SALVARE UN CAVALIERE SPAZIALE (TO SAVE A SPACEKNIGHT)
Bill Mantlo (storia)-Sal Buscema (matite)-Ian Akin/Brian Garvey (chine)-Ben Sean (colori)-Ralph Macchio/Jim Shooter (supervisione)-Bill Sienkiewicz (cover)
200 anni fa: Il comandante di un incrociatore da battaglia appartenente alla flotta degli Spettri Neri esorta le streghe ai suoi ordini a potenziare i loro incantesimi infernali: anche se si stanno sforzando oltre i loro limiti, non si può permettere che altre navi vengano perdute dopo la debacle su Galador, dove hanno perso due terzi della loro forza d'attacco. All'improvviso un alieno rileva una presenza sul monitor: qualcuno li sta inseguendo. Il comandante allora ordina a una strega di accertare l'identità del loro persecutore: costei esegue e dalle sue dita fuoriescono energie sovrannaturali che vanno a formare la figura di Rom, Cavaliere Spaziale.
Subito la fuga viene dimenticata e il terrore nei confronti del valoroso eroe mobilita gli Spettri Neri più di qualsiasi ordine del loro comandante: ma con tutta la loro attenzione volta a difendersi, le loro risorse magiche vengono deviate dagli incantesimi intergalattici e questo permette a Rom di raggiungere i suoi nemici e di colpire senza pietà, distruggendo alcune astronavi. Spettri Neri emergono dalle macerie dei mezzi spaziali e il Cavaliere Spaziale li esilia nel Limbo prima che la morte possa reclamarli nel vuoto dello spazio.
Rapidamente Rom si avvicina all'incrociatore di comando e allora le streghe richiamano i loro poteri sovrannaturali: essendo la nave nelle vicinanze della Nebulosa Oscura, dove si annida il pianeta natale degli Spettri Neri, tali poteri assumono forza maggiore e danno vita alle Deathwings, predatori di anime annidati nel cuore del sole nero di Wraithworld. Il loro tocco è più glaciale del freddo dello spazio ed avvolgono Rom nelle loro ali nere: l'eroe cerca di protendersi verso la distante luminosità del sole dorato di Galador, cercando forza nel suo calore mentre ombre glaciali come la morte ricoprono la sua figura. Gli Spettri Neri gioiscono, ma la loro esultanza è prematura dal momento che un istante dopo il raggio cremisi del Neutralizzatore penetra l'essenza oscura delle Deathwings, distruggendole e liberando Rom, che riprende il suo inseguimento.
Il comandante dell'incrociatore da battaglia pensa di attirare il Cavaliere Spaziale nel cuore della Nebulosa Oscura, sul loro pianeta, dove ci sono forze che Rom non sarà in grado di contrastare. La flotta d'assalto dunque si disperde in più direzioni e, osservando la disperata manovra, Rom si trova costretto ad affrontare la scelta più critica della sua breve carriera come Cavaliere Spaziale: deve inseguire l'intera flotta nelle sue varie direzioni o concentrare i suoi sforzi sull'incrociatore da battaglia, che sta per tuffarsi nel sole negativo di Wraithworld? Contemporaneamente, una strega contatta il pianeta, allertando la sua gente a preparare ogni tipo di difesa per distruggere il Cavaliere Spaziale: per quanto egli sia forte, valoroso e guidato dall'odio non potrà trionfare su un intero popolo. Rom compie infine la sua scelta e segue l'incrociatore di comando, permettendo così che altri mondi possano subire l'infiltrazione da parte degli Spettri Neri: la sua missione secolare è così segnata.
Girando intorno ai confini del pianeta, Rom ha un primo sguardo dell'orrore che lo attende: nuvole chimiche di cenere nera e cremisi che percorrono la superficie e vengono perforate dalle cime appuntite delle montagne, mentre dei vulcani disperdono veleno nell'atmosfera. Il pensiero che un simile pianeta possa ospitare forme di vita sembra quasi troppo orribile da considerare. La nave cerca rifugio tra le nebbie chimiche, ma Rom li segue, anche se non può fare a meno di rimanere nauseato di fronte alle piogge acide che intaccano la sua armatura. Nonostante questo, il cyborg oltrepassa la velenosa atmosfera e ha una prima visione del territorio di Wraithworld, spettrale e tremendo come era inevitabile immaginarsi. La nave prova a raggiungere la fortezza del pianeta, dove sarà al sicuro, ma grazie al Neutralizzatore Rom colpisce il suo scafo: il mezzo perde così il controllo e va a sbattere contro la montagna sulla cui cima si erge la fortezza, esplodendo. Gli altri Spettri Neri però hanno già approntato le loro difese ed usano contro Rom tutti i loro armamentari, scientifici e mistici. Il più grande dei Cavalieri Spaziali tuttavia evita ogni tipo di attacco e col Neutralizzatore esilia nel Limbo le mostruosità partorite dalla magia degli Spettri Neri, orrori che la mente del galadoriano fatica a concepire. L'arma di Rom emette un continuo raggio cremisi e spazza via migliaia degli alieni mutaforma, praticamente decimando il pianeta. L'eroe però non è soddisfatto e continua ad andare avanti, non avrà pace fino a quando la vile razza degli Spettri Neri non sarà stata cancellata dall'esistenza. Da un terrazzo però tre streghe fanno ricorso a tutte le loro arti magiche, che avvolgono il Cavaliere Spaziale in contorti tentacoli di energia sovrannaturale. In quel momento Rom nota qualcosa di terribile davanti a lui e lo colpisce col Neutralizzatore, più volte, all'infinito.
Galador: Il Primo Direttore è turbato e si rivolge al suo squadrone di Cavalieri Spaziali. L'invasione contro il loro pianeta è stata sventata, grazie soprattutto all'apporto di Rom, il quale ora è scomparso nella Nebulosa Oscura. La missione dello squadrone consiste nel salvare il più nobile dei Cavalieri Spaziali. Così Seeker, Pulsar, Invisibile, Trapper, Scanner e Breaker partono alla volta dello spazio esterno. Ben presto giungono presso l'ultima posizione nota di Rom, dove osservano le macerie delle navi spaziali degli Spettri Neri. Scanner analizza la zona circostante e scopre che le tracce di distruzione portano direttamente verso Wraithworld. Seeker allora fa comparire delle ali sulla sua armatura e va in cerca del Cavaliere Spaziale, seguita a ruota dai suoi compagni. In formazione stretta, il formidabile sestetto entra nell'atmosfera del pianeta, rimanendone disgustati come era accaduto in precedenza a Rom. Scanner esorta Seeker a guardarsi da un imminente pericolo, ma lui non vi presta ascolto e ha modo di pentirsene quando le corrosive nebbie chimiche del pianeta lo avvolgono, intaccando la sua armatura e soffocando le sue cellule umane. Non potendo il guerriero muoversi, in suo soccorso arriva Pulsar che, emettendo campi di forza sferici, controbatte i letali effetti del vortice corrosivo e libera il suo alleato.
In quel momento Breaker, stanco della passività dei suoi compagni di squadra, abbandona la formazione e si reca ad ispezionare da solo il pianeta. Gli altri Cavalieri lo seguono, con i campi di forza di Pulsar che li proteggono dalle piogge acide di Wraithworld. Atterrato finalmente al suolo, il sestetto scopre che il pianeta è deserto o almeno così appare. Infatti subito dopo il terreno è come se prendesse vita ed ingabbia Breaker con rocce appuntite; contemporaneamente una spirale di cenere nera avvolge Trapper, mentre degli insetti rossi intaccano l'armatura di Invisibile emettendo acido dai loro pungiglioni. I tre invocano l'aiuto dei loro compagni, che però devono fronteggiare altri pericoli: Pulsar è attaccato da due esseri simili ai lupi, antesignani dei Segugi della Nebulosa Oscura; pterodattili neri sciamano attorno a Seeker, percuotendolo con le loro ali nere affilate come rasoi; e infine la superficie solida del pianeta si trasforma all'improvviso in sabbie mobili iniziando ad inghiottire Scanner.
Lo Squadrone, tuttavia, non si arrende così facilmente: Breaker, emettendo microonde radioattive, riscalda la materia fino a raggiungere una temperatura capace di fondere la roccia che lo imprigionava; Pulsar emette campi di forza vibranti ed abbatte i due lupi; Invisibile fa fede al suo nome e scompare alla vista, proiettando immagini olografiche nell'ambiente attorno a sé. Riesce così a sfuggire all'orda di insetti e corre in aiuto di Trapper. Con le sue mani prova a distruggere la prigione di cenere nera solidificata che si è chiusa attorno alla sua compagna, ma invano. Ci pensa allora Pulsar a liberare Trapper, grazie a un potente raggio energetico. In quel momento lo sciame di insetti ritorna all'attacco di Invisibile, ma Trapper lo blocca grazie a una rete di contenimento che rilascia una letale scarica elettrica. E con questa stessa rete cattura ed uccide gli pterodattili che perseguitano Seeker, che va subito al salvataggio di Scanner, la quale è affondata totalmente nelle sabbie mobili. Con sprezzo del pericolo, Seeker si tuffa nelle sabbie e, dopo alcuni angoscianti momenti di silenzio, riemerge portando con sé quella che è sua sorella.
Dopo essersi ripresa, Scanner avverte la presenza di una forma di vita all'interno di una fortezza dalle spire appuntite, la cui impronta energetica è riconducibile a quella di Rom. Lo Squadrone si alza in volo per raggiungere il sinistro edificio, avvistando ben presto il bagliore cremisi del Neutralizzatore del loro compagno, ma poco prima di giungere a destinazione un altro pericolo si para sulla loro strada: tre immense creature elementali, composte dagli elementi naturali. Invisibile sfrutta i suoi poteri camaleontici e sfugge al loro attacco. La creatura di roccia afferra Seeker con una sua mano, ma questa viene colpita da un raggio energetico di Breaker, che permette al suo compagno di liberarsi. Breaker continua a colpire l'essere, aiutato anche da Pulsar, fino a quando esso esplode in mille pezzi. Breaker lancia poi delle microonde contro la creatura d'acqua, riscaldandola dall'interno. Contemporaneamente Trapper avvolge con la sua rete la creatura di fuoco e la stessa cosa fa con l'elementale dell'acqua: poi l'eroina fa impattare una contro l'altra le due creature, trasformandole in una massa di inerme lava fusa.
Finalmente lo Squadrone penetra nella fortezza, avvistando in pochi secondi il raggio cremisi del Neutralizzatore: ma quando entra nella stanza dove si trova Rom, scopre che il cyborg sta sparando al vuoto, contro un nemico che solo lui pare in grado di vedere. In quel momento riappare Invisibile, il quale afferma che per Rom questa stanza è piena di Spettri Neri: deve essere preda di qualche incantesimo. Improvvisamente il Cavaliere Spaziale si volta e, vedendo i suoi alleati, li scambia invece per i suoi più grandi nemici: spara così contro di loro un raggio del Neutralizzatore, che viene contenuto a fatica da un campo di forza di Pulsar. Lo sforzo per lui si rivela eccessivo e sviene. Rom si prepara a sparare ancora, ma stavolta il suo tiro viene deviato da Trapper, che grazie alla sua rete sposta il braccio del cyborg. Questo diversivo dà a Seeker il tempo di dispiegare le sue ali e con esse di intaccare l'armatura di Rom e provocare uno shock ai suoi circuiti: questo però non diminuisce la rabbia del Cavaliere Spaziale, che con un raggio del Neutralizzatore manca di poco Seeker. Così facendo lascia però il fianco scoperto e Breaker lo colpisce al petto, costringendo Rom ad inginocchiarsi. Breaker non rallenta i suoi attacchi e continua a infierire sul Cavaliere Spaziale, ma improvvisamente viene gettato da parte da Invisibile, il quale si para di fronte a Rom senza tentare di difendersi. Il cyborg gli punta contro il Neutralizzatore, ma Invisibile lo esorta a liberarsi dagli incantesimi degli Spettri Neri e vedere il mondo per ciò che davvero è. Rom rimane immobile per alcuni secondi, poi abbassa la sua arma e tende una mano in segno di ringraziamento verso Invisibile, lodandolo per il suo impareggiabile coraggio. L'eroe è tornato in sé.
Poco dopo Rom si rivolge allo Squadrone: gli Spettri Neri hanno abbandonato il loro pianeta e hanno subito una sconfitta così umiliante che per molto tempo non minacceranno più Galador. Però questo non pone fine alla loro minaccia, che potrebbe estendersi su altri mondi: è loro dovere dunque difendere questi mondi, liberarli dagli alieni mutaforma, di modo che possano realizzare il loro destino. I difensori di Galador devono portare avanti la guerra contro gli Spettri Neri e rinunciare ancora per qualche tempo alla loro umanità. Perché sono eroi, perché sono Cavalieri Spaziali.
FINE
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