lunedì 13 febbraio 2012

Caro Gardner Fox, J.J. Abrams avrebbe dovuto offrirti quantomeno un caffè

Sono reduce dalla visione della terza stagione di Fringe, la migliore di sempre a mio parere. E durante tutta la visione dei 22 episodi, un nome tornava ad affacciarsi alla mia mente: Gardner Fox.
Non so quanto questo autore possa dire qualcosa ai giovani lettori di oggi cresciuti a pane e Bendis (povere anime), ma Fox è stato un grande e se ancora oggi amiamo i fumetti lo dobbiamo anche a lui. In un impeto di sboronismo, affermo che il suo ciclo di Justice League Of America insieme a Mike Sekowsky sta quasi alla pari con i 102 episodi di Fantastic Four di Lee & Kirby.
Gardner Fox è già attivo durante la cosiddetta Golden Age, durante la quale crea decine di personaggi (tra cui "gentucola" come Flash, Hawkman e Sandman) nonchè il primo supergruppo della storia: la Justice Society of America. Ma andiamo oltre, arriviamo alla Silver Age. Dopo una tremenda crisi che rischiava di spazzare via i supereroi, essi ritornano in auge dal 1958 grazie a Robert Kanigher, Julius Schwartz e un nuovo Flash, quello di cui ancora oggi leggiamo le storie.
L'intuizione di Schwartz fu quella di riprendere gli elementi che avevano caratterizzato il successo del primo Flash negli anni '40 ed adattarli ad una nuova generazione di lettori, senza però dimenticare gli aficionados (eh, ce ne fossero ancora di editor così). Poichè infatti c'era un bagaglio di storie alle spalle che era un peccato dover buttare via. E così ecco che, col celebre nr. 123 di Flash, arriva la storia "Flash Of Two-Worlds". La cover di questa storia è entrata nella leggenda.


Giustamente è proprio Gardner Fox a riunire il vecchio ed il nuovo Flash, con una storia che seppure oggi un po' ingenua introduce il meraviglioso concetto di Multiverso: terre che vibrano su una diversa frequenza ma coesistono tutte nello stesso spazio. Inizialmente il tutto si limita a due mondi e con un successivo dittico di Justice League Of America essi assumono la denominazione di Terra-1 (il mondo dei nuovi eroi) e Terra-2 (il mondo degli eroi della Golden Age). Negli anni il numero di terre alternative aumenterà a dismisura, fino ad apparire agli occhi dei lettori (almeno così narra la leggenda) ingestibile.
Ma torniamo a Fringe. Anche se, ogni volta che veniva citata, ci si limitava a definirla "l'altra Terra", io definivo Terra-1 il mondo con l'Olivia originale e Terra-2 il mondo di Altlivia e soci. Perchè, onestamente, come non fare altrimenti? E quell'idea che la storia proseguisse sostanzialmente identica nei due mondi, con qualche lieve differenza, ecco... indovinate dove l'avevo già sentita? Non so se J.J. Abrams in qualche occasione abbia dichiarato questa sua ispirazione, che a me pare palese, ma ricordo molto bene l'episodio finale della stagione 2 in cui vengono mostrate le cover dei fumetti DC di Terra-2, tra cui Red Lantern & Red Arrow!
Altro richiamo fumettistico di questo telefilm sono gli Osservatori, nell'aspetto tutti dei piccoli Uatu. Anche la Marvel ha ricevuto un piccolo tributo, dunque. Insomma, perchè sforzarsi quando a volte le buone idee ce le hai sotto il naso e qualcuno le ha già scritte per te?


Gardner Fox muore nel 1986, lo stesso anno in cui la DC inizia a pubblicare Crisi Sulle Terre Infinite, storia che avrebbe spazzato via il suo concetto di Multiverso. Chissà cosa ne avrebbe detto, chissà cosa ne avrebbe pensato.

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