Ed Gein è stato un celebre assassino della storia recente degli
Stati Uniti. Definirlo serial killer, considerato che le sue vittime accertate
sono due, sarebbe forse una iperbole, ma di sicuro certi particolari macabri
scoperti dopo il suo arresto (quali la profanazione delle tombe e l'uso di pelli e
ossa umane) hanno generato una sorta di macabro interesse, anche da parte del
cinema.
Gein ha influenzato, in maniera
diretta o indiretta, la creazione di Norman
Bates, Buffalo Bill de Il
Silenzio degli Innocenti e... un altro celebre assassino seriale.
La genesi di Non Aprite Quella Porta
inizia con la visione di un corto cinematografico. Nel 1966 esce infatti Skaterdater
di Noel Black: pur con un budget
ridotto all'osso, questo prodotto ottiene grande rilevanza mediatica arrivando
a vincere una Palma d'Oro al Festival di Cannes e guadagnandosi una nomination
agli Oscar.
Uno degli spettatori di
Skaterdater è un aspirante regista che fino a quel momento ha lavorato come
cameraman per alcuni documentari e spot televisivi. Il suo nome è Tobe Hooper.
Hooper rimane favorevolmente
colpito da come un corto realizzato con un budget così esiguo abbia ottenuto
così tanta attenzione. Inesperto all'epoca dei meccanismi cinematografici, Hooper
intuisce che c'è dunque una alternativa allo star system hollywodiano e, se ben
realizzati, anche progetti a basso costo possono arrivare a una ampia fetta di
pubblico.
Qualche tempo dopo, Hooper inizia
a lavorare su una storia incentrata sull'isolamento e l'oscurità ambientata in
un bosco, ma non va oltre i primi stadi di questo progetto. Fino a quando,
durante le festività natalizie del 1972, il regista si ritrova a dover far
compere in un grande magazzino del Wisconsin. C'è molta folla ovviamente e la
fila alla cassa procede molto lentamente. Hooper dunque si volta: il suo
sguardo nota uno scaffale dove sono presenti delle motoseghe e fantastica su
come potrebbe giungere rapidamente davanti alla fila se solo prendesse una di
quelle motoseghe e l'accendesse.
Una idea inizia a formarsi nella
sua mente: uscito dal grande magazzino e tornato a casa, Hooper butta giù i
primi elementi della trama di Non Aprite
Quella Porta. Per l'antagonista principale, Leatherface, Hooper si ispira, oltre che a Ed Gein, a un medico da
lui conosciuto, il quale una volta gli raccontò che, mentre effettuava esami
sui cadaveri quando era uno studente, creò per Halloween una maschera fatta in
pelle umana.
Hooper e un suo fidato socio, Kim Henkel, stendono dunque nelle prime
settimane del 1973 la sceneggiatura. Il titolo iniziale è Head Cheese, modificato poi in Leatherface. Per portare avanti questo progetto, i due fondano la società
di produzione Vortex Inc. e iniziano a reperire fondi, che vengono forniti da
un amico di Hooper, Bill Parsley,
tramite una società da lui controllata: 60.000 dollari in cambio del 50% dei
profitti.
Per i componenti del cast,
vengono radunati sconosciuti attori texani, apparsi prima di allora solo in alcune
pubblicità o spettacoli dal vivo. Per il ruolo di Leatherface, si presenta uno
studente texano senza alcuna esperienza recitativa di nome Gunnar Hansen, ma a quanto sembra il ruolo è già stato assegnato.
Due settimane dopo però il primo attore svanisce nel nulla e Hansen viene
ricontattato. Quando Hooper si ritrova davanti Hansen, e la sua imponente
stazza, gli affida all'istante la parte. Per prepararsi a interpretare Leatherface, Hansen si
reca presso un istituto di cura di Austin e studia i movimenti dei pazienti
affetti da turbe mentali.
Una settimana circa prima
dell'inizio delle riprese, Warren
Skaaren della Texas Film Commission, che ha contribuito in via
significativa al noleggio dei mezzi necessari per le riprese, suggerisce il
titolo che diventerà quello definitivo: The Texas Chainsaw Massacre.
Nel luglio del 1973, nei pressi
della città texana di Round Rock, hanno inizio le riprese, previste su una
durata di due settimane che si allungano poi a quattro.
A causa dei costi contenuti, si
gira per 16 ore ogni giorno, in condizioni climatiche improponibili: certi
giorni la temperatura arriva a toccare e superare persino i 40 gradi, con un
elevatissimo grado di umidità. Inoltre, non potendo permettersi attrezzi di
scena, si usano vere armi (martelli, motoseghe) con tutti i rischi del caso.
Nella scena finale del film, pur adeguatamente protetto, Hansen rimane davvero
ferito a una gamba dalla motosega - quindi il sangue che vedete è il suo e
l'urlo di dolore è genuino. Più in generale ogni attore al termine, chi più chi
meno, è rimasto ferito.
A questo si aggiunga un solo
bagno a disposizione per tutta la troupe (più di trenta persone), un solo set
di costumi per ogni attore (quindi lo stesso vestito indossato per un mese e lavato
pochissimo) e si può capire come mai alla fine delle riprese tutti ce l'abbiano
con Tobe Hooper. L'ultima scena, con Leatherface che agita la motosega in aria
in segno di rabbia, è in realtà anche un gesto di frustrazione di Gunnar Hansen
verso il regista.
Come ricompensa per questa prova
di forza, ai componenti del cast viene promesso dalla Vortex una percentuale
sui profitti, ma non viene detto loro che la metà di essi sono già destinati
alla società di Bill Parsley, dimezzando dunque questo compenso aggiuntivo. Peraltro
il budget di Parsley si esaurisce e la Vortex deve chiedere ulteriori
finanziamenti, con conseguente, ulteriore riduzione dei profitti finali.
La fine delle riprese tuttavia
non è l'altro che l'inizio di un nuovo percorso, poiché il film non ha ancora
un distributore. Warren Skaaren riesce infine, nell'agosto 1974, a stringere un
accordo in merito con la Bryanston Pictures.
Hooper lotta con la Motion
Picture Association of America perché il film abbia un PG-Rating (di modo che
possano vederlo anche i minori dai 13 ai 17 anni se accompagnati da un adulto),
facendo notare come la quantità di sangue che si vede nel corso del film sia
poca e la violenza di molte scene sia suggerita piuttosto che mostrata. Il
tutto si conclude con un nulla di fatto e il film ottiene come rating R.
Non Aprite Quella Porta viene distribuito nei cinema a partire dal
1 ottobre 1974, più di un anno dopo il termine delle riprese. Alcune sale si
rifiutano di programmarlo a causa dei suoi contenuti e, quando viene
distribuito a livello internazionale, in molte nazioni viene censurato.
Nonostante ciò, il film arriva a guadagnare solo sul territorio statunitense
oltre 30 milioni di dollari, lanciando così la carriera cinematografica di Tobe
Hooper e segnando una pietra miliare nella storia dei film horror.
Leatherface non smette di terrorizzare gli incubi degli spettatori e continua ad apparire negli anni successivi in altre pellicole... ma questa è un'altra storia.
Leatherface non smette di terrorizzare gli incubi degli spettatori e continua ad apparire negli anni successivi in altre pellicole... ma questa è un'altra storia.
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