domenica 5 giugno 2016

Rom Gli Anni Perduti: Rom Spaceknight 48

11/1983
RINUNCIA (RENUNCIATION! OR WHAT HAPPENS WHEN A SPACEKNIGHT'S HAD ENOUGH!)
Bill Mantlo (storia)-Sal Buscema (matite)-Ian Akin/Brian Garvey (chine)-Ben Sean (colori)-Ralph Macchio/Jim Shooter (supervisione)

ONU: Territorio di incontro neutrale per molte nazioni della Terra, ma che stasera ospiterà un meeting di origine decisamente inumana. È ormai calata la notte e i vari corpi diplomatici sono già usciti dall'edificio, il quale rimane sotto la sorveglianza di guardie pronte ad avvertire la presenza di qualsiasi tipo di pericolo e ad affrontarlo. Ma nessuna di loro è preparata contro qualcosa di sovrannaturale. Improvvisamente, nella sala dell'Assemblea deserta, si aprono due portali: dal primo escono gli Spettri Neri di sesso maschile (dalla pelle bianco-dorata), accompagnati da potenti e temibili robot; dal secondo invece gli Spettri Neri di sesso femminile (dalla pigmentazione rossa e la lingua biforcuta), accompagnati da alcuni Segugi della Nebulosa Oscura. L'uso da parte loro della scienza più avanzata o delle arti arcane impedisce che vengano rilevati da un qualche sistema di sicurezza o che le guardie percepiscano la loro presenza. Dopo i saluti di rito, le due specie si scambiano vicendevoli accuse: né la loro scienza né la loro magia hanno permesso finora la conquista di questo pianeta. E secondo le femmine, la colpa principale è da attribuire ai loro fratelli e a una loro infausta decisione di due secoli prima.
Wraithworld, 200 anni fa: Fino a quel momento gli Spettri Neri si erano accontentati del loro pianeta e concepivano le loro malvagità sotto il suo cielo color cenere. Ma un giorno la Regina convocò presso il suo palazzo le sue sorelle streghe: lì erano presenti anche i fratelli dalla pelle bianco-dorata dediti alla scienza, i quali avevano appena ideato un piano per conquistare la confinante Galassia Dorata, utilizzando astronavi e armi di loro creazione. Le sorelle streghe non si dichiararono entusiaste e allora i maschi chiesero loro cosa avevano ottenuto finora rimanendo bloccati su Wraithworld. C'erano altre razze oltre la Nebulosa Oscura, altri mondi pronti alla conquista, mondi di luce in attesa di precipitare nell'oscurità. La magia finora aveva limitato la loro razza, la scienza poteva liberarli da questa anomala prigionia, poteva spargere altrove la loro malvagità. La Regina si dichiarò a favore del piano dei suoi fratelli e diede inizio all'invasione della Galassia Dorata.
Oggi: Le streghe hanno da tempo rimpianto questa decisione, sin da quando i loro iniziali timori trovarono conferma nella sconfitta subita per mano dei Cavalieri Spaziali di Galador. Ma non finì qui: i cyborg si spinsero fino a Wraithworld, che venne devastato e reso deserto. E ora gli Spettri Neri sono una razza di fuggitivi. E per le streghe la colpa è solo dei loro fratelli e della loro dannata scienza: perciò questa notte si libereranno di entrambi. I Segugi infernali si lanciano contro i robot, distruggendoli, mentre le streghe si trasformano in Deathwings e in pochi secondi uccidono i loro fratelli, di cui alla fine non rimane che un mucchio di cenere fumante. Stanotte la scienza è morta e non verrà più usata: d'ora in avanti sarà la magia a decidere il destino degli Spettri Neri sulla Terra. Poi le streghe scompaiono alla vista, insieme a qualsiasi traccia del loro massacro.
San Francisco: Rom continua a solcare i cieli, non prestando ascolto alle sue spalle alle invocazioni di Starshine, la quale non riesce a raggiungerlo. I retrorazzi del cyborg gli permettono di distanziare senza problemi la sua compagna e allora Brandy diventa luce vivente e si materializza davanti al Cavaliere Spaziale, che si ferma. Ora deve ascoltarla. Starshine chiede al suo amato come mai si sia chiuso in sé stesso sin da quando hanno abbandonato la Russia, perché non le rivolga più la parola. Rom risponde che per lui tutto è sbagliato: lui, che adora l'umanità sopra ogni cosa, è quasi impazzito per preservarla dal male. E la donna che amava proprio per la sua umanità, Brandy Clark, vi ha rinunciato per divenire come lui. Starshine ribatte che lo ha fatto proprio per stare accanto a lui, perché lo ama. Rom allora la prende per mano ed insieme scendono, perché Brandy possa vedere tutto ciò a cui ha rinunciato adottando l'armatura di un Cavaliere Spaziale: è una calda sera d'estate e nei parchi pubblici i bambini giocano, gli anziani discutono e giocano a scacchi e gli amanti si abbracciano e si baciano. Rom fa assaporare a Starshine la loro gioia, le fa udire le loro risate: non le manca tutto questo? Non vorrebbe farne di nuovo parte? Brandy risponde di sì, ma preferisce stare accanto a Rom. Il cyborg fatica a contenere la sua disperazione: Brandy ha abbandonato solo di recente la sua umanità, non riesce ancora a concepire la freddezza, la solitudine, l'inumanità di essere un cyborg. Una sofferenza che lui sta patendo da ormai 200 anni, una tortura continua. Per non dover più vedere tutte queste manifestazioni di umanità, Rom sfreccia verso il cielo a gran velocità, prontamente seguito da Starshine.
Ben presto sono nello spazio, dove Brandy può ammirare il suo pianeta come mai prima d'ora. Un mondo prezioso e meraviglioso, come Galador, per cui vale la pena combattere. Rom però vuole qualcos'altro: fuggire insieme a Starshine, trovare un altro mondo meraviglioso non infestato dagli Spettri Neri, magari cercare un modo per tornare a essere umani e assaporare finalmente la gioia e l'amore. Brandy inorridisce: questo significherebbe lasciare la Terra nelle mani degli alieni mutaforma. Ma è stato proprio Rom a farle capire cosa siano il coraggio ed il sacrificio, dare tutto quello che si ha per salvare un mondo, non può dimenticare quella lezione. E comunque per quanto tempo quel nuovo mondo rimarrebbe al sicuro, prima di venir invaso dagli Spettri Neri? Rom può rinunciare alla battaglia, se lo desidera, ma lei contrasterà gli alieni mutaforma con tutto il suo potere. E detto questo Starshine scompare: Rom usa l'Analizzatore di Energia per capire dove sia andata e scopre che è ritornata a San Francisco. Decide dunque di seguirla, più che altro per non rimanere solo. Ma se il cyborg fosse rimasto nello spazio altri pochi istanti avrebbe potuto rilevare una nave che usciva dall'iperspazio, una nave al cui interno vi era una razza di alieni che il Cavaliere Spaziale avrebbe potuto riconoscere e che ora si dirige verso la Terra.
Porto di San Francisco: Una donna tenta di sfuggire a una banda di bulli che vuole divertirsi con lei. Le sue urla sono vane e servono solo a far chiudere le finestre a chi abita nelle vicinanze e non vuole essere coinvolto in questa faccenda. A un tratto, a causa dei tacchi alti che porta, la donna inciampa e i bulli le sono subito addosso. Improvvisamente però c'è una intensa luce dorata e Starshine compare sulla scena: i suoi raggi dorati colpiscono i criminali e li accecano temporaneamente. Nonostante questo, costoro estraggono le loro pistole e pur sparando a casaccio qualche proiettile centra l'armatura dell'eroina, non intaccandola minimamente. Ancora una volta Brandy fa fuoriuscire dai suoi occhi i raggi dorati, stavolta per fondere le armi dei criminali, che vengono poi facilmente messi al tappeto. In quel momento compare Rom che, non riuscendo a concepire una simile malvagità da parte degli esseri umani, esamina i bulli con l'Analizzatore di Energia: ma non sono affatto alieni.
Dunque è per costoro, per questi animali, che Brandy Clark ha sacrificato la propria umanità? Non è stato forse un prezzo troppo alto? Ne è valsa davvero la pena? In quel momento tuttavia la donna che stava per essere aggredita implora Rom di lasciar andare via i bulli, non vale la pena ucciderli. Una volta che costoro se ne sono andati Starshine afferma che non ha mai dubitato che quei tizi fossero umani, gli Spettri Neri non sono l'unica razza capace di atti malvagi. Ma lei accetta la Terra con tutte le sue impurità, vuole combattere per essa e non intende rinunciare al suo pianeta solo perché non è un mondo perfetto e idealizzato come Galador.
Rom china la testa: Galador perfetto? Forse l'ha descritto come tale, ma anche il suo mondo aveva le sue debolezze, le sue crudeltà, come qualunque altro pianeta. Solo che l'affetto per il suo mondo natale ha generato nella sua mente un ritratto che alla luce dei fatti era solo una bugia. Starshine afferra le spalle di Rom: tutti vogliono un mondo migliore, tutti vogliono vivere in pace, però è altrettanto chiaro che non esistono le utopie. Ci sono solo mondi imperfetti e gente imperfetta che li abita e che comunque ha il diritto di esistere. Lei intende combattere per il suo pianeta, Rom le starà accanto? Il cyborg esita solo un istante prima di rispondere di sì. Poi i due Cavalieri Spaziali si librano in volo, illuminando la notte: due stelle che divengono una sola.

FINE

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