Da molti anni la letteratura italiana può vantare una corrente fantasy che risulta abbastanza florida e che, pur non potendo competere con quella anglosassone e americana, per quantità ed esperienza, cerca quantomeno di farsi valere.
Anche nel fumetto italiano l'elemento fantasy ha ormai preso piede, dopo decenni di benevolo ostracismo a favore di generi più consolidati quali il western e l'horror. Oltre a case editrici di rilievo, anche la realtà editoriale più importante, la Sergio Bonelli Editore, campa bene di rendita col fantasy grazie a Dragonero, ormai pubblicato in varie incarnazioni da oltre dieci anni.
E giunge dunque il momento di farlo alleare con uno dei più celebri eroi fantasy della letteratura e del fumetto americano, ovvero Conan. Il tutto in Le Gemme di Aquilonia, miniserie di tre numeri pubblicata nel 2024, scritta da Luca Enoch e Stefano Vietti e disegnata da Lorenzo Nuti.
Inseguendo un drago che ha trafugato delle potenti gemme mistiche nella città di Tarantia, Conan si ritrova catapultato nell'Erondar di Dragonero e viene imprigionato.
Qui fa la conoscenza di Ian Aranill e i due stringono quella che appare come una scomoda, ma inevitabile alleanza per debellare una minaccia che appare troppo grande anche per l'uccisore di draghi. Una minaccia che rischia di distruggere due regni.
Come nei precedenti team-up che hanno visto protagonisti un eroe della Bonelli e uno appartenente a un'altra casa editrice, la sfida che si pone agli sceneggiatori è quella di dare il giusto spazio ad entrambi e questo è ancora più valido per quest'opera, se consideriamo che è stata scritta dai creatori di Dragonero e del suo mondo.
Ma la sfida suddetta viene raccolta e affrontata, dando ad entrambi gli eroi il giusto ed egualitario spazio. A tale scopo, oltre a dare a volte a Dragonero, a volte a Conan l'onore della ribalta, si adotta un intelligente stratagemma narrativo per cui la trama, grazie al potere inestricabile della magia, si ambienta per metà nell'Erondar e per metà nell'Era Hyboriana.
Una sorta di par condicio narrativa al servizio comunque di una trama che fa ampio uso dei concetti tipici del fantasy, come la presenza di creature magiche, di terre pericolose ed ignote, regni con immensi palazzi, maghi e stregoni.
Una trama che inoltre pare anche debitrice di alcuni concetti tipici del fumetto americano, come le prime incomprensioni tra i due eroi che poi, però, mettono da parte le loro divergenze per affrontare una minaccia comune, e poi si intendono alla perfezione nonostante non si fossero mai incontrati prima.
Anche stavolta si va sul sicuro con elementi consolidati che possano accompagnare per mano il lettore fino all'ultima pagina. Dopodiché, se vorrà approfondire le avventure di uno o dell'altro eroe, spetterà a lui la decisione.
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