giovedì 16 febbraio 2012

Quella volta con Sergio Bonelli

Quella che segue è la cronaca di una giornata che per ovvi motivi non potrò mai dimenticare e che voglio condividere con voi.
Nel 2011 si sono celebrati i cinquant'anni della nascita di Zagor, personaggio che è stato giustamente celebrato nel corso dell'anno appena passato in numerose manifestazioni. Anche Comicus doveva dare il suo contributo a questa onorevole causa e ad un certo punto si prospettò la possibilità di poter intervistare nientedimeno che Sergio Bonelli. Era una possibilità che all'inizio appariva labile (non si era certi se Bonelli ci sarebbe stato e se, dovendo presenziare ad una delle tante manifestazioni in onore del personaggio da lui creato, avrebbe trovato il tempo per me), ma che io intendevo perseguire.
E così io e il mio amico Michele, in una afosa serata di fine giugno 2011, il 28 per la precisione, ci dirigiamo alla volta del Castello Visconteo di Pavia. Cominciamo subito bene imboccando l'autostrada dal lato sbagliato, ancora un po' ed arrivavamo a Bologna. Rapida marcia indietro, ma Michele mi rassicura:"Tranquillo, non mi sono perso a Las Vegas, vuoi che mi perda a Pavia?". Morale della favola, ci siamo persi a Pavia. E chiedi qui e chiedi là, e vai di qui e vai di là, alla fine superiamo quasi senza accorgercene una volta che sembra essere la porta ad un'altra dimensione e... toh, il castello è lì di fianco!
Michele mi rassicura ancora. "Tranquillo, non mi sono perso a Las Vegas, vuoi che mi perda dentro il castello?". E subito ci troviamo di fronte ad un cancello sbarrato. E allora seguendo con accortezza la scia di molliche di pane (i cartelli indicatori) arriviamo infine a destinazione, certi di essere in spaventoso ritardo.
La cornice della manifestazione era spettacolare, purtroppo per quante parole possa usare non riuscirei a descriverne la bellezza. Non siamo in ritardo, come temuto: ci sono poche persone, la manifestazione deve essere ancora inaugurata. Bonelli però è già presente e si sta intrattenendo con alcuni lettori. Qualche minuto dopo arriva Moreno Burattini, che Michele aveva conosciuto ed ospitato nel corso del ParmaFantasy di poche settimane prima. È lui che ci presenterà e porterà avanti la mia richiesta. La manifestazione ha inizio e gli zagoriani ammirano alcune tavole ed alcuni fumetti d'epoca, ma la mia attenzione è rivolta altrove. Chiaramente Bonelli è il centro dell'attenzione, e come potrebbe essere diversamente, ma alla fine Burattini ci introduce e gli chiede se è possibile fargli qualche domanda. La risposta è positiva e io cerco di non dare troppo a vedere la mia felicità.
"Andiamo fuori?" chiede Bonelli, capendo che il caos della manifestazione avrebbe reso impossibile una intervista in tutta tranquillità. Così prendiamo posto su un tavolino, affido a Michele la mia fotocamera e ne viene fuori il video che potete vedere qui sotto (mi rammarico sempre per l'audio che mi ha costretto a tagliare alcune parti).



Avrete potuto intuire la mia emozione da come agito i piedi all'inizio del video e di come la risposta di Bonelli a perchè i lettori di Zagor siano così fedeli mi abbia particolarmente colpito. La serata prosegue, c'è una bellissima conferenza in cui il grande editore ha il merito di non porsi al centro dell'attenzione e lasciare ampio spazio ai suoi collaboratori, infine tutto termina. C'è un ultimo saluto e poi io e Michele torniamo a casa (stavolta non ci perdiamo per davvero).
La mia intervista compare pochi giorni dopo su Comicus, al seguente indirizzo: http://www.comicus.it/interviste/item/49513-sergio-bonelli-lo-spirito-della-scure Un paio di mesi dopo faccio il montaggio delle riprese di quella sera e le carico sul mio canale Youtube. All'inizio e per un po' non ha molti contatti, poi un giorno collegandomi scopro che in una sola giornata ha ricevuto quasi 100 visualizzazioni. Temo il peggio. E così è: è il 26 settembre e Sergio Bonelli ci ha lasciato.
Qualcuno ha detto che solo perchè lui è scomparso, questo non significa che i lettori smetteranno all'improvviso di leggere Tex o Zagor. Vero. Ma quel bagaglio di esperienza, di maturità, di conoscenza profonda del mercato che Sergio Bonelli aveva... quello è irrepetibile, quello è perso per sempre. Solo il tempo ci dirà quanto e se questo avrà influenza sul mercato fumettistico italiano. A me nel frattempo rimangono i ricordi di quella piacevole serata.

Nessun commento:

Posta un commento