Un Polpo Alla Gola è la seconda opera pubblicata da Michele "Zerocalcare" Rech e rappresenta una evoluzione ulteriore rispetto al titolo con cui ha esordito, La Profezia Dell'Armadillo. Quest'ultimo infatti, pur avendo un tema comune lungo tutta la narrazione, era composto da vari, piccoli capitoli di poche pagine non necessariamente legati l'uno all'altro. Un Polpo Alla Gola invece è una unica storia, suddivisa in tre capitoli rappresentati da tre diversi stadi della vita di Zerocalcare - infanzia, adolescenza, giovinezza come direbbe il buon Leone.
Il polpo del titolo è l'incarnazione del rimorso, così come l'armadillo era una proiezione dell'io interiore di Zerocalcare, e si avvinghia attorno al nostro protagonista quando in un maldestro gesto di autodifesa mette nei guai una sua compagna di scuola. Zerocalcare avrà quel polpo sulle spalle per molti anni, fino a quando deciderà di venire a patti con quanto fatto. Scopriremo però che il polpo del rimorso, un rimorso molto più grande, si è avvinghiato attorno a qualcun altro.
I due temi principali della Profezia ritornano anche qui, ma rivestiti di una nuova sensibilità: il confronto tra il passato e il presente e la realtà del quartiere romano di Rebibbia. Riguardo al primo argomento, Zerocalcare mette ancora più in evidenza qualcosa che tutti noi abbiamo pensato almeno una volta, di come il tempo di quando eravamo bambini ci apparisse più semplice, quasi un altro mondo, dove i giochi resistevano per anni e li ricordavi sempre, dove nessun problema era davvero insormontabile, dove l'amicizia vera era un valore e non qualcosa da barattare in cambio di beni materiali. Un discorso che non viene portato avanti con una scontata o vuota retorica, ma tramite scene di vita reale e realistiche (ambientate nei vari periodi indicati) le quali vogliono provare in ultima analisi quanto dice a un certo punto uno dei personaggi del libro:"Nessuno sfugge alla propria infanzia". Quello che siamo ora, lo siamo anche per via di quello che abbiamo sperimentato da piccoli. Sarà davvero così? Zerocalcare esprime questa opinione e lascia a noi il compito di condividerla o meno.
E poi Rebibbia, quartiere romano che non ha mai goduto di una fama cristallina dovuta in primo luogo alla presenza di un celebre carcere, cosa che il circuito mediatico non manca mai di sottolineare instillando in chi vive al di fuori di Roma il collegamento abitanti di Rebibbia = criminali. Zerocalcare ci mostra invece l'altra Rebibbia, quella delle persone comuni, che vivono in grandi condomini tra liti e riappacificazioni quotidiane, che crescono nel quartiere e sono orgogliosi di mandare i loro figli nelle scuole del quartiere stesso. Persone che sbagliano, anche, la cui vita a un certo punto prende una piega imprevista o spiacevole, ma che non rinnegano le loro origini. Insomma, si può dire a mio avviso (ancor più che per La Profezia) che Rebibbia sia il vero protagonista di Un Polpo Alla Gola.
Per alcuni, questo titolo rappresenta l'opera più matura dello sceneggiatore e disegnatore romano e non è stato più eguagliato. Non so dirvi se sia così o meno. Posso dire di certo che è una ottima lettura.
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