mercoledì 18 dicembre 2019

A scuola di cinema: Una Poltrona Per Due (1983)

È il film di Natale per eccellenza... pur essendo stato distribuito in origine a giugno. È anche la pellicola che, in più di un senso, ha lanciato e consolidato le carriere di tre grandi attori e rilanciato la carriera di uno storico interprete che sembrava scomparso nel nulla. Questa è la storia di Una Poltrona Per Due.


L'idea per il film nasce su un campo da tennis, quando lo sceneggiatore Timothy Harris si trova a dover fronteggiare più volte due fratelli in eterna competizione tra di loro su qualsiasi cosa, anche la più insignificante.
I due, entrambi dottori, sono gente ricca, ma al contempo grandi taccagni e giocano sempre sui campi che costa meno noleggiare e per il periodo più breve e fanno scommesse sullo svolgimento di eventi futuri per 50 cent al massimo. Harris alla fine si stanca di loro e decide di non volerci avere più nulla a che fare.
L'insolita esperienza suggerisce allo sceneggiatore una storia dove due fratelli scommettono su una persona che lavora per una compagnia di loro proprietà. Ne discute col suo collega e amico Herschel Weingrod, con cui ha già collaborato in passato, il quale rimane intrigato da quest'idea.
I due scrittori, dunque, concepiscono una sceneggiatura intitolata in origine Black And White, che viene acquisita dalla Paramount. Per documentarsi sul mondo dell'alta finanza e della borsa valori americana, Harris e Weingrod intervistano alcuni agenti di borsa, i quali hanno la spiacevole abitudine di essere ubriachi già nel primo pomeriggio.
L'intento iniziale è di utilizzare come protagonisti Gene Wilder e Richard Pryor. Sfortunatamente, quest'ultimo rimane gravemente ustionato quando - forse a seguito di uso di cocaina - si versa addosso del rum e si dà fuoco, rischiando la propria vita ed essendo costretto a stare lontano dalle scene per almeno un anno.
Alcuni dirigenti della Paramount, tuttavia, hanno già in mente un sostituto di Pryor per il ruolo di Billy Ray Valentine. Un sostituto di cui non è ancora uscito in via ufficiale il film di debutto, 48 Ore, ma la cui preview ha ottenuto buoni riscontri: Eddie Murphy.
Così, quando questo nome viene suggerito al regista prescelto, John Landis, costui casca dalle nuvole poiché non ha mai sentito parlare di lui. Visiona allora alcune registrazioni del Saturday Night Live, dove Murphy si esibisce in alcuni sketch comici, avendo infine un incontro a New York con l'attore.
Murphy chiede se possibile di non divenire una sorta di sostituto di Richard Pryor e così Landis suggerisce un altro attore per il ruolo di Louis Winthorpe III, con cui ha già collaborato in passato: Dan Aykroyd.
La Paramount però non è d'accordo poiché, così si pensa, senza John Belushi - scomparso qualche tempo prima - la carriera cinematografica di Aykroyd è finita. Landis convince l'attore a richiedere una riduzione del proprio ingaggio, cosa che fa abbandonare alla Paramount i timori.
Timori che diventano forti obiezioni quando John Landis suggerisce l'attrice principale per il ruolo di Ophelia: Jamie Lee Curtis. Il regista ha collaborato con lei durante la realizzazione del documentario Coming Soon - incentrato sui film horror della Universal - in cui Jamie Lee Curtis era la voce narrante.
Prima di Una Poltrona Per Due, Jamie Lee Curtis ha girato solo film horror, quali ad esempio Halloween e The Fog e la Paramount ritiene che sia un'attrice scarsa, una scream queen adatta solo per film di serie B. Landis effettua alcune riunioni al riguardo per affrontare queste contestazioni e ribattere ad esse, fino a imporre la sua scelta.
Jamie Lee Curtis, ben desiderosa di lasciarsi alle spalle la nomea di attrice di film horror, accetta la parte ricevendo un ingaggio molto più basso rispetto all'ultima pellicola da lei girata, Halloween II, poiché è una delle motivazioni che convincono infine la Paramount a sceglierla.
Se la prima scelta per Randolph Duke rimane Ralph Bellamy, per Mortimer Duke si pensa in principio a Ray Milland, ma le sue cattive condizioni di salute non gli permettono di avere l'approvazione dell'assicurazione.
Landis pensa allora a un attore rinomato negli anni '40 del ventesimo secolo e che non ha mai interpretato la parte di un cattivo. Il primo nome che gli viene in mente è quello di Don Ameche, l'interprete de Il Cielo Può Attendere (Heaven Can Wait). Solo che scopre che l'ultimo film da lui interpretato è uscito nel 1970 e, complice il fatto che non ha mai avuto un agente, risulta irreperibile.
Landis inizia a pensare che l'attore sia deceduto quando una segretaria della Paramount lo informa che Don Ameche viene spesso visto passeggiare lungo una strada di Santa Monica, in California. Landis allora - in un'epoca ancora senza Internet - contatta il servizio informazioni della società telefonica, riuscendo a ottenere il numero di Don Ameche e avendo infine un incontro con lui, dopo il quale gli viene affidata la parte. Quando Landis chiede ad Ameche come mai non sia comparso sul grande schermo per tredici anni, costui risponde che semplicemente nessuno lo ha contattato.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 13 dicembre 1982, dipanandosi nelle città di Philadelphia e New York. Per Landis è un periodo molto difficile a livello personale in quanto è reduce dal termine delle riprese de Ai Confini Della Realtà (Twilight Zone: The Movie), durante le quali si è verificato un tragico incidente in cui sono morti l'attore Vic Morrow e due bambini e per le quali rischia un'accusa di omicidio preterintenzionale. Nel corso delle riprese, stringe una forte amicizia con Eddie Murphy e tenta di convincerlo a testimoniare in suo favore o quantomeno a farsi vedere durante una seduta del processo in segno di supporto, ma l'attore rifiuta l'offerta.
L'ultima scena viene girata su una spiaggia delle Isole Vergini il primo marzo 1983.
Una Poltrona Per Due (Trading Places) viene distribuito nei cinema americani a partire dall'otto giugno 1983. A fronte di un budget di 15 milioni di dollari, la pellicola arriva infine a incassare solo sul territorio statunitense oltre 90 milioni di dollari.
La storia di questo film ha un curioso epilogo nel 2010. Nel tentativo di rendere le proprie procedure più trasparenti e regolare le transazioni dei mercati finanziari, Wall Street emana una regola che impedisce a chiunque di utilizzare informazioni segrete per monopolizzare un determinato mercato. Una disposizione che prende spunto da questa pellicola e che diviene infine nota, nell'ambiente e non, come Eddie Murphy Rule.
La fantasia che arriva a modificare la realtà... ma questa è un'altra storia.

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