La Justice Society può contare tra le sue fila gli eroi che agivano prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale e che un tempo provenivano da un'altra terra. Terra-2, dove vivevano anche le controparti della Golden Age di Batman, Superman e Wonder Woman.
Ma con Crisi sulle Terre Infinite il concetto di Multiverso scompare e i tre eroi simbolo vengono sostituiti da controparti più giovani, che compaiono nell'era moderna.
E quindi che ne sarà della Justice Society of America? Lo racconta l'albo Gli Ultimi Giorni della Justice Society of America (Last Days of the Justice Society of America), pubblicato nel 1986, scritto da Roy Thomas e Dann Thomas e disegnato da David Ross.
La Crisi nel Multiverso è terminata e ora esiste una sola Terra. Gli eroi della Justice Society, dei reietti in questo nuovo mondo, si radunano per piangere i loro compagni caduti e la scomparsa del Superman della Golden Age.
All'improvviso sulla scena irrompe lo Spettro, incredibilmente ferito e allo stremo delle forze. C'è una nuova minaccia che rischia di annientare la stessa realtà appena formatasi e che ha le sue radici nell'aprile 1945, tra la morte di Roosevelt e gli ultimi giorni di Adolf Hitler.
La Justice Society viaggia così indietro nel tempo per sventare la minaccia, ritrovandosi proiettata in una dimensione ultraterrena dove dovrà impedire letteralmente la fine del mondo, a costo della sua stessa esistenza.
Il fumetto è solito e avvezzo ad affrontare questo tipo di situazioni. Per cambi editoriali, storie epocali o altre ragioni, ci si ritrova talvolta tra le mani concetti che potrebbero non più funzionare in un nuovo contesto.
Dopo la Crisi si è deciso che gli eroi della Golden Age che non fossero stati rivitalizzati in qualche modo (oltre alla trinità, anche le nuove versioni di Lanterna Verde e Flash, per esempio) fossero ormai qualcosa di non più attuale in un mondo che, privo di un Multiverso, li vedeva principalmente protagonisti per difendere suddetto Multiverso.
Quindi è tempo che questi eroi di un altro universo narrativo e un altro modo di narrare i racconti di supereroi si facciano da parte, va da sé non in maniera definitiva e con qualche piccola scappatoia da utilizzare in qualsiasi momento in futuro. Dopotutto, non è detto che il contesto di fondo non possa mutare di nuovo.
Ed ecco dunque la minaccia capace di distruggere la realtà per cui occorre un grande sacrificio, che puntualmente arriva. In pochi si salvano, quei pochi che si è deciso abbiano ancora qualcosa da dire in questo nuovo universo, Power Girl su tutti. Insomma, qualcosa che abbiamo già visto, ma che in questo caso parrebbe essere necessario.
Alla fine questo concetto dell'idea narrativa e dei personaggi ad essa associati che vengono messi da parte, in un Limbo per citare Grant Morrison, pronti a essere recuperati da un altro scrittore è sempre esistito. Ciò che conta non è come si conclude la storia, ma cosa essa poi ritorna in seguito.
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