Anni '50. Estate. La figlia di un dottore, mentre i suoi genitori giocano a golf, si appassiona alla danza, arrivando persino a partecipare ad alcune gare amatoriali. Il nome di questa ragazza è Eleanor Bergstein ed è la futura sceneggiatrice di uno dei più celebri film a sfondo musicale, il cui titolo richiama le competizioni a cui lei stessa partecipava.
Dopo essere divenuta una scrittrice di medio successo, Eleanor Bergstein tenta anche di sfondare come sceneggiatrice cinematografica e ci riesce quando una sua sceneggiatura diviene nel 1980 il film Amarti a New York, con Michael Douglas e Jill Clayburgh. I produttori della pellicola, tuttavia, decidono di tagliare senza appello una scena di una danza appassionata tra i due protagonisti.
Toccata da questa insolita esperienza, la scrittrice inizia a concepire una storia che, prendendo spunto dalle proprie esperienze giovanili, sia incentrata in maniera quasi esclusiva sulla danza. Nel 1984 la MGM - esortata dalla produttrice Linda Gottlieb - si dimostra interessata all'idea e viene concepita la trama generale, con la decisione di ambientare la pellicola nell'estate del 1963 sui Monti Catskill.
Eleanor Bergstein, col contributo di Linda Gottlieb, completa la sceneggiatura nel novembre 1985, ma anche se la MGM approva in prima battuta il progetto, una successiva serie di cambi al vertice - incluso chi aveva approvato la sceneggiatura, vittima di un licenziamento - fa precipitare l'intero progetto nel limbo.
Con i diritti in mano a Linda Gottlieb, lei e la sceneggiatrice iniziano a proporre il loro progetto a vari studi, ricevendo oltre quaranta rifiuti, fino a quando approdano alla Vestron Pictures, una sussidiaria di una società distributrice di videocassette. La Vestron approva il progetto, ma il budget che una piccola compagnia può investire è di appena 5 milioni di dollari.
Per la regia, la scelta di Eleanor Bergstein ricade su Emile Ardolino. Costui non ha mai diretto un lungometraggio, però la sceneggiatrice ha apprezzato molto un documentario da lui realizzato nel 1983, He Makes Me Feel Like Dancin'. Ardolino accetta senza obiezioni, ma sarà uno dei pochi eventi della produzione del film che non andrà incontro a problemi.
Per la scelta dei protagonisti principali, Ardolino insiste sul fatto che abbiano anche conoscenze di danza, di modo da evitare uso di controfigure e montaggi azzardati. Per l'interprete femminile, Frances "Baby" Houseman, la Vestron vorrebbe la tipica ragazza bionda, ma Linda Gottlieb li convince a cambiare idea per evitare uno stereotipo. La scelta finale ricade su Jennifer Grey, figlia dell'attore e ballerino Joel Grey, vincitore di un Oscar per la sua interpretazione in Cabaret.
Per il protagonista maschile, Johnny Castle, la prima scelta ricade su Billy Zane, il quale rispecchia i tratti iniziali del personaggio descritti nella sceneggiatura (di origini italiane, con un look dark). Tuttavia le prove di ballo con Jennifer Grey non convincono e dunque la scelta successiva è appannaggio di Patrick Swayze, che ha grande esperienza in fatto di danza. L'attore accetta la parte nonostante le obiezioni del suo agente, ma c'è un'altra persona che non è molto entusiasta della cosa: Jennifer Grey.
I due attori infatti, un paio di anni prima, hanno lavorato insieme sul set di Alba Rossa di John Milius e dire che non siano andati d'accordo sarebbe usare un eufemismo. Tuttavia, dopo i primi provini nel quale l'alchimia tra loro pare nascere, questi contrasti sembrano come scomparsi. Col casting di Swayze, il personaggio di Johnny Castle viene leggermente modificato, facendogli assumere origini irlandesi.
Le riprese iniziano in via ufficiale il 5 settembre 1986, suddivise tra Lake Lure in North Carolina e Mountain Lake in Virginia (i luoghi che più potevano ricordare i Monti Catskill). Essendo ormai la fine dell'estate, si notano già alcune foglie ingiallite, cosa che costringe la troupe spesso e volentieri a "dipingerle" di verde.
Le condizioni meteorologiche si rivelano essere la problematica principale, visto che si passa - anche durante la stessa giornata - da un forte caldo a piogge battenti. A causa di ciò, non è raro che alcuni attori abbiano crisi di svenimento o principi di disidratazione. A finire all'ospedale infine è Patrick Swayze, ma non per questo motivo. L'attore infatti durante una sequenza di ballo subisce una lieve distorsione a un ginocchio e deve sottoporsi a una infiltrazione.
A metà riprese, a complicare in maniera ulteriore il tutto, le tensioni sotterranee mai sopite tra Jennifer Grey e Patrick Swayze riemergono, rendendo difficile il proseguimento del progetto. A mediare la situazione ci pensano Emile Ardolino ed Eleanor Bergstein, i quali facendo rivedere ai due attori il loro primo provino insieme e l'alchimia che avevano costruito in quella occasione li esortano a proseguire su quella strada. A seguito di ciò, non si verificano altri particolari conflitti personali tra i due.
Le riprese si concludono il 27 ottobre 1986, ma le difficoltà che questa pellicola deve superare sono ben lontane dal concludersi. Il primo montaggio infatti non convince nessuno, soprattutto gli esecutivi della Vestron. Un tentativo di trovare uno sponsor fallisce miseramente quando viene chiesto di tagliare una sottotrama riguardante l'aborto di una delle co-protagoniste. Eleanor Bergstein, tuttavia rifiuta in maniera netta.
Certi di un flop, i responsabili della Vestron decidono di far uscire la pellicola nelle sale cinematografiche per un solo weekend, per poi concentrarsi sulla distribuzione in home video. Questi piani falliscono miseramente.
Distribuito in via ufficiale nei cinema americani a partire dal 21 agosto 1987, Dirty Dancing, a fronte di un budget finale di sei milioni di dollari, arriva infine a guadagnarne a livello mondiale quasi 215, senza contare inoltre le successive vendite in home video, le quali raggiungono livelli da record.
Il successo della pellicola porta Eleanor Bergstein negli anni successivi ad adattarla sotto forma di musical e lancia in via definitiva la carriera di Patrick Swayze, il quale interpreterà prima della sua prematura scomparsa altri celebri film... ma questa è un'altra storia.
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