08/1983
PIANGI, MADRE PATRIA (CRY, THE MOTHER COUNTRY!)
Bill Mantlo (storia)-Sal Buscema (matite)-Ian Akin/Brian Garvey (chine)-Ben Sean (colori)-Ralph Macchio/Jim Shooter (supervisione)
Rom ha scavato una tomba e ora si appresta a seppellire il suo defunto clone. Mentre lo posa sul terreno, il Cavaliere Spaziale ripensa alla sua umanità perduta su Galador per via di Galactus. Ora una sua copia carbone è perita sulla Terra, vittima di una falsa promessa del computer vivente Quasimodo. La rabbia investe l'eroe, che alza il suo Neutralizzatore al cielo come a voler gridare il suo dolore alle stelle, poi dirige un raggio cremisi contro la tomba. Starshine si premura di allontanare dalla zona Gremlin: non ha mai visto Rom così preda dell'agonia. Ben presto l'ira svanisce e il clone viene seppellito. Starshine si avvicina allora a Rom, abbracciandolo e dicendogli che comprende il suo dolore. Il cyborg però non capisce perché lei abbia rinunciato alla sua umanità, quando lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per riottenere la sua. Brandy Clark risponde che è divenuta Starshine perché lo ama e sapeva che lui non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti se fosse rimasta umana: per stare accanto al suo amato avrebbe compiuto qualsiasi sacrificio, affrontato qualsiasi pericolo. Rom ricambia l'abbraccio ed una luce intensa e accecante si propaga, muto testimone del loro profondo sentimento. Una luce che affascina persino Gremlin. Poi l'eroe si stacca da Starshine, promettendole che, al termine della guerra contro gli Spettri Neri, entrambi troveranno un modo per riacquistare la loro perduta umanità.
Nel sentire il nome degli alieni, Gremlin si avvicina e chiede spiegazioni. Il cyborg gli rivela dunque l'esistenza di questi vili alieni mutaforma che si sono infiltrati nella società umana. La cosa suscita la curiosità del russo, perché è in grado di spiegargli molte cose: l'Unione Sovietica è sempre stata una nazione sospettosa, convinta che i suoi nemici attendano di invaderla. La paranoia è giunta a livelli tali che si uccidono persino i propri compatrioti, nel timore che nemici esterni possano attraverso loro arrivare nei corridoi del potere. Una paranoia nella maggior parte dei casi autodistruttiva e che ha privato la Russia delle sue menti migliori. Fino a poco tempo fa Gremlin veniva lasciato in pace, poiché lo stato temeva più lui che una nazione straniera: di recente però le cose sono cambiate. Delle spie hanno cominciato a osservare ogni mossa dello scienziato, a monitorare ogni sua ricerca: Gremlin a sua volta ha spiato le spie e ha scoperto un segreto così tremendo, così incredibile da essere stato costretto a fuggire per salvarsi la vita. Il cambiamento che Gremlin ha intuito nei suoi compagni non era dovuto alla loro consueta paranoia: stavano smantellando gli apparati dello stato non per timore di qualche nemico ignoto, ma perché erano loro stessi il nemico. Gli Spettri Neri si sono infiltrati in una società che non esita ad eliminare i propri nemici, per poter uccidere coloro che potrebbero intuire la verità e per destabilizzare la nazione, di modo da facilitare una futura conquista.
Mosca: Nell'edificio che ospita la sede del KGB, il Commissario per la Sicurezza si rivolge a dei suoi compagni: li ringrazia per aver risposto prontamente all'appello, nonostante le divergenze che hanno avuto in passato. Perché sono veri russi, con poteri e abilità uniche, che hanno a cuore gli interessi dello stato. La patria è in grave pericolo: recentemente il Devastatore e le sue Supertruppe sono stati inviati nella Zona Morta, ma non hanno ancora fatto ritorno. Dunque i tre Supersoldati Sovietici dovranno usare i loro poteri per salvare la madre Russia, solo loro possono trionfare in questa impresa. Vanguard perde subito le staffe: l'arroganza del Commissario non conosce limiti, ha chiesto il loro aiuto quando solo poco tempo fa ha cercato di distruggerli perché temeva il loro potere (V. Fantastici Quattro 10/12). Stella Nera calma suo fratello: lo stato li teme perché non è in grado di controllarli, però ora c'è in gioco la salvaguardia del loro paese. Ursa Major annuisce: se la madrepatria è in pericolo, loro devono agire. Il Commissario allora spiega alcuni dettagli della missione: l'Intelligence ha rilevato una insolita attività nella Zona Morta e c'è il sospetto che Gremlin, un nemico dello stato, la stia usando come base per i suoi oscuri piani. Dunque va immediatamente annientato. E su questa sinistra nota il Commissario per la Sicurezza abbandona la stanza e, mentre percorre i corridoi di questo ampio edificio, un sorriso sinistro compare sulle sue labbra e un'ombra aliena viene proiettata su un muro. L'ombra di uno Spettro Nero.
Vanguard nel frattempo non è ancora soddisfatto e si rivolge a sua sorella: ha già dimenticato il loro giuramento di non servire più lo stato? Le loro vite sono state sconvolte e alterate dalle bugie del governo. Per Stella Nera tuttavia non è necessario che tutto ciò le venga ricordato: tutti quelli che hanno potere, per lo stato esistono solo per essere usati, come è accaduto a loro padre Sergei, al quale era stato fatto credere che i suoi figli fossero morti alla nascita insieme a sua moglie. Né l'eroina può dimenticare che, quando si manifestarono per la prima volta i loro poteri mutanti, lei e Vanguard vennero affidati alle cure del Professor Phobos: non per essere allenati, ma per essere spiati e controllati. E molti anni dopo, quando loro padre assunse l'identità della Presenza, lo stato mandò contro di lui i suoi figli, ancora all'oscuro della loro parentela. Ursa Major interviene: lo stato li ha coinvolti in attività abominevoli, ma ora la verità li ha liberati, ora servono solo i loro interessi e quelli della gente comune. Dei loro compatrioti, che non hanno alcuna colpa per le malefatte del governo. Così Stella Nera richiama la Forza Oscura, con la quale avvolge sé stessa e i suoi compagni, facendo svanire i tre nel nulla.
Khystym: Teleportati da Starshine, i due Cavalieri Spaziali e Gremlin approdano in una zona assediata da una violenta tempesta di neve. Qui l'essere deforme indica una fortezza ad alcuni metri di distanza: al suo interno vi ha trovato una scienza molto più avanzata rispetto a quella presente sulla Terra, una scienza così aliena che l'esistenza di questa struttura è nota a pochi in Unione Sovietica. Quella fortezza è certamente una base degli Spettri Neri, anche se Gremlin non è riuscito ad intuire la natura dei loro esperimenti. Rom richiama a sé il Neutralizzatore e direziona il suo raggio cremisi verso la struttura, ma a metà strada esso viene intercettato da una pozza di oscurità apparsa all'improvviso. Da questa oscurità emerge Vanguard che, incrociando le sue armi dalla forma di falce e martello, rimanda il raggio al mittente, stordendo Rom.
I Supersoldati Sovietici avanzano verso i due Cavalieri e Gremlin e dunque Starshine si alza in volo per contrastarli. Stella Nera si lancia contro di lei e così oscurità e luce si incontrano a mezz'aria, l'una che cerca di prevalere sull'altra. La battaglia tra le due eroine sembra avere luogo su due piani differenti: su quello fisico e in qualche lontano regno extradimensionale. Ben presto le energie sfuggono al pieno controllo delle due donne, le quali iniziano a tremare, poiché i loro poteri rischiano di consumarle entrambe. Rom sta per andare in soccorso della sua amata, ma viene afferrato alle spalle da Ursa Major, che inizia a premere con forza contro la sua corazza cyborg. Il Cavaliere Spaziale però, protendendo all'indietro una sua mano, riesce ad afferrare la pelliccia di Mikhail Ursus e ad allontanarlo da sé, solo per essere colpito nuovamente alle spalle, stavolta da Vanguard. Il colpo è stato così devastante che Rom fatica a rialzarsi e Nikolai Krylenko ne approfitta colpendolo una seconda volta con la sua falce, prima che il cyborg possa organizzare una difesa. Contemporaneamente Gremlin decide di allontanarsi dalla zona di battaglia e inizia a dirigersi verso la misteriosa struttura, ma viene notato e inseguito da Ursa Major.
Nel frattempo, nei cieli innevati, Starshine rilascia la luce vivente di cui è composta in tutta la sua furia, avvolgendo Stella Nera nella sua luminosità e rischiando di consumare la Forza Oscura da cui dipende la vita di Laynia Petrovna. Vanguard nota sua sorella in difficoltà e, scagliando il suo martello, colpisce in pieno e con violenza alle spalle Starshine, che precipita ed affonda nella neve. Nel vedere ciò Rom si fa cogliere dall'ira e col Neutralizzatore colpisce Nikolai Krylenko alla schiena. Stella Nera va in soccorso di suo fratello e costruisce davanti a lui uno scudo di Forza Oscura, ma il raggio cremisi dell'arma di Rom si prepara ad annullare la sua energia. In quel momento Brandy Clark riprende i sensi e invita il suo amato a calmarsi: l'eroe ascolta il suo consiglio e, facendo svanire il Neutralizzatore, richiama dal subspazio l'Analizzatore di Energia grazie al quale esamina Stella Nera e Vanguard. Sono umani, eppure hanno dentro di loro energie incredibili, simili a quelle incontrate da Rom qualche tempo fa, quando ha conosciuto gli X-Men (V. All American Comics 38/39).
Stella Nera chiede a Rom e Starshine perchè si siano alleati con Gremlin, un nemico dello stato, e intendano distruggere una strategica base governativa. Il cyborg ribatte che lei e suo fratello sono male informati: Gremlin non è un traditore e quel complesso non è stato costruito da mano umana, ma aliena, e potrebbe significare la fine di questa nazione. In quel momento ritorna Ursa Major che, con voce rotta dal dolore, afferma che Rom dice il vero, che dentro quella base vi sono inimmaginabili orrori: poi, essendo gravemente ferito, riassume la sua forma umana, inginocchiandosi nella neve. Prima che possa essere soccorso, però, dai cancelli della base aliena escono cose orribili, in numero incalcolabile: lupi bianchi che ben presto, emettendo ululati agghiaccianti, si trasformano in una sorta di spettri. Sono creature che Rom conosce fin troppo bene: sono Segugi Albini della Nebulosa Oscura e intendono macchiare col sangue degli eroi le nevi di questa regione. Per la completa distruzione dell'Unione Sovietica.
CONTINUA...
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