Mini di 5 numeri pubblicata dal giugno al settembre 2005
Frank Tieri (storia)-Mark Texeira (disegni)-Jimmy Palmiotti (chine)-Raul Trevino (colori)-Axel Alonso (editor)
CAPITOLO 3
Euristeo e Achelous introducono il nuovo show. L’ex re di Micene si presenta come il nipote del leggendario eroe greco Perseo ed ideatore delle mitologiche Dodici Fatiche di Ercole. Il dio del fiume non sa bene cosa dire e ricorda dunque le sue capacità di mutaforma. Euristeo gli lancia un’occhiataccia, poi dice che è un suo privilegio poter presentare queste nuove Dodici Fatiche: ancora una volta Ercole andrà in giro per il mondo, affrontando imprese da lui selezionate e che solo un vero eroe potrebbe portare a compimento. Potrà il figlio di Zeus, nonostante le sue recenti traversie, redimersi e ritornare ad essere quel tipo di eroe? Questo sarà il pubblico a deciderlo.
Terra Selvaggia: Ercole sta correndo a gran velocità, nonostante Allsworth e i due operatori lo stiano inseguendo con una jeep e lo esortino a fermarsi: sta commettendo un grave errore. Il Principe della Forza non presta ascolto alle loro parole, ha una gloria da riconquistare. Così si lancia in avanti ed afferra un dinosauro, lotta con lui per alcuni secondi aggrappato alla sua testa, infine lo stende con un possente pugno. Poi indica soddisfatto l’animale abbattuto ai suoi compari: la prima fatica è stata completata, ecco una bella tigre dai denti a sciabola. Un cameraman gli dice che è per questo che prima stavano cercando di fermarlo: quella non è una tigre dai denti a sciabola. Queste nuove fatiche si ispirano a quelle dell’antichità e la prima di esse riguardava il Leone di Nemea, un felino. Da qui la richiesta della cattura di una tigre dai denti a sciabola e quel dinosauro di certo non è un felino. Ercole sbuffa, poi si inoltra nella boscaglia promettendo di tornare al più presto.
L’altro operatore si dispera: questa è solo la prima fatica, come si farà a superare le altre undici? Allsworth risponde che molto semplicemente non verranno superate: il loro compito è solo quello di osservare e riferire. Ercole deve completare queste imprese senza l’aiuto di nessuno. E se non dovesse farcela… sarebbe un gran peccato, ma in un’ultima analisi lascerebbe solo spazio ad uno show migliore. I due cameramen invitano il presentatore a non essere così cinico: Ercole si sta davvero impegnando ed ha promesso che, fino a che questa cosa non sarà terminata, non si farà coinvolgere in vicende scandalose o risse. Ha persino indossato quel nuovo costume scelto per attirare investitori pubblicitari senza battere ciglio. Allsworth non appare convinto, ma subito dopo il figlio di Zeus ritorna, seppur malconcio e livido, portando con sé una tigre dai denti a sciabola domata e legata. Ma immediatamente giungono sulla scena Ka-Zar e Shanna: per caso è passato di qui un idiota muscoloso con Zabu, la loro tigre dai denti a sciabola? Per uscire dall’impasse, uno dei cameraman offre a Shanna trenta dollari se gli fa vedere il davanzale.
Dopo alcuni problemi “tecnici”, ricompare in video Euristeo. Nella mitologia greco-romana, una delle fatiche più ardue di Ercole fu uccidere l’Idra dalle molte teste, poiché per ogni testa del mostro che veniva tagliata altre due ne spuntavano. Ora, nel ventunesimo secolo delle Meraviglie, l’HYDRA c’è ancora, anche se è un pochino diversa da quella del passato. Questa HYDRA è una organizzazione dedita al dominio del mondo e che ha fatto suo il motto “per una testa che viene tagliata, altre due ne spuntano”, e che come il mostro dell’antichità ha in serbo per il nostro eroe alcune sorprese.
Seconda Fatica: Ercole stende svariati soldati dell’HYDRA senza alcuna difficoltà: questa fatica è indegna di lui. Nota infine una porta, sopra la quale c’è scritto PERICOLO NON ENTRARE. Davanti ad essa c’è un altro agente dell’organizzazione. Costui afferma che dietro questa porta c’è il più grande successo di HYDRA, una creatura di tale malvagità e terrore che solo guardandola si rischia la morte. Tutta l’umanità tremerà di fronte al loro potere. Poi ride di gusto. Ercole lo afferra per il bavero e l’uomo lo esorta a togliergli le mani di dosso: nessuno tratta così il comandante di una base. Per tutta risposta l’eroe lo scaglia contro la porta, facendogliela sfondare: vuole tanto dare una occhiata a siffatta creatura. Lo fa e quando si trova di fronte un mostro dalle molte teste rimane sconvolto.
Nel frattempo un altro soldato HYDRA rimasto in piedi punta una pistola contro Gordon Allsworth ed i due operatori. L’uomo riconosce il presentatore e si complimenta con lui: è un suo grande fan, lo ha adorato davvero in quel reality show, Screech Marks, dove terrorizzava tutti quei concorrenti. Ha una grande idea per un nuovo reality: I Molti Stagisti Di HYDRA. Si tratterebbe di girare il mondo alla ricerca di nuove persone interessate ad entrare nell’organizzazione facendole fare loro tutti quegli stupidi, insignificanti lavori: rapire dignitari, assassinare capi di stato, organizzare l’annuale incontro HYDRA/AIM, roba del genere. E ogni settimana un concorrente verrà eliminato… letteralmente. Non è un progetto magnifico? Prima che Allsworth possa rispondere, si ode un forte rumore, poi Ercole esce dalla stanza con gli occhi spalancati: quella mostruosità è esplosa, anche se lui non l’ha nemmeno toccata. Poi sviene. Il soldato HYDRA si arrabbia: quei dannati cyborg, succede sempre così. Buoni sulla carta, ma alla fine esplodono sempre. Poi consegna il suo biglietto da visita a Gordon: adesso deve proprio andare, ma se è interessato a quello show di cui gli ha parlato può chiamarlo quando vuole.
Terza Fatica: Nella mitologia antica, Ercole dovette percorrere una grande distanza per catturare il Cinghiale di Erimanto. In questa versione moderna la bestia in questione è Lockjaw, il cane da guardia degli Inumani, ed il monte Erimanto è stato sostituito dalla Zona Blu della Luna. Passa un po’ di tempo, fino a quando Allsworth nota il Principe della Forza in fuga da Freccia Nera e Karnak degli Inumani rientrare precipitosamente nella astronave con cui sono atterrati sulla Luna. Attaccato al braccio di Ercole c’è Lockjaw. Gordon chiede dove sia James, il cameraman: gli risponde dall’interno del cane. Vorrebbe uscire al più presto fuori da qui, c’è una puzza tremenda. James viene salvato e la fatica è conclusa.
Quarta Fatica: Nell’antichità, Ercole dovette cacciare la Cerva di Cerinea mettendo così alla prova le sue abilità di predatore. Il trofeo moderno è ancora più arduo: Dragon Man. La creazione di Diablo lancia le sue fiamme, ma il figlio di Zeus le evita, allora la creatura tenta di fuggire: Ercole allora attacca una catena ad una delle sue zampe. Dragon Man si libra in volo, con il figlio di Zeus che non molla la presa, fino a quando per la stanchezza è costretto a fermarsi e dormire. Fatica completata.
Quinta Fatica: Per anni il Lago Stinfalo in Arcadia fu flagellato dalla presenza di uccelli mangiauomini, fino a quando non arrivò sul posto Ercole. Ai giorni d’oggi Attuma e le sue orde barbariche divorauomini hanno tormentato per anni un’altra località esotica, la città perduta di Atlantide. Il Principe della Forza però riesce a scacciare via il tiranno ed il suo esercito, spingendoli sin sulla costa della Florida, dove vengono catturati. Fatica completata.
Sesta Fatica: Una delle imprese più umilianti per il figlio di Zeus fu quando fu costretto a ripulire le migliaia di stalle appartenenti a re Augia. Oggi lo stomaco e l’olfatto del Principe della Forza saranno nuovamente messi alla prova contro un edificio pervaso dalla polvere mortale del Teschio Rosso. L’eroe esce dalla stanza un po’ claudicante ed un operatore gli chiede come è andata. Un po’ brillo dopo aver annusato la polvere, Ercole dà una vigorosa pacca a Gordon Allsworth, che va a schiantarsi contro una parete. Fatica completata.
Quando il presentatore si riprende, fa il punto della situazione: Ercole è al giro di boa, ma riuscirà davvero a completare tutte e dodici le fatiche e riacquisire la gloria perduta? A suo modesto parere, no. Quando un operatore gli chiede come faccia ad esserne così sicuro, Gordon gli mostra la busta contenente le altre sei fatiche. Nel frattempo il cameraman James nota Ercole in disparte, seduto su un marciapiede con atteggiamento pensieroso: evidentemente il suo fare immaturo nel corso delle precedenti prove deve avergli dato da riflettere. James gli si siede accanto e gli dice che anche lui se ne stava seduto così a pensare quando giocava a football. Era un giocatore abbastanza bravo, ma un giorno la sua fortuna si esaurì e si ruppe un ginocchio. Ecco perché oggi è dietro e non davanti alla telecamera. Però il suo vecchio gli diceva sempre che è sempre meglio essere fortunati che essere bravi. Nel corso degli anni James ha imparato che aveva ragione solo in parte, che bisogna essere entrambe le cose. Dunque dice ad Ercole che, ora che è fortunato, deve solo diventare bravo. Il Principe della Forza sorride, lo ringrazia delle sue parole e si allontana.
Settima Fatica: Euristeo ricompare in video. Nella mitologia classica, Ercole dovette sconfiggere una grande bestia, il Toro di Creta, una progenie degli dei. Oggi le cose sono cambiate, oggi è la scienza il nuovo dio e questo porta ad Abominio: un vero mostro che non solo può sollevare 100 tonnellate, ma è anche uno dei pochi esseri in grado di sconfiggere l’Incredibile Hulk. Ercole affronterà questo leviatano in un match senza esclusione di colpi nell’arena più famosa al mondo.
Madison Square Garden: Mentre i bagarini vendono gli ultimi biglietti, Gordon Allsworth intervista Abominio chiedendogli le sue sensazioni sul match. Emil Blonsky afferma che pesterà Ercole talmente tanto da fargli implorare pietà e gli strapperà la testa per usarla come orinatoio, dopotutto lui è Abominio, ha sconfitto Hulk e nessun sosia di Russell Crowe ha qualche speranza contro di lui. In quel momento Ercole richiama l’attenzione di Blonsky picchiettando un dito su una sua spalla, poi con un lampione gli sferra un colpo così devastante da fargli sfondare le mura di quattro case. Dopo l’impatto con la parete della quinta casa, Blonsky crolla al tappeto e la struttura precipita su di lui decretando Ercole come vincitore.
Euristeo e Achelous osservano le riprese del combattimento: le cose non stanno andando nel migliore dei modi, la loro signora non sarà soddisfatta. In quel momento la suddetta, Era, compare dal nulla nel centro della sala e conferma i loro sospetti: dopo tutti questi secoli Euristeo è rimasto il solito incompetente, quindi come dicono i mortali se vuoi che una cosa sia fatta bene devi farla da solo. Dunque la dea porge all’ex re di Micene una busta contenente le ultime quattro fatiche, decisamente tra le più difficili che ci possano essere. Euristeo le legge ed annuisce.
CAPITOLO 4
Gruppo Olympus: Zeus si rivolge al consiglio di amministrazione dell’azienda: un mortale diventa fondamentale e ci si aspetta che provi entusiasmo. Cosa dà a lui entusiasmo? Cosa cattura la sua ammirazione in questo mondo? Cosa gli dà gioia? Le donne mortali, sì, ma anche qualcos’altro: è un gioco meraviglioso che ha appena scoperto, si chiama baseball. Un mortale si piazza sopra qualcosa definito “il piatto”, per conseguire un successo individuale: certo, in quel momento è da solo, ma allo stesso tempo fa parte di una squadra. Una grande squadra. Quindi uno può essere irradiato dal sole di Elio, può avere orde di fan, ma non va da nessuna parte se non ha alle spalle un team che lo porti alla vittoria. In quel momento Zeus afferra una mazza e, notando uno degli amministratori che si sta intrattenendo al telefono senza prestargli attenzione, si prepara a calargliela sulla testa, ma Era lo anticipa distruggendo la mazza con un raggio di energia ed invitando il suo consorte a piantarla di fare tanto il melodrammatico.
Finalmente lui ha capito che è stata lei l’ideatrice delle nuove fatiche di Ercole e la responsabile della resurrezione di Euristeo, gli ci sono voluti solo qualche migliaio di anni, è stato davvero molto bravo. Zeus si siede, portandosi le mani alla testa in segno di disperazione: perché lei continua a comportarsi così? Perché si ostina a perseguitare suo figlio? Era fa finta di rimanere stupita: pensava che loro due avessero una grande intesa, dopotutto lui continua a tradirla con queste donne mortali e lei persiste nell’eliminare la sua progenie bastarda. Nessuno vince, nessuno perde. Ed è una situazione che può anche essere messa nero su bianco, grazie ai mortali ed alle loro meravigliose invenzioni come gli avvocati. Zeus è incredulo: ancora Era lo accusa falsamente di infedeltà? Ha avuto solo qualche flirt insignificante alcuni secoli fa. Le parole del dio vengono messe subito in discussione quando una segretaria prosperosa gli porta una tazza di latte e lui si sofferma ad ammirarne le grazie.
Era si alza in piedi: sanno tutti bene il vero motivo per cui sono qui. La scomparsa improvvisa degli dei nordici non va presa alla leggera (V. Ragnarok). Per molti secoli si sono posti al di sopra dell’umanità, perdendo così l’importante collegamento tra gli dei ed i mortali ed ora non ci sono più. Gli dei greci devono impedire che la stessa cosa accada loro, ma a detta di Zeus per via dell’odio che Era nutre per Ercole l’attuazione di questo piano potrebbe essere in pericolo. La dea respinge le accuse: l’unico che è in pericolo è Ercole o perlomeno ciò che ne è rimasto. Cos’altro potrebbe accadergli di peggio? Che continui a mettersi in ridicolo? Oppure potrebbe dimostrare alla dea che si sbaglia e tornare ad essere l’eroe di un tempo. Era non vuole affatto intralciare ciò che gli dei greci stanno facendo qui: vogliono vivere in mezzo ai mortali ed abbracciare le loro usanze, ed allora così sia. Quindi Era propone una votazione, proprio come farebbero i mortali: chi pensa che Ercole debba portare avanti le sue nuove fatiche senza alcuna interferenza da parte di suo padre può alzare la mano. Tutti i presenti alzano la mano, ad eccezione di Zeus. Costui prende atto della decisione: che il destino possa arridere a suo figlio.
Ottava Fatica: Euristeo ricompare in video, da questo momento in avanti le sfide si faranno più ardue per Ercole. Nell’antichità, dovette sconfiggere Diomede e rubare le sue giumente mangia uomini. Diomede era un re ed un feroce guerriero, così come oggi lo è l’Uomo Talpa: sovrano di un immenso regno sotterraneo con un esercito di moloidi e mostri al suo servizio, che più volte hanno dato filo da torcere ai Fantastici Quattro.
Maui, Hawaii: Ercole entra in un emporio, dicendo di voler comprare una catena, della lunghezza di circa 900 metri. Di fronte all’incredulità del commesso, il Principe della Forza gli mostra la carta di credito di Gordon Allsworth, che coprirà tutti i costi. Contemporaneamente l’Uomo Talpa se la prende con Phil, uno dei moloidi: crede davvero che si sia scomodato a venire qui tramite un tunnel sottomarino per nulla? Ormai è stanco di vivere sottoterra, stanco di vivere come un reietto dove i Moloidi non sono esattamente la compagnia più indicata, soprattutto per una cena romantica. Vuole nuovamente sentire il sole sulla sua faccia, rivedere l’oceano e ultimo ma non ultimo trovarsi una donna. Per tutti questi obiettivi le Hawaii sono il posto migliore e l’Uomo Talpa non avrà pace fino a quando una ragazza con lo Hula non gli avrà detto di sì. Il tunnel verso la superficie sta per essere completato quando improvvisamente Ercole fa precipitare una frana di rocce che mette fuori gioco alcuni Moloidi ed irrompe sulla scena. L’Uomo Talpa gli manda subito contro una delle creature mostruose al suo servizio, ma l’eroe la afferra al collo grazie alla catena appena comprata e la porta in superficie sbattendola a terra. Subito dopo però altre tre creature emergono dal tunnel, ma Ercole utilizza il mostro incatenato come una sorta di ariete, grazie al quale scaglia lontano due delle creature, poi con un possente pugno ricaccia nel sottosuolo la terza.
L’Uomo Talpa è irato contro Ercole per avergli rubato la sua nuova vita ed ordina ai Moloidi di portargli la sua testa, ma l’eroe utilizzando la creatura incatenata a mo’ di palla da bowling fa strike degli originali lacchè del criminale, che se la dà a gambe per non essere centrato. Fatica completata.
Nona Fatica: Una delle preferite di Euristeo. Nell’antichità non vi erano guerriere più fiere delle Amazzoni, guidate dalla loro regina Ippolita. Ercole le sottrasse la sua Cintura Dorata. In quest’era moderna non vi sono guerrieri più fieri dei Vendicatori, tra le cui fila un tempo militava anche il Principe della Forza, guidati dalla leggenda vivente Capitan America. Il bene più prezioso di Cap è il suo scudo e, per il completamento di questa fatica, Ercole dovrà acquisire questo oggetto. E se mai Capitan America o uno degli altri Vendicatori venisse a sapere delle vere ragioni dell’agire di Ercole, l’impresa verrebbe ritenuta non valida.
Torre dei Vendicatori: Il figlio di Zeus, Gordon Allsworth ed i due operatori si avvicinano all’imponente struttura, rimanendo ammirati da essa. Ercole bussa alla porta e Capitan America viene ad aprirgli: il Principe della Forza afferma che questa è una faccenda strettamente privata e deve rimanere lontana dalle telecamere. Di fronte alle proteste di Allsworth, Ercole gli frantuma il microfono, zittendolo.
Una volta lasciati soli, Ercole si scusa con Cap per il suo comportamento poco dignitoso durante i funerali dei loro compagni caduti. L’eroe a stelle e strisce ribatte che ha guardato ultimamente lo show con protagonista il figlio di Zeus e deve ammettere che gli è piaciuto. Non trova affatto imbarazzante il desiderio di un uomo di ritrovare sé stesso: la gente li vede come due opposti, ma in realtà hanno più in comune di quanto si possa pensare. Entrambi sono due vecchi soldati, ritrovatisi in un’epoca che non è la loro e nessuno può capire quanto a volte sia difficile adattarsi. Nonostante la scenata di Ercole al funerale, poi i Vendicatori hanno discusso alcuni giorni dopo e la verità è che nessuno sa cosa sia successo a Thor: forse il figlio di Zeus aveva ragione e loro hanno scelto di ignorarlo. E non devono andare così le cose, Ercole ha servito con orgoglio nei Vendicatori e di sicuro lo farà ancora in futuro: è venuto qui per scusarsi, ma dopo quello che ha ottenuto con queste sue nuove fatiche sono i Vendicatori che gli devono delle scuse.
Capitan America tende la mano verso il Principe della Forza, il quale la tende a sua volta dicendo che gli dispiace. Poi sferra un pugno all’eroe a stelle e strisce, mettendolo ko e sottraendogli il suo scudo. Improvvisamente Wolverine irrompe sulla scena e sferra un’artigliata ad Ercole, che si difende grazie allo scudo. Il figlio di Zeus è incredulo: Wolverine è stato ammesso nei Nuovi Vendicatori e lui no? Subito dopo arrivano anche Iron Man, l’Uomo Ragno e la Donna Ragno. Tony Stark protende le sue mani ed esorta Ercole a mettere a terra lo scudo, non c’è alcuna speranza per lui di fuggire da qui. Il Principe della Forza sorride e carica contro gli eroi utilizzando lo scudo di Steve Rogers come ariete: Iron Man e gli altri così vengono sbalzati via ed Ercole può andarsene. Tony Stark propone di inseguirlo, ma Cap lo invita a lasciar perdere: ha la sensazione che Ercole abbia bisogno di quello scudo più di quanto serva a lui ora, perciò per il momento gli daranno corda. E dunque il figlio di Zeus e la troupe televisiva si allontanano indisturbati.
Decima Fatica: Nell’antichità ad Ercole venne richiesto di rubare i buoi di Gerione, un tiranno con tre facce; oggi invece affronterà un tiranno col volto di metallo, il Dr. Destino. Il Principe della Forza dovrà sottrargli uno dei suoi doombot. L’eroe riesce nell’impresa e fugge insieme al cameraman alla cattura da parte di altri doombot. Una volta al sicuro, il robot viene posizionato dietro una griglia energetica: quando però comincia a parlare con la classica prosopopea con cui è noto Victor Von Doom, qualcuno comincia a dubitare che sia un semplice robot. Fatica completata.
Undicesima Fatica: Nell’antichità Ercole dovette raccogliere i pomi d’oro dal Giardino delle Esperidi, per la disperazione del suo guardiano, il drago Ladon. Oggi il figlio di Zeus dovrà recuperare un oggetto altrettanto raro, uno degli elivelivoli appartenenti allo SHIELD. Nick Fury viene svegliato da un agente, il quale gli mostra un filmato in cui Ercole si sta portando via un elivelivolo: lo stanno colpendo con tutto quello che hanno nel loro arsenale, ma lui si limita a scrollare le spalle e sorridere. Fury sbuffa: lo sapeva che prima o poi sarebbe stato coinvolto in questa stupidaggine delle nuove fatiche. Poi torna a dormire: che venga svegliato solo se accade qualcosa di veramente importante. Fatica completata.
Gordon Allsworth ricompare in video: si è quasi giunti all’epilogo, ma stavolta Euristeo vuole rivelare personalmente ad Ercole le condizioni dell’ultima fatica. L’ex re di Micene afferma che non immaginava che il Principe della Forza sarebbe arrivato fino a questo punto, ma non riuscirà mai a superare l’ultima prova. Originariamente dovette scendere all’Inferno e catturare Cerbero, il cane a tre teste. Adesso tornerà nuovamente in Ade, ma dovrà riportare da lì un fiore, che si trova tra i capelli della sua defunta moglie Megara. E lei glielo darà solo come gesto di perdono, per il fatto che il figlio di Zeus abbia ucciso lei ed i suoi figli. I cameramen rimangono scioccati: davvero Ercole ha sterminato la sua stessa famiglia? Il Principe della Forza rimane in silenzio.
CAPITOLO 5
I due cameramen hanno cercato in ogni bar, strip club e salone massaggi della zona, ma nessuna traccia di Ercole, forse non ha più il coraggio di mostrare la sua faccia dopo quello che è successo. Ad un tratto i due passano davanti al bar in cui il figlio di Zeus aveva affrontato per la prima volta Achelous: improvvisamente un uomo sfonda la vetrina, lanciato con forza dall’interno. I due capiscono di aver trovato l’oggetto della loro ricerca. Entrano così nel locale, che è stato praticamente fatto a pezzi, con le ballerine e gli avventori messi ko, mentre Ercole giace riverso sul bancone in forte stato di ubriachezza. Il Principe della Forza invita i due cameramen ad andarsene subito: non vuole la loro pietà e non è degno della loro compagnia. La barista ringrazia ironicamente i due per il loro intervento ritardato, tanto ormai Ercole si è già scolato la sua riserva di champagne contenuta nelle sue cinque botti. I due cameramen si avvicinano al figlio di Zeus: deve provare a capire le cose anche dal loro punto di vista, sono rimasti scioccati da quella rivelazione. Certo, i miti greci hanno a volte la stessa veridicità delle notizie del New York Post, ma non avrebbero mai immaginato che lui aveva ucciso la sua famiglia.
Ercole conferma che è tutto vero: quella era stata una notte ordinaria per lui, con tante donne, tante risse, tanto divertimento lascivo ed anche tanto alcol. Neanche rammenta come sia riuscito a tornare a casa, ricorda solo di aver ripreso i sensi dopo un lungo blackout e di essersi ritrovato di fronte a quella tragica scena, con le sue mani insanguinate e sua moglie ed i suoi figli morti. Il Principe della Forza si mette le mani nei capelli: non può rivederli, non ne ha il coraggio, questa ultima fatica non verrà portata a termine. In quel momento arriva Gordon Allsworth. Uno dei cameramen lo invita ad andarsene, poiché non è proprio il momento adatto, ma per tutta risposta il presentatore sbatte a terra la telecamera rompendola: non è qui per quello stupido show, è qui per sé stesso. Così si avvicina ad Ercole e gli mostra una lettera del Gruppo Olimpo, da lui ricevuta alcune settimane fa: è per questo che lo ha messo a così dura prova, non per avere un alto indice di ascolto. Non ha mai voluto che lui risultasse ridicolo davanti alle telecamera, voleva che avesse successo, voleva che ritornasse ad essere un eroe. Il suo eroe.
Quando il presentatore era un bambino e tutti i suoi coetanei leggevano i fumetti sui supereroi, lui leggeva delle imprese di Ercole: e quando ha avuto la possibilità di incontrare l’eroe della sua infanzia, ha ricevuto una brutta sorpresa nello scoprire che tipo di persona fosse davvero. Uno sbruffone ubriaco e in disgrazia, che dovrebbe essere oggetto di pietà più che di ammirazione, soprattutto adesso che si è scoperto che è un assassino. Ercole esorta Allsworth a moderare le parole, ma lui ribatte gettando via il boccale di birra che ha in mano: deve smetterla di autocommiserarsi ed accettare le conseguenze delle sue azioni. Deve affrontare le sue vittime da uomo, guardare negli occhi sua moglie ed i suoi figli ed implorare il loro perdono. Perché se questo non avvenisse, non tornerà mai ad essere l’eroe di un tempo. Allsworth si allontana, ma Ercole gli intima di fermarsi: lo aveva conosciuto come un uomo piccolo, piagnucoloso e codardo, ma non aveva mai immaginato quale fuoco ardesse nelle sue vene, ci vuole davvero un gran coraggio per parlare in quel modo al figlio di Zeus. Quindi ora lui ha una fatica da portare a termine. Ercole esce dal locale, mentre i due cameramen si complimentano col presentatore per il suo atteggiamento impavido, ma lui sviene immediatamente.
Little Italy: Qui si trova l’accesso all’Ade e per ottenerlo bisogna avere l’assenso del suo oscuro signore. Così Ercole entra in una caffetteria, dove si trova in abiti borghesi Plutone. Il dio invita il figlio di Zeus a sedersi, accanto a lui ed ai suoi sgherri della malavita. Ercole gli chiede se ha il permesso di accedere in Ade. Plutone risponde che non potrebbe mai dirgli di no: dopotutto, nonostante ciò che la storia racconta, lui è sempre stato il suo nipote preferito. Tutto quello che vuole in cambio è che, ad un certo punto, lui gli chiederà un favore ed il Principe della Forza dovrà accontentarlo. Ercole accetta il patto e stringe la mano a Plutone, poi esce dal locale.
Ade: Ercole, Gordon Allsworth ed i due cameramen salgono a bordo dell’imbarcazione di Caronte. Una volta giunti sull’altra sponda del fiume, i quattro si ritrovano di fronte ad un grande cancello oltre il quale si trova il reame infernale. Uno degli operatori si guarda intorno sospettoso, ricordando che secondo la leggenda c’è il cane Cerbero a tre teste a guardia di questo cancello. Ercole conferma i suoi timori ed estrae la sua mazza, venendo subito dopo assalito da Cerbero. Il figlio di Zeus centra il guardiano infernale in pieno con la sua arma, poi con un pugno ed una testata lo mette ko. Poi il Principe della Forza ed i suoi compari entrano in Ade, venendo immediatamente circondati da un gruppetto di soldati spuntati come dal nulla da sottoterra, i quali puntano contro di loro le loro lance.
Ad un tratto i soldati si allargano per formare due schiere ai lati ed in mezzo a loro avanzano Megara ed i suoi due figli. Ercole si inginocchia al loro cospetto. La donna pensa alla reputazione di suo marito, che passa tra una bevuta ed una rissa senza dimostrare di avere alcuna preoccupazione. Poi però si domanda se lui veda le loro facce ogni volta che chiude i suoi occhi o se anche dopo tutti questi anni le loro morti perseguitino ancora i suoi momenti di veglia. Chissà cosa penserebbe il mondo se sapesse che ogni volta che Ercole compare in pubblico, lui indossa una maschera. Megara chiede al figlio di Zeus se lei, ed i suoi figli, abbiano il diritto di farsi queste domande. Ercole comincia a piangere. La donna ribatte allora che non c’è bisogno che lui risponda: è venuto qui per ottenere il loro perdono e loro glielo concedono. La sua fatica è completata. Ercole si rialza ed abbraccia la sua famiglia perduta. Poco dopo il gruppetto abbandona l’Ade, con i tre operatori della tv visibilmente commossi. Ma Ercole si volta verso di loro e dice che ciò che hanno sentito sono solo le teorie deviate di una donna in preda ad un forte stato emotivo. Poi per la rabbia distrugge una telecamera.
Grattacielo di Euristeo: Era riceve una chiamata telefonica da Plutone, il quale la informa che Ercole se n’è appena andato completando la sua impresa. La dea rimane delusa: non credeva che Megara fosse capace di perdonare, inoltre nemmeno lei sapeva che era stata proprio la moglie di Zeus a prendere il controllo di Ercole quella notte ed a fargli compiere quella strage. Poi Era chiude la comunicazione e si allontana. Euristeo le chiede cosa deve fare ora. La dea risponde che è tutto finito e lui ha perso. Euristeo la afferra per un braccio: cosa significa che ha perso? Lei stessa lo aveva rassicurato sul fatto che Megara non avrebbe mai perdonato Ercole. Era si libera dalla presa di Euristeo e lo afferra per la gola: farà meglio a non perdere ancora una volta la testa. Poi ode dei rumori in lontananza e capisce che è meglio andarsene, così svanisce in una nuvola di fumo.
Pochi secondi dopo Ercole irrompe nella sala, dicendo che è giunto il momento della resa dei conti. Euristeo spegne le luci, dando al figlio di Zeus un attimo di smarrimento: ne approfitta per colpirlo con una spada forgiata da Efesto nei fuochi del Monte Olimpo, capace persino di penetrare la sua pelle e ferirlo. Subito dopo Achelous afferra Ercole alla gola con la sua coda serpentina e stringe forte. In quel momento Gordon e i due operatori giungono sul posto e, per aiutare Ercole, illuminano la scena grazie alla luce della telecamera. Quando finalmente anche il Principe della Forza è in grado di vedere, nota di fronte a lui Achelous caricare a testa bassa con le sue corna ed Euristeo che sta per colpirlo alle spalle con la sua spada. Prontamente Ercole si sposta, facendo sì che Achelous centri in pieno petto l’ex re di Micene, mentre l’essere taurino viene trafitto dall’affilata arma. Euristeo viene sbalzato all’indietro contro una parete, sopra la quale sono appese due spade: per l’impatto, le armi cadono e si conficcano negli occhi di Euristeo, mozzandogli anche la testa.
Più tardi, nel locale dove tutto era iniziato, si ritrovano i Nuovi Vendicatori, Ka-ar e Shanna, l’Uomo Talpa e Nick Fury. Sul posto è presente anche Ty Stone, il quale si complimenta con Gordon Allsworth: gli ascolti dello show sono saliti alle stelle, anche se non è proprio quello che lui si aspettava. Subito dopo Capitan America si rivolge al magnate televisivo, chiedendo che i beni e gli animali sottratti nel corso del reality e che ora si trovano nei sotterranei dell’edificio di Euristeo vengano restituiti ai legittimi proprietari. Wolverine ci prova con la barista, ma lei ribatte che deve vedere un’altra persona: dopo aver appreso delle tragedie che ha vissuto Ercole ha provato compassione per lui ed alla fine, dopotutto, lui è Ercole. Tuttavia il figlio di Zeus è il grande assente di questo ritrovo e tutti si domandano dove possa essere.
Grecia, Partenone: Ercole è inginocchiato di fronte alle tombe dove ha sepolto i suoi cari. Estrae il fiore che le ha dato Megara, lo bacia e lo posa a terra. Poi si allontana in lacrime.
FINE