Mar-Vell, Capitan Marvel, è già stato molte cose nella sua insolita vita editoriale. Ha esordito come spia dell'Impero Kree per poi diventare un eroe riluttante, diviso tra i suoi doveri come soldato e l'inatteso affetto per il popolo terrestre. E, a partire da E un Fanciullo Ti Guiderà, si è legato a livello molecolare con Rick Jones, facendo iniziare a entrambi una nuova fase delle proprie esistenze.
E, come talvolta accade, ci possono essere idee concepite da altri scrittori che successivi sceneggiatori possono riprendere e portare al successo. Dopo molti anni in cui ha vivacchiato, la serie di Capitan Marvel trova nuova linfa grazie a un nuovo, straordinario nemico e a una nuova saga che si sviluppa nei numeri dal 25 al 33 della serie, pubblicata tra il 1973 e il 1974, scritta da Jim Starlin e Mike Friedrich e disegnata da Jim Starlin.
Sulla scena emerge un nuovo, potente nemico. Si tratta di Thanos e proviene da Titano, il satellite di Saturno da cui è stato cacciato dal suo stesso padre, Mentore, dopo aver causato un'immane distruzione con decine di cadaveri e aver ucciso sua madre.
Thanos, adoratore della Morte, per compiacerla mette gli occhi sulla Terra, dove si trova il potente artefatto noto come Cubo Cosmico. Sfruttando degli agenti al suo servizio come il Super-Skrull e il Controllore, intende impadronirsene per rimodellare la realtà e acquisire poteri divini.
Ma sulla sua strada incontra Capitan Marvel e gli Avengers. Tuttavia nemmeno loro sembrano avere speranze contro questo folle Titano. Eppure, c'è un'entità che da tempo attende questo momento e darà a Mar-Vell quella consapevolezza cosmica di cui ha bisogno per controbattere.
Questo riassunto fa capire come il protagonista della testata, che pure continua a comparire nelle pagine della serie a lui dedicata, in questa saga debba lasciare il posto a un personaggio destinato a divenire una vera e propria icona, fumettistica e cinematografica.
Thanos, per l'epoca, è un villain diverso dagli altri. Non ha ambizioni di divenire ricco, di conquistare il mondo o sconfiggere il supereroe che lo ha sconfitto. Thanos è l'essere che vede nell'oblio, nel nichilismo totale l'unica via di uscita da un cosmo impazzito - almeno secondo il suo punto di vista.
E l'emblema di questo nichilismo è la Morte, di cui diviene un adoratore e che vuole compiacere, offrendo a lei quel cosmo impazzito perché precipiti in quell'oblio da lui bramato.
Di fronte a quelle persone che rimangono salde sui loro valori incentrati sulla patria e il mantenimento dello status quo, Thanos diviene quell'anarchico ribelle che intende destabilizzare tutto, una figura - sempre presente nella storia a vario titolo - che diviene molto preminente in quel periodo.
Per affrontare questo caos, che nasce dalla prevaricazione e dall'ignoranza, Capitan Marvel subisce una nuova metamorfosi (la quarta in quattro cicli, una bella costante). Non può più essere un soldato che esegue degli ordini, ovviamente, tantomeno un supereroe classico che si batte per ciò che ritiene giusto.
Mar-Vell diviene araldo della consapevolezza cosmica. Di fronte a Thanos emblema del Nulla, Capitan Marvel diviene l'incarnazione della conoscenza. In maniera allegorica, viene sottolineato come questa possa rivelarsi l'arma più efficace, e meno sanguinaria, per controbattere a chi ritiene di essere dalla parte del giusto annientando delle persone per quello che ritiene essere un bene superiore.
E Jim Starlin da che parte si pone, poiché non si può non notare la sua fascinazione per Thanos? Ebbene, lo sceneggiatore e disegnatore, come molti di noi, è diviso tra il Male assoluto rappresentato dal Titano e la Conoscenza propugnata da Mar-Vell. Tutti noi, talvolta, rischiamo di cedere ai nostri più oscuri istinti o di arrenderci di fronte alle difficoltà della vita, di consegnarci a quell'oblio eterno che tanto può risultare salvifico.
Le persone comuni possono liberarsi di questo oscuro desiderio tramite la psicanalisi o altre valvole di sfogo. Gli scrittori, invece, hanno i libri e i fumetti dove riversare questi loro turbamenti. E provare a liberarsi da essi.