Due anni dopo la maxiserie firmata da Matt Wagner, torna The Spirit, il personaggio ideato ottanta anni fa da Will Eisner, grazie a una nuova storia realizzata da uno dei più apprezzati artisti italiani.
Spirit: The Corpse-Makers è una miniserie di cinque numeri pubblicata nel 2017, scritta, disegnata, colorata e pure letterata nell'edizione americana da Francesco Francavilla. Si è voluto tenere impegnato, diciamo così.
In una Central City più spettrale del solito, dove la pioggia sembra non voler concedere alcuna tregua, Spirit e il suo compare Eb (che suppongo sia Ebony White, il quale non viene chiamato così per evitare stereotipi razziali) si imbattono in una serie di rapimenti ai danni di alcuni reietti della società. Con l'aiuto dell'investigatrice privata Lisa Marlowe, i due scopriranno l'incredibile verità dietro queste sparizioni.
I dichiarati modelli di ispirazione per questa storia sono le detective stories pubblicate negli anni '30 e '40 del ventesimo secolo, in particolar modo quelle scritte da Raymond Chandler e Dashiell Hammett, le cui frasi compaiono all'inizio di ogni capitolo. Rispetto a un Sam Spade o a un Philip Marlowe, tuttavia, con cui The Spirit condivide la stessa ambientazione temporale, vi è da parte dell'eroe una minore disillusione verso l'umanità, che pure esiste e maschera attraverso alcune battute, che qui però quasi scompaiono, forse sovrastate dall'orrore a cui deve assistere.
Il fatto inoltre che la protagonista femminile abbia come cognome Marlowe la dice lunga. A tal proposito, Francavilla - senza farlo pesare in alcun modo e non appesantendo la narrazione - la descrive come una donna forte e indipendente, capace di badare a sé stessa. Il tutto in netto contrasto al modo in cui venivano caratterizzati i personaggi femminili di quell'epoca... e non solo. Qualcuno potrebbe far notare che ne risulterebbe una piccola incongruenza storica, ma in questo caso, come direbbe Doc Brown:"Chi se ne frega!".
La storia imbastita da Francavilla cerca un approccio realistico, dove i veri cattivi sono gli esseri umani e la natura malvagia e arrivista che pervade alcuni di essi. Ecco perché dunque non compare nessuno dei coloriti avversari di Spirit. Sarebbero risultati decisamente fuori posto in questo contesto.
Vi è uno spiraglio per un possibile seguito al termine della storia, ma chissà quando o addirittura se lo vedremo. Ma si sa, già più di una volta Spirit è stato dato per morto, salvo poi tornare sempre: è questa la sua caratteristica principale. Questa la sua vera forza.
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