sabato 25 maggio 2013

Libri a caso: Il Codice Da Vinci


Ok, direi che questo libro di Dan Brown è abbastanza famoso, vuoi per i dibattiti (noiosi) che ha generato, vuoi perchè Roberto Giacobbo ci ha guadagnato per anni il suo stipendio a noi rubato, vuoi per il film diretto da Ron Howard con Tom 'pezzo di ghiaccio' Hanks. Essendo io sempre sul pezzo, l'ho detto più di dieci anni dopo la sua pubblicazione, avvenuta nel 2003.
Per quei due o tre che non la conoscessero, ecco la trama. L'esperto di simbologia Robert Langdon, dopo aver rischiato di farsi ammazzare in Vaticano (luogo notoriamente conosciuto per i suoi crimini), si fa una bella vacanzetta a Parigi. E tra una conferenza e l'altra trova pure il tempo di farsi incastrare per un omicidio che non ha commesso, ai danni del curatore del Louvre. Ne nasce dunque una indagine serrata ('somma) che dura una intera giornata e che coinvolge la Gioconda, Leonardo Da Vinci, Gesù Cristo, Maria Maddalena, Costantino, i Templari, la massoneria, Isaac Newton, il Graal, il Vaticano (ancora!), l'Opus Dei e quel topolino che per due soldì alla fiera dell'Est mio padre comprò. "I'll never be Maria Maddalena" cantava l'idolo pop Sandra negli anni '80... ah, se solo avesse saputo!
Tralascio ogni giudizio sull'attendibilità storica di quanto viene narrato (Brown dice che è tutto documentabile, altri lo spernacchiano, voi scegliete chi vi pare) e passo ad altro. Sicuramente non dirò nulla di originale, ma mi piacerebbe proprio sapere cosa abbia questo romanzo da scatenare le polemiche che saranno arrivate anche alle vostre orecchie. La trama è di per sè già stata letta altrove mille volte, ci sono doppi sensi a sfondo sessuale da far accaponare la pelle, alcuni personaggi sono ridicoli per come sono tratteggiati (il più sano di mente è Silas, il monaco pazzo)... sì, c'è la teoria complottista condita con attacchi alle posizioni conservatrici e sessiste della chiesa cristiana, ma anche qui nulla di nuovo sotto il sole. A volte il passaparola crea anche questi danni... e i media ci marciano alla grande.
Un romanzo che lascia il tempo che trova e che lascia me subito a corto di battute... e allora cosa continuo a parlarne? Al prossimo libro a caso!

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