mercoledì 20 maggio 2015

Rom Gli Anni Perduti: Rom Spaceknight 42

05/1983
NON CONDURMI IN TENTAZIONE (LEAD ME NOT INTO TEMPTATION!)
Bill Mantlo (storia)-Sal Buscema (matite)-Ian Akin/Brian Garvey (chine)-Ben Sean (colori)-Ralph Macchio/Jim Shooter (supervisione)

In un regno oltre i mondi, Rom e il Dr. Strange si riprendono dalla dura battaglia contro l'Abitatore delle Ombre, un'altra minaccia creata dagli Spettri Neri. Il Mago Supremo ha dei legittimi dubbi: se davvero la Terra è minacciata da una malvagia razza aliena, come mai lui con le sue facoltà non l'ha rilevata? Rom invita Strange a non dubitare dell'esistenza degli Spettri Neri: il loro numero è incalcolabile, così come le stelle su cui hanno portato la loro malvagità, la Terra non è il primo pianeta a venire da loro infestato. Tuttavia questi alieni sono anche dei mutaforma, possono assumere qualsiasi aspetto: questo, unito ad una astuta combinazione di scienza e magia, ha fatto sì che loro rimanessero fino a questo momento nascosti agli occhi degli eroi terrestri. Il Dr. Strange non dubita delle parole del Cavaliere Spaziale, però decide di trovare da solo la prova dell'esistenza degli Spettri Neri: così pronuncia un complesso incantesimo e le nebbie tra le dimensioni scompaiono fino a far apparire la Terra. Rom la avvolge col suo Analizzatore di Energia ed in risposta lungo tutto il pianeta compaiono dei punti luminosi, ognuno dei quali segnala la presenza degli alieni mutaforma. Sono molti. Eppure si può ancora estirpare questo cancro, cancellando la presenza degli Spettri Neri ovunque essa si annidi. Rom indica un punto più luminoso degli altri e Strange spiega che quella è la Russia: ora lancerà un altro incantesimo che riporterà lui al suo sancta sanctorum ed il Cavaliere Spaziale nella zona indicata. In un lampo di luce i due si separano e il Mago Supremo fa ritorno alla sua dimora: anche se volesse affrontare questa nuova minaccia adesso non può, perché altre faccende altrettanto importanti richiedono la sua attenzione. Ma non ha nulla da temere, perché la Terra ha un campione nel valoroso Rom.
Il quale riappare nella regione nota come Khystym: una zona desolata, segnata da macerie e da un paesaggio quasi apocalittico. Nel tentativo di scoprire la causa di un simile scenario, Rom si addentra nella regione, il terreno devastato come se fosse stato preda di un immenso calore che ha cancellato ogni forma di vita. Ma a sua insaputa degli Spettri Neri osservano su uno schermo ogni sua mossa. Il Cavaliere Spaziale cammina per alcuni minuti senza scoprire nulla di significativo fino a quando, dopo aver superato una collinetta, si ritrova con suo stupore in un paesaggio paradisiaco: la desolazione lascia il posto ad una valle dominata dal verde, piante esotiche e da un limpido corso d'acqua. Rom scende dalla collinetta e, dopo aver scostato un mucchio di erba alta, trova anche degli umani: stanno ballando come se non avessero alcuna preoccupazione al mondo. Notano subito il cyborg e gli vanno incontro senza alcuna paura, mettendo attorno al suo collo una corona di fiori come se la sua presenza fosse la cosa più naturale al mondo. Alla fine Rom chiede loro chi siano ed una ragazza gli risponde che sono i morti.
Clairton: John e Sarah Clarke giungono sul luogo dove è avvenuta l'opera di distruzione ad opera di Starshine e Steve Jackson narra loro cosa è accaduto a loro figlia Brandy. E Torpedo ha un altro timore: ora il Dr. Dredd la controlla e intende farle uccidere Rom. Cavaliere Spaziale contro Cavaliere Spaziale.
Russia, regione di Khystym: Rom non è certo di aver capito bene cosa gli è stato detto e chiede spiegazioni. La ragazza ribadisce che loro sono tutti morti: la loro vita è terminata in un impeto di fuoco, una raffica di luce accecante capace di rivaleggiare col sole. Molti morirono all'istante, mentre i pochi sopravvissuti cercarono di fuggire, ma l'esercito bloccò loro la strada ad armi spianate temendo una contaminazione. Così tornarono nella loro terra maledetta in attesa della fine, le forze che cedevano e la pelle che si staccava, fino a quando, da una caverna, non uscì una voce che li invitò ad entrare per ricevere una nuova vita. E così è stato. Gli abitanti del luogo invitano poi il Cavaliere Spaziale ad entrare nella caverna, ad andare a trovare il donatore di vita, forse anche i suoi desideri verranno realizzati: qui i miracoli non sono impossibili. Rom riflette alcuni secondi, poi annuisce ed entra nella caverna.
All'inizio c'è solo l'oscurità, fino a quando il cyborg arriva in una immensa sala piena di avveniristici macchinari. Su uno di questi ad un tratto si materializza un volto, quello del donatore di vita: si chiama Quasimodo ed esiste unicamente all'interno di queste macchine, se questa può definirsi esistenza. È stato lui a salvare tutte quelle persone: erano malate, stavano morendo per avvelenamento da radiazioni. Lui in realtà non poteva curarli, erano ormai condannati: però poteva farli rivivere. Utilizzando musica e soffici luci, Quasimodo quietò il loro dolore, poi coi suoi complessi macchinari rimosse le loro conoscenze e le loro memorie. Estrasse dunque dai loro corpi dei campioni cellulari, di DNA sano. E da ognuno di questi campioni, tramite un processo di clonazione, nacquero dei nuovi individui, ognuno in possesso delle memorie di coloro che erano defunti.
Dalle ceneri della perdizione Quasimodo ha creato un paradiso, il Cavaliere Spaziale lo elogia per questo. Poi gli espone il suo caso: è possibile estrarre una delle sue cellule e da essa ricreare l'umano Rom? Quasimodo afferma di poterlo fare, ma vuole qualcosa in cambio: l'armatura dell'eroe. Così almeno non rimarrà più ingabbiato all'interno di queste macchine. Per riavere la sua umanità Rom farebbe di tutto, dunque accetta. Poco dopo dunque il corpo del cyborg viene analizzato in ogni suo aspetto dal computer vivente, estasiato di fronte a questa unione di uomo e macchina, di cellule e circuiti. All'eroe viene poi somministrato un anestetico, che lo fa precipitare in un sonno profondo. Solo allora Quasimodo fa entrare nella stanza i suoi alleati alieni. Gli Spettri Neri emergono dalle ombre, i loro occhi cremisi che osservano con attenzione il corpo immobile di Rom. Poi, lentamente e con paura, gli si avvicinano e quando sono certi che il Cavaliere Spaziale non possa fare loro del male lo insultano e lo colpiscono con tutta la forza che hanno in corpo. Ma Quasimodo, emettendo una raffica energetica, li allontana: l'armatura è sua e non deve essere intaccata. Solo così potrà veramente vivere.
Vivere: ciò che Quasimodo brama da sempre, sin dal giorno della sua creazione per mano del Pensatore Pazzo (V. Marvel Collection 13). Grazie al suo potere cosmico, Silver Surfer realizzò il desiderio del computer vivente, anche se gli diede un aspetto orribile ed una forma sgraziata (V. Supereroi: Le Grandi Saghe 94). Ad un certo punto Quasimodo avvertì la presenza di una immensa intelligenza artificiale nello spazio e, rubando un razzo ai Fantastici Quattro, si diresse verso di essa (V. Fantastici Quattro Corno 242). Erano i computer viventi di Xandar, ma Quasimodo non li raggiunse mai dal momento che venne intercettato ed immobilizzato dalla Sfinge (V. Nova Omnibus). E la sua mente iniziò a vagare nell'etere, fino a quando scoprì questi computer abbandonati (dopo gli eventi di Fantastici Quattro 11/12): qui trovò gli Spettri Neri, che usavano questo complesso come base delle loro attività, e si alleò con loro. Di nuovo per poter realizzare la sua più grande aspirazione: avere una vera vita. Con un affilato ago, Quasimodo estrae una cellula dall'incosciente Rom ed inizia il processo di clonazione. Quando l'eroe si sveglierà i suoi sogni si saranno realizzati, ma si tramuteranno ben presto in un incubo.
Qualche tempo dopo, Rom riprende i sensi e sente qualcosa di diverso. Osserva dunque la sua mano: è carne, non fredda armatura. Si tocca il volto: pelle, non acciaio. È di nuovo umano. Rom grida la sua gioia infinita al mondo intero, poi si precipita all'esterno, ringraziando Quasimodo, dovunque egli si trovi. La sua gratitudine è prematura: perché ora il computer vivente occupa l'armatura del Cavaliere Spaziale ed attorno a lui ci sono decine di Spettri Neri.

CONTINUA...

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