MARY SHELLEY ALL'ENNESIMA POTENZA
Dan Jolley (storia)-Greg Scott (matite e chine)-J.D. Mettler (colori)- Mike Marts (supervisione)
Mini di 4 numeri pubblicata dall'agosto al novembre 2002
Mini di 4 numeri pubblicata dall'agosto al novembre 2002
CAPITOLO 1
New York: Un uomo, circondato dai cadaveri delle sue guardie del corpo, implora Sabretooth di non fargli del male: può pagarlo, può dargli il doppio della cifra che gli hanno dato per questo incarico. Crocchiando le nocche delle sue mani, Victor Creed dice all’uomo di non darsi troppa pena, poi lo fa a pezzettini. Uscendo dalla stanza, Sabretooth ridacchia per la semplicità dell’operazione, poi si ferma sulle scale e si fuma una sigaretta. All’improvviso il suo olfatto acuto rileva qualcosa sul tetto dell’edificio. Victor Creed si reca a controllare e, aperta la porta antincendio, si ritrova davanti ad una donna che sta curando delle piante ed a poca distanza, nascosto alla sua vista, un uomo armato: il mutante giudica la scena come decisamente strana. Incuriosito dalla cosa, Sabretooth non avverte la presenza di un altro uomo armato, il quale gli spara un proiettile silenzioso in gola, poi avvisa il suo compare Aleksander: ci sono delle complicazioni, un testimone, o meglio un ex-testimone. La ragazza andrà trattenuta ancora qualche momento mentre il cadavere viene rimosso. Grazie al suo fattore rigenerante, però, Sabretooth non è affatto morto e rimuovendo il proiettile lo scaraventa contro l’uomo armato, mancandolo di poco. Poi un irato Victor Creed si lancia contro l’uomo: con un pugno lo stende e gli dà un’artigliata. Ma con suo grande stupore l’uomo non è morto, gli è solo rimasto uno sfregio sulla faccia.
L’uomo sventaglia di proiettili Victor Creed, il quale viene scaraventato sul tetto dove l’altro uomo armato gli spara a sua volta. Sabretooth comunque si riprende ed artiglia quest’ultimo che, come il suo compare, non rimane nemmeno ferito e ride di gusto dicendo al suo amico Piotr che è una cosa fantastica, non ha provato alcun dolore. Aleksander e Piotr puntano le loro pistole contro Creed: l’uomo sfregiato ha sentito parlare di lui, è davvero un peccato che si sia trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Sabretooth si lancia nuovamente contro i due. Piotr sa che le sue ossa non si spezzano, dunque con un colpo perfetto sotto il gomito sinistro ai tendini ed ai legamenti spezza il braccio del mutante, poi lo centra al volto con un violento pugno. La donna che curava le piante si nasconde ed osserva la scena. Piotr continua a colpire Sabretooth ed esorta il suo compagno ad usare il suo coltello, ma Creed riesce a riprendersi e, dopo essersi rimesso a posto il braccio rotto, sradica una struttura in metallo dietro cui si era nascosta la donna e la lancia contro i due uomini. Poi li afferra e fa sbattere le loro teste una contro l’altra. In quel momento altri uomini armati irrompono sulla scena ed ordinano a Sabretooth di lasciar stare Piotr ed Aleksander e di non fare mosse improvvise. Inizialmente il mutante rimane in silenzio, poi scaraventa i due uomini contro il plotone armato e si volta per cominciare a dirigersi verso la donna, la quale si trova alle sue spalle. Costei non sembra aver paura di lui, anzi, allarga le braccia come a desiderare di essere artigliata. Prima che gli uomini armati possano fare qualcosa, comunque, Sabretooth afferra la donna e si allontana dal tetto con un grande balzo, un balzo che i soldati non possono replicare. In ogni caso non c’è da preoccuparsi: la donna è rintracciabile, tuttavia rimangono solo poche ore prima che i mari diventino color rosso sangue.
Victor Creed porta la donna presso uno dei suoi rifugi e le spiega la situazione: questo è un luogo sicuro, però il fatto che sia stato pugnalato, colpito e pestato ha fatto esaurire la sua pazienza. Ora lei le dirà chi erano quei bastardi e cosa volevano, soprattutto deve dirle perché la volevano morta. La donna risponde di non saperlo proprio. Sabretooth non le crede e le punta contro un indice accusatorio: ha sessanta secondi per ricordare prima che inizi a sventrarla. La donna risponde a questa minaccia baciando Creed sulle labbra. Il mutante la allontana da sé e le chiede cosa diavolo stia facendo. La donna si toglie la camicetta: non aveva mai visto qualcosa di simile a quanto è accaduto sul tetto, gli spari, il combattimento, ha adorato ogni istante. E vuole che continui. La donna si protende verso Sabretooth che cede al suo istinto animale: la attira a sé e con un ringhio le strappa i pantaloni, iniziando poi a baciarla.
Dopo un po’ di tempo la donna chiede a Creed se sia per caso un mutante: non ha potuto fare a meno di notare che le sue ferite sono scomparse, non sono rimaste nemmeno le cicatrici. Sabretooth conferma i suoi sospetti: ha un fattore rigenerante e sensi iperpotenziati. La donna ripete di non sapere chi fossero quegli uomini, li ha visti per la prima volta proprio sul tetto. Lei è tecnico di laboratorio: lava le provette e preme dei bottoni. Non sa cosa volessero da lei: non ha mai visto nulla di strano, non è mai andata in alcun posto speciale, in sintesi non ha fatto nulla. Le dispiace che Creed sia rimasto coinvolto in questa faccenda e lo ringrazia per averle salvato la vita. Sabretooth non riesce a credere alle sue orecchie: le ha salvato la vita e questa è una cosa ridicola, lui è un assassino, un killer a pagamento. La donna non ha idea di cosa Creed pensi di lei, anzi, a ben vedere non sa cosa pensare di sé stessa. Alcuni mesi fa si è trasferita a New York dal Missouri: è stata reginetta del ballo di fine anno ed ha fatto la babysitter per guadagnare denaro extra. L’unica volta in cui è stata in pericolo è quando si è bruciata con un arricciacapelli. Questo è tutto ed è la verità. Sabretooth spiega che è stato l’odore dei soldati ad attirarlo su quel tetto: erano morti. Inoltre i suoi artigli hanno procurato loro a malapena dei graffi. E lei dice il vero: può capire dall’odore se qualcuno gli sta mentendo. Ora però lei ha bisogno di nuovi vestiti.
Improvvisamente gli uomini armati irrompono nell’appartamento sfondandone le vetrate ed i muri e crivellano il corpo di Creed di proiettili tranquillanti. Questi fanno immediatamente effetto ed il mutante scivola sul pavimento. Per essere sicuri che rimanga a terra, comunque, gli sparano anche dei colpi di mitragliatrice. Poi puntano le loro armi contro la donna, Bonnie Hale: non deve preoccuparsi, sarà una cosa rapida ed indolore.
Improvvisamente gli uomini armati irrompono nell’appartamento sfondandone le vetrate ed i muri e crivellano il corpo di Creed di proiettili tranquillanti. Questi fanno immediatamente effetto ed il mutante scivola sul pavimento. Per essere sicuri che rimanga a terra, comunque, gli sparano anche dei colpi di mitragliatrice. Poi puntano le loro armi contro la donna, Bonnie Hale: non deve preoccuparsi, sarà una cosa rapida ed indolore.
CAPITOLO 2
Un soldato russo esorta i suoi compagni a fare presto, la polizia americana non è così lenta come si pensa. Uno di loro ribatte che un peso morto è più difficile da trasportare. Piotr chiede allora se vogliano sentire la donna lamentarsi per tutto il tragitto. Uno dei soldati propone dunque di imbavagliarla. Questa discussione fa irritare quello che sembra il capo del plotone, Leonid: sarebbero dovuti rimanere tutti all’ospizio. Piotr ribatte che lui rispetto a loro non è poi così giovane. Mentre i soldati sono ancora immersi in questa discussione, non notano che Sabretooth riprende i sensi ed afferra uno dei soldati facendogli sfondare un comodino e sbattendolo con forza sul pavimento, esortando contemporaneamente Bonnie a stare giù. Mentre un soldato gli spara alle spalle, ma lui stoicamente resiste, Victor Creed apre una cassa contenente al suo interno due pistole e sventaglia di proiettili i soldati russi, che finalmente per la prima volta sembrano accusare il colpo. Uno di loro gli dice che è tutto inutile, tanto alla fine lo abbatteranno. Il mutante non gli presta ascolto e, deviando la sua pistola per evitare di essere colpito ancora, scaraventa il soldato contro un suo compare.
Sabretooth consegna un’arma a Bonnie e la esorta ad andare subito in macchina, poi afferra per la gamba uno dei soldati e lo utilizza a mo’ di ariete contro i suoi altri avversari. Bonnie tenta di allontanarsi, ma viene bloccata per un piede da un soldato, che poi si rialza e tenta di pugnalarla. Con destrezza la donna si libera dalla sua presa e gli spara alla fronte, colpendolo lievemente. Mentre Victor Creed abbatte una parete, Leonid lo invita ad arrendersi, sta solo ritardando l’inevitabile. Il mutante afferra dei cavi dell’elettricità e li utilizza per friggere Piotr ed Aleksander: inizialmente Sabretooth pensava, per via della loro attrezzatura e delle loro mosse, che questi tizi fossero dei soldati, però hanno dimostrato di non avere la necessaria esperienza, altrimenti lui sarebbe già morto. Inoltre ha sentito quel commento di poco fa sulla casa di riposo e puzzano come cadaveri: chi sono davvero? E cosa ci vuole per ucciderli? Leonid dice a Sabretooth che non ha idea di cosa stia accadendo, dovrebbe aiutarli. Creed non gli presta ascolto e si lancia contro di lui: Leonid lo evita e con un pugnale ferisce il mutante alla gola. Pieno di rabbia, Sabretooth carica a testa bassa contro Leonid e lo trascina contro una finestra: il vetro viene sfondato ed i due precipitano in basso, fino ad impattare contro il tettuccio di un auto, a poca distanza da dove si trova Bonnie Hale.
Victor Creed si riprende subito ed entra nell’automobile dove si trova la donna. Mentre cadeva, il mutante ha sottratto a Leonid una granata e la lancia alle sue spalle, provocando l’esplosione dell’automobile su cui era atterrato e gettando lo scompiglio tra i soldati russi. Leonid, portato in salvo dai suoi compagni, ribadisce che Creed non ha idea di quello che sta facendo, adesso dovrà andare a far rapporto a Kalashnikov.
Centro di ricerca per le malattie infettive: Leonid riferisce a Kalashnikov che hanno momentaneamente perso le tracce di Creed e Bonnie Hale: hanno comunque il modello, marchio e numero di targa del loro veicolo. Si sono perciò infiltrati tra le comunicazioni della polizia ed hanno diramato un avviso a tutte le unità: verranno ritrovati prima dell’ora rossa. Kalashnikov si augura che questo accada e chiede a Leonid di ricordarsi di Danilov, mentre è impegnato in questa ricerca. Inoltre basta con questi atteggiamenti da film d’azione: una volta che i due saranno stati ritrovati, l’intera area va bombardata. Leonid dichiara di aver capito e chiude la comunicazione. Alla conversazione ha assistito un altro uomo, Cyril, il quale esorta Kalashnikov a farlo andare in missione: si è occupato lui di Danilov ed era uno di loro, non avrà problemi con questo mutante. Lo scienziato ribatte che ha bisogno di lui qui nel laboratorio: può capire il suo desiderio di dimostrare la propria virilità, ma non deve dimenticare che prima era noto come il dr. Philip Krantz ed è del suo acume scientifico che si ha bisogno adesso.
Nel frattempo Sabretooth e Bonnie sono ancora in macchina, ad ascoltare un CD di Joe Cocker. Creed nota che la donna appare piuttosto calma, nonostante quello che le è successo. Bonnie replica che forse sta per andare in shock, forse è già in stato di shock: non sa davvero come assimilare tutto quello che è avvenuto stanotte. Il mutante conclude che lo ha assimilato molto bene, con quel colpo di fucile alla testa del soldato. Poco dopo i due giungono davanti ad un’elegante abitazione, fuori da ogni strada trafficata: dopo essere entrati dalla porta sul retro, vengono accolti da due ragazze in abiti decisamente succinti e molto felici di rivedere Creed dopo un lungo periodo di assenza. Il mutante le esorta a far venire subito qui Ruth. Poco dopo arriva una donna più anziana, al quale Creed dice che ha bisogno della sua stanza per un po’, non sa per quanto esattamente al momento. Ruth ribatte che è già pronta ed anche il collegamento con la tv via cavo è stato aggiustato. Una volta entrati nella camera, Sabretooth fa delle raccomandazioni a Ruth: nessuno deve sapere che lui è qui, nessuno; la donna insieme a lui si chiama Bonnie e Ruth dovrà prendersi cura di lei, iniziando subito col darle nuovi vestiti; non vuole nessuna delle altre ragazze, devono solo tenere la bocca chiusa; infine qualcosa da mangiare, magari dei controfiletti, hanno molte proteine. Una volta che Ruth se n’è andata, Bonnie chiede a Victor Creed se sia il proprietario di questo edificio e quanto spesso lo usi: lui si rifiuta di risponderle. La donna allora lo abbraccia: tutto quello che è accaduto, è troppo per lei. Il mutante la invita a stare calma: è accanto a lui, ora, è al sicuro.
Subito dopo Sabretooth esce e Bonnie va a rilassarsi nella sala principale dell’edificio, dove Ruth le porta qualcosa da mangiare. Bonnie le chiede cosa sappia di Victor. Ruth le dice che Creed adora i Monty Python, odia Brad Pitt ed un paio di volte lo ha sorpreso a leggere dei romanzi di John Sandford. Una volta inoltre le ha detto che intendeva avviare un’attività di costruzione di mobili su misura, ma quasi certamente scherzava. A parte questo, però, non sa proprio nulla di lui, eccetto che può essere cupo e senza cuore come il diavolo in persona. E se qualcuno questo pomeriggio le avesse detto che Creed sarebbe venuto a chiederle di proteggere qualcuno, l’avrebbe bollato come un bugiardo. Ruth chiede poi a Bonnie dove sia andato il mutante. Lei risponde che è andato a caccia.
Contemporaneamente Leonid comunica a Kalashnikov che sta controllando un altro appartamento: secondo i rapporti della polizia, Creed è stato avvistato regolarmente qui negli ultimi cinque anni. Le telecamere di sorveglianza sono state installate, ora si recherà al prossimo obiettivo. Non appena la comunicazione è stata chiusa, Sabretooth attacca il soldato e coi suoi artigli gli fa a pezzi la radio e le pistole. Leonid prova a reagire con un pugno, ma il mutante gli sbatte la testa contro il suolo. Leonid incassa il colpo ed allontana da sé Creed con un calcio, estraendo poi un coltello: se il mutante avesse un po’ di cervello, si arrenderebbe e gli direbbe dove si trova la ragazza. Ancora una volta Sabretooth non gli presta ascolto e lo attacca a testa bassa, ma Leonid è rapido e gli conficca il coltello vicino al cuore. Creed estrae l’arma dal suo corpo e la fa a pezzi coi suoi denti, suscitando lo stupore di Leonid. Colto di sorpresa, il soldato viene bloccato da Sabretooth: ha pensato molto al plotone. La loro pelle è dura, gli ricorda molto un tizio di nome Cage, però qualche graffio lo ha lasciato, dunque non sono invulnerabili, può far loro dei danni. Così Creed tira il braccio di Leonid fino a spezzarlo ed a procurargli un grido di dolore. Poi tenendolo fermo per la testa gli chiede chi è e perché voglia quella ragazza morta. Leonid decide di dirglielo, non perché è costretto, ma perché vuole che il mutante sappia: Bonnie Hale porta dentro di sé una piaga, un’arma biogenetica invisibile. Nelle prime 72 ore non viene rilevata, ma poi l’epidemia è istantanea ed è stata concepita per scopi militari. Bonnie Hale è stata infettata per sbaglio: uno degli uomini di Leonid ha commesso uno stupido errore e ha infettato un civile. Lui è stato ucciso ed ora tocca a lei. Non esiste antidoto per questa piaga, nessuna vaccinazione: a meno che Bonnie Hale non muoia, sono rimaste sedici ore prima che questo continente venga spazzato via.
Sabretooth non crede alle parole di Leonid e lo bolla come un bugiardo. Poi gli spezza il collo e tira la sua testa, la tira così forte fino a staccargliela ed a gettarla via. E se ne va ribadendo che Leonid è un bugiardo.
CONTINUA...