venerdì 11 settembre 2020

Fabolous Stack of Comics: Il Calore della Neve

 


Non è mai facile scrivere storie destinate principalmente a un pubblico di bambini o ragazzi in età pre-adolescenziale. Ci si trova in un'età in cui il meccanismo dell'identificazione è ancora molto forte e dunque l'autore ha necessità di trovare un modo per creare una storia e dei personaggi che possano catturare l'attenzione di questi lettori. La letteratura è piena di prodotti destinati a questa fascia di pubblico, che risultano tuttavia graditi anche a un pubblico più maturo (la saga di Harry Potter è forse l'esempio più recente e rilevante) e anche il fumetto, in particolar modo negli Stati Uniti, ha concepito in questi anni prodotti specifici.
Il Calore della Neve, edito del 2018 da Tunué e realizzato da Christian Galli - un'opera d'esordio in cui si occupa di tutto e di più, anche i colori e il lettering - è un fumetto italiano che si rivolge a quella categoria di lettori... ma non solo.
La storia si svolge in Norvegia ed è incentrata su quattro ragazzi, tre bambini e una bambina, che muniti di uno slittino e di grande forza di volontà devono percorrere delle distese innevate che appaiono infinite per arrivare a una metà che ci sarà chiara solo col progredire della storia. Il tutto tra piccole insidie della natura, incomprensioni, flashback e leggende perdute nel tempo.
Quello che si dipana di fronte ai nostri occhi, mentre sfogliamo le pagine, è un romanzo di formazione trasporto sotto forma di fumetto. Ognuno dei quattro protagonisti alla fine ha subito un piccolo cambiamento, una piccola evoluzione: c'è chi ha capito di voler bene a una persona, chi ha ottenuto la risposta che voleva, chi ha accettato le tragedie del suo passato. Un'evoluzione che rafforza il loro rapporto di amicizia. Un'evoluzione che non appare mai forzata, anzi, risulta ancora più funzionale nel contesto della storia e del suo progredire.
Sinceramente, non essendo più bambino da tempo, non posso dirvi con certezza se i lettori più giovani possano identificarsi nei quattro protagonisti, ma a costo di apparire presuntuoso a mio avviso la risposta è positiva. E anche molti adulti vedranno nei quattro ragazzi riflessi, squarci di un loro passato che è sempre stato alla loro portata e li ha fatti divenire ciò che sono oggi.
In quella che è la resa artistica c'è un contrasto apparente di colori tra il bianco della neve, il candore assoluto, e i colori che adornano i quattro protagonisti. Colori solari perché solari sono gli animi dei bambini, che a quell'età cercano di vedere il bene in ogni cosa nella loro candida innocenza. Quello stesso candore che si ritrova nella neve immacolata e che riscalda il cuore e l'anima. Il calore della neve, appunto

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