giovedì 13 novembre 2014

Stan Lee AKA Uatu


Stan Lee (insieme ad altri grandi creativi come Jack Kirby, Steve Ditko, ecc...) ha creato il moderno Marvel Universe. O (così nessuno rompe su questa questione) il suo nome compariva nei credits di quelle storie che hanno introdotto il moderno Marvel Universe... provate a negare questo.
Stan Lee, tuttavia (a differenza di quegli altri grandi creativi di cui sopra), è stato anche un perfetto uomo marketing: a suo tempo è stato capace di capire, se non addirittura prevedere i gusti del pubblico e offrire ciò che questo voleva. Storie di mostri? Eccoli, e dai nomi più improbabili. Storie romance? Dialoghi sdolcinati e la pietanza è servita. Storie anti-comuniste? Niente di più facile.
Dietro tutto questo c'era una redazione, il Bullpen, che Stan Lee portò all'attenzione dei suoi lettori, dando ad ognuno dei suoi componenti un volto e dei soprannomi. Si conosceva persino il nome della segretaria di redazione! Ma lui rimaneva sempre al centro dell'attenzione (che soffra di un po' di sano egocentrismo penso sia incontestabile), tanto che molto dopo che il suo nome smise di comparire nei credits la gente continuò ad associare la Marvel alla sua figura. E continua a farlo ancora oggi.
Quindi questo mix di sano egocentrismo, riconoscibilità e capacità di interagire col pubblico spiega perché Stan Lee in (quasi) tutti i film basati su personaggi Marvel faccia un cameo: a volte è un militare, a volte una guardia di sicurezza o un giudice di un concorso di bellezza, a volte un semplice passante... è stato persino il postino dei Fantastici Quattro! Tante identità per un sol uomo.
Tanto che qualcuno ha persino cercato di trovare una soluzione a un dilemma inespresso, una ragione che spieghi perché un uomo dallo stesso aspetto sia comparso più volte sulla scena di eventi legati al mondo dei supereroi cinematografici in ruoli differenti. E la teoria (chiaramente mai confermata dai Marvel Studios/Disney/Fox/Sony/chipiùnehapiùnemetta) di per sé scontata è anche spiazzante: Stan Lee è Uatu l'Osservatore in forma umana. Colui che nell'universo Marvel appunto compare nei momenti fondamentali della storia della Terra, solo e unicamente per assistervi.
Una teoria, astrusa quanto si vuole, che ha anche un suo fascino. Renderebbe gli universi cinematografici coesi come un unico Multiverso (mondo Marvel Studios, mondo Fox, mondo Sony): un Multiverso che Uatu/Stan attraversa senza problemi. A volte interviene personalmente in determinate situazioni - in Spider-Man ad esempio salva una passante - ma suvvia, quante volte Uatu ha infranto il suo giuramento di non interferenza? A volte non lo vediamo, ma chi ci dice che non si aggiri da qualche parte (anche se nei due film dedicati a Ghost Rider si è ben guardato dal partecipare)?
Anche se questa rimane solo una teoria, ci piace pensare a uno Stan Lee seduto comodo nella sua dimora nella Zona Blu della Luna, che ogni tanto soffre di noia e porta la sua dirompente personalità in questi mondi che stanno assistendo all'alba di una nuova era. Per esclamare alla fine il suo celebre:"Excelsior!".

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