lunedì 4 settembre 2017

A scuola di cinema: Duel (1971)

C'è uno scrittore la cui importanza alla data odierna non è stata sottolineata con la giusta evidenza. Uno scrittore che ha contribuito, indirettamente o meno, all'esordio cinematografico di un regista tra i più celebri di sempre. Il suo nome è Richard Matheson e il regista in questione è Steven Spielberg.


Nato nel 1926 in New Jersey, Richard Matheson inizia a pubblicare storie dei più svariati generi (in particolar modo, fantascienza e horror) a partire dal 1950. Il suo peculiare stile di scrittura, nonché gli incredibili colpi di scena che riesce a concepire, lo fanno diventare uno degli scrittori più quotati, tanto che Matheson inizia a lavorare anche per cinema e televisione, sceneggiando (tra le altre cose) numerosi episodi del serial Ai Confini Della Realtà.
Il 22 Novembre 1963 Matheson, mentre sta tornando a casa con la sua auto, viene inseguito e apparentemente preso di mira da un camionista, che lo tallona a breve distanza per svariati chilometri prima che la macchina effettui un testacoda e il camion si allontani. Lo scrittore ritiene che questa possa essere una buona idea per un episodio di una serie televisiva, ma nessuno sembra essere d'accordo con lui. Alla fine Matheson ricava da questa insolita esperienza un racconto in prosa intitolato Duel, che compare nell'aprile 1971 sulla rivista Playboy (so che può sembrarvi strano, ma Playboy non pubblica - o almeno non pubblicava - solo foto di belle donne).


La storia viene letta da Nona Tyson, segretaria di un regista esordiente e promettente, a quell'epoca sotto contratto con la Universal, che ha diretto alcuni episodi di telefilm, tra cui anche la prima puntata di una nuova serie intitolata Colombo. Il suo nome è Steven Spielberg.
I diritti della storia di Matheson vengono acquisiti dalla Universal per farla diventare un film televisivo da trasmettere sulla rete nazionale ABC, come parte di una serie di pellicole nominate "Movie of the week". Lo stesso Richard Matheson ne realizza la sceneggiatura dopo un iniziale rifiuto, poiché non così certo che la sua breve storia possa essere espansa più di tanto. Con l'aiuto del produttore George Eckstein, Matheson completa la sceneggiatura nell'agosto 1971. La ABC decide di mandare in onda la pellicola il 13 novembre 1971.
Nona Tyson crede molto nella bontà di questo progetto ed esorta l'allora ventiquattrenne Spielberg a farsi avanti come regista. Spielberg segue il suo consiglio e contatta Eckstein, che, pur avendo sentito da altri ottime cose su questo giovane regista, non conosce il suo stile di regia. Eckstein invita dunque Spielberg nei suoi uffici e, dopo aver visionato il materiale televisivo da lui girato e averlo trovato più che soddisfacente, gli affida l'incarico.


Non essendo una produzione cinematografica, si deve procedere in maniera molto più spedita: il budget a disposizione è di 450.000 dollari e le riprese devono durare al massimo due settimane, meglio ancora dieci giorni.
Per il protagonista si pensa all'inizio a una grande star e viene contattato Gregory Peck, il quale tuttavia rifiuta senza mezzi termini. Altri attori fanno lo stesso, poiché non intendono apparire in una produzione televisiva. Fino a quando si giunge a Dennis Weaver: costui ha già partecipato ad altri celebri serial televisivi come Gunsmoke, ma Spielberg lo ricorda più che altro per la sua interpretazione in L'Infernale Quinlan di Orson Welles. Eckstein contatta dunque Weaver, che dietro esortazione del suo agente accetta il ruolo del protagonista, David Mann. Weaver inoltre, diversamente da altre star dell'epoca, non ha alcun problema a farsi dirigere da un regista semi-esordiente.


Matheson effettua una breve revisione della sceneggiatura, consegnandola a inizio settembre, e la produzione del film inizia in via ufficiale il 13 settembre. Spielberg decide di fare le riprese in esterni per rendere il tutto più realistico, nonostante altri componenti della produzione siano di parere contrario e lo esortino a girare la pellicola in studio per risparmiare tempo. Spielberg tuttavia rimane fermo in questo suo proposito. Con ritmi frenetici, le riprese si concludono in tredici giorni. Ma se la corsa del camion assassino è terminata per sempre, quella del film è solo all'inizio.
Con meno di un mese e mezzo prima della messa in onda, il girato passa nelle mani di ben cinque montatori (tutti supervisionati da Spielberg), poiché uno solo non sarebbe in grado di rispettare la scadenza. Similmente la colonna sonora, composta da Billy Goldenberg, viene completata in una sola settimana.
Duel viene infine mandato in onda sulla rete televisiva ABC nella data programmata, 13 novembre 1971, ottenendo ascolti eccezionali. Tanto che la Universal decide di distribuirlo anche in Europa come pellicola cinematografica. Siccome però il film dura 74 minuti, Spielberg effettua altri due giorni di riprese aggiuntive per portare la durata del film a più canonici 90 minuti.

Il primo passo di una sfolgorante carriera di questo giovane regista e uno dei tanti successi di Richard Matheson, il cui nome sarebbe continuato a comparire su altre pellicole in futuro... ma questa è un'altra storia.

Nessun commento:

Posta un commento