh e Heather hanno una relazione e la persona che scompare nel nulla è Mike, ma questo viene cambiato in corsa poiché si nota una fin troppo eccessiva tensione tra Heather e Josh, il quale è dunque il primo a sparire.
La fine delle riprese è programmata per il 30 ottobre, ma quel giorno le batterie che alimentano le telecamere smettono di funzionare e si è così costretti a rinviare il tutto alla notte successiva, quella di Halloween. Le ultime riprese vengono effettuate presso la Griggs House vicino alla città di Granite, un edificio ultracentenario che viene demolito poco dopo il termine della produzione della pellicola.
Conclusa questa fase, Myrick e Sanchez passano circa otto mesi a visionare tutto il materiale girato per poi procedere al montaggio, lavorando a volte anche di notte, fino a giungere a una prima versione di circa due ore e trenta minuti.
In origine, Myrick e Sanchez intendono alternare le riprese del finto documentario di Heather, Josh e Mike con un altrettanto finto programma giornalistico incentrato sulla loro ricerca, con tanto di interviste a parenti e amici dei tre e a un detective incaricato di ritrovarli. Si è appena iniziato a progettare questa seconda fase quando i due capiscono che essa non è necessaria e può essere eliminata e che il focus della storia deve rimanere il finto documentario.
Nell'aprile 1998, il programma televisivo Split Screen, incentrato sulle produzioni di registi indipendenti, trasmette un segmento video delle riprese effettuate in Maryland. Il tutto viene trattato come se le ricerche e la mitologia dietro le vicende della strega di Blair fossero reali, col risultato che la chat del sito Internet del programma viene monopolizzata da questo argomento e si rischia il sovraccarico dei server.
Tanto che l'ideatore e produttore di Split Screen, John Pierson, chiede a Myrick e Sanchez di creare un proprio sito Internet sulla vicenda per allontanare l'eccessivo traffico dal sito di Split Screen.
Il sito web incentrato sulla strega di Blair va online nel maggio 1998, fornendo dettagliate informazioni sulla mitologia che circonda la strega di Blair e falsi rapporti di polizia, anche qui trattando le vicende, compresa la sparizione dei tre ragazzi, come se fossero realmente accadute.
L'interesse attorno alla vicenda cresce al punto che il Sundance Film Festival organizza una proiezione della pellicola per il 25 gennaio 1999. In vista del festival, i due registi effettuano un nuovo montaggio, che sia più fruibile, della durata di circa un'ora e venti minuti. Il giorno della proiezione vengono diffusi dei volantini in cui Josh, Heather e Mike sono dichiarati come dispersi.
Nonostante l'inizio del film sia programmato per mezzanotte, il riscontro del pubblico è senza precedenti. Cosa che convince la Artisan Entertainment ad assicurarsi i diritti di distribuzione della pellicola per un milione e centomila dollari.
La Artisan riesce anche a convincere l'Internet Movie Database (IMDB) a classificare i tre attori come scomparsi, presumibilmente deceduti, portando così avanti e all'estremo la finzione che gli eventi del film siano realmente accaduti. E molti ci credono, tanto che ai genitori di Heather Donahue arrivano addirittura telegrammi di condoglianze.
La Artisan Entertainment, tuttavia, ritiene il finale concepito troppo confusionario e ambiguo e chiedono un epilogo alternativo. Ne vengono girati quattro, ma nessuno di essi viene ritenuto soddisfacente, e alla fine si opta per mantenere l'epilogo originario.
The Blair Witch Project viene distribuito nei cinema americani a partire dal 14 luglio 1999. Il budget di questa pellicola è stato di 60.000 dollari. Il film arriva infine a incassare a livello internazionale oltre 248 milioni di dollari. Niente male per un progetto amatoriale per cui in principio la speranza maggiore era che venisse acquisito da qualche TV via cavo.
La fama della pellicola continua imperterrita negli anni successivi, fino a quando ne viene prodotto un sequel... ma questa è un'altra storia.

3 commenti:

  1. E diciamo pure che dietro tutto c'è Cannibal Holocaust, visto che il concetto è il medesimo: found footage, addirittura mixato con interviste ai famigliari ecc (che da BWP spariscono, vero).
    E gli attori che sono giudicati morti, in CH per contratto dovettero sparire un anno^^

    Moz-

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    1. Non sapevo della sparizione! Piccole, amabili follie del cinema, che adoro (gli attori magari un po' meno)

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    2. Eheh, per contratto fai tutto :D

      Moz-

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