Torniamo indietro nel tempo. Pensate, c'è stata un'epoca dove i social network ancora non esistevano, persino Myspace era ancora in divenire. Un'epoca in cui per poterti connettere a Internet dovevi usare un modem 56k che, col suo crepitio urticante, ti metteva in comunicazione con il mondo. Erano tempi difficili, un download durava una vita e per vedere le donnine nude ci impiegavi un'eternità... non che io indulgessi in simili passatempi, sia chiaro.
Eppure anche in questi tempi pionieristici gli appassionati di fumetti trovarono il modo di interagire tra loro e lo fecero tramite... le famigerate mailing list! Il service provider più usato era Yahoo, quando ancora Yahoo contava qualcosa e, pensate, era persino tra i motori di ricerca più utilizzati! Oggi per registrarti a un sito ti chiedono (giustamente) mille dati, compreso il gruppo sanguigno di tuo cognato; per iscriverti allora era necessario mandare una mail senza testo a un indirizzo predefinito, aspettare un reply e rispondere senza aggiungere nulla. Siccome il tuo account di posta te lo gestivi come volevi, potevi iscriverti coi soprannomi più disparati. E alla fine venivi catapultato in uno strano, nuovo mondo.
Esordii in questo universo parallelo nell'anno di grazia 2000, col soprannome di Mr. Sinister (il perchè avessi scelto questo alias rimane un mistero anche per me): a quel tempo stavo completando gli studi universitari e il fumetto era la mia passione (ma va!), avevo anche già partecipato alla mia prima Lucca (portato da dei parenti, voi non fatelo mai). Ora mi piacerebbe ricordare le circostanze esatte in cui venni a sapere dell'esistenza delle mailing list, ma chiedete troppo alla mia memoria, quasi certamente le vidi pubblicizzate su qualche sito. Su Yahoo mi iscrissi a quella dedicata agli X-Men e poi a quella più "generalista" dedicata alla Marvel: qualche tempo dopo appresi che molti dei loro componenti erano esuli di un'altra mailing list Marvel sita su un altro service provider, tal Enetec, e per curiosità mi iscrissi anche lì... anche se per pochi mesi, ma ci torneremo.
Due o tre volte al giorno (argh, gli scatti alla risposta!) mi collegavo, ricevevo i messaggi (nei giorni di gloria erano anche più di 100) e rispondevo. Era un mondo curioso quello di allora, siti specialistici come Comicus o Lo Spazio Bianco erano ancora dei pargoli, le testate italiane avevano ancora un distacco siderale rispetto a quelle statunitensi e in pochi conoscevano siti come CBR o Newsrama. Più in generale la lettura dei fumetti in lingua originale era una pratica semi-sconosciuta. Il vero punto di riferimento, e di confronto, per la maggioranza dei lettori rimanevano dunque le testate italiane (il panorama fumettistico americano ma traslato un anno indietro, un mirabile paradosso), un punto di incontro comune. Ecco dunque discussioni sulle storie (disquisizioni sul ciclo mutante di Alan Davis, sul second run di Chris Claremont e sull'inizio della rivoluzione morrisoniana, questo è stato il fulcro; Marvel non ricordo, l'Ultimate non arrivò che in ultimo prima dell'oblio... ci fu la transizione da Harras all'era Quemas, questo passava allora il convento).
Le mailing list non videro mai la nuova stagione dei crossover e forse fu un bene. E c'erano meno "tormentoni" rispetto a oggi. Pensate a un argomento come la nomina a EIC Marvel di Joe Quesada nell'era di Facebook, ci sarebbe da impazzire con i tanti soloni che ci sono in giro e si trascinerebbe per giorni e giorni. Lì invece venne commentata quel tanto che bastava da chi sapeva. Perchè quello di cui si voleva parlare erano le storie, le emozioni che ci avevano regalato.
La mailing Enetec era un po' strana: non so da quanto tempo fosse in attività e quanti fossero gli iscritti, ma quando feci il mio ingresso fondamentalmente ci scrivevano in 5, con dichiarazioni assolutiste che - col senno di poi - mi ricordano molto quelle odierne. La sua agonia fu rapida e indolore (avrò portato sfiga io, probabilmente)
Dopo alcuni anni il numero dei messaggi giornalieri cominciò bruscamente a calare fino a che nel 2005/2006 (pur rimanendo ufficialmente ancora attive a tutt'oggi), le mailing list erano ormai state abbandonate. Vari sono i fattori che hanno contribuito: il diffondersi della banda larga, ma soprattutto l'espansione dei forum (in primo luogo quello di Comicus), i quali divennero il nuovo luogo di incontro preferito degli appassionati di fumetti. Questo almeno fino al boom dei social.
E questa potrebbe essere la fine, ma penso che una considerazione finale sia necessaria, anche se probabilmente è solo un pensiero del tipo "Come erano belli i tempi in cui...", che personalmente detesto. Come ho detto era un'epoca diversa, un'epoca particolare: ci si confrontava, sì, ma lo si faceva rispettando le idee altrui. C'era l'occasionale flame, ma veniva subito ridimensionato... e appunto succedeva una volta ogni tanto. Oggi invece, sarà che sono io a non essere in sintonia col mondo, ma vedo litigi quotidiani (per delle cavolate, sempre e comunque) e quando uno argomenta in maniera puntuale una sua lettura e un altro non ha i mezzi per ribattere si limita a dire "de gustibus" (traduzione: non capisci niente). Una continua guerra tra poveri che denota un cambiamento del modo di interagire da cui mi distacco alle prime avvisaglie. Dopotutto io sono solo un aspirante nerd che ricorda ancora quando un crepitio urticante ti metteva in comunicazione con il mondo.
Dove sono finite oggi.
Mailing List X-Men: ogni tanto torna attiva grazie a decine di messaggi spam, di sicuro inviati dal Re delle Ombre
Mailing List Marvel: ogni due o tre anni, l'ultimo utente rimasto manda il messaggio "Prova", più che altro per provare a sé stesso di essere ancora digitalmente connesso
Mailing List Enetec: è stata avvistata tra i trofei del Collezionista in una scena post-credit di un Marvel Movie
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