martedì 21 gennaio 2014

Storia del New Universe (IV)

Nel marzo del 1990 uscì il quarto e ultimo numero della miniserie The War, che nelle intenzioni della Marvel avrebbe dovuto rappresentare il canto del cigno del New Universe. Ma si sa, c'è una categoria che difficilmente molla l'osso: gli sceneggiatori.

LA FINE È SOLO IL PRINCIPIO

Due degli sceneggiatori dei titoli del New Universe, infatti, ovvero Mark Gruenwald e Peter David, non avevano intenzione di gettare alle ortiche il loro lavoro di quasi quattro anni.
Il primo a far sì che il New Universe non cadesse nell'oblio fu Gruenwald. In Quasar 31, del 1992, il protagonista si ritrovò catapultato in questa realtà, due anni dopo il termine del conflitto e col Pitt ancora presente. Dopo un incontro col pilota dell'aeronautica detentore dello Starbrand, Quasar ottenne da lui il marchio delle stelle e sfruttando quasi del tutto le sue energie tornò nel suo mondo. Solo che, inavvertitamente, passò ciò che rimaneva dello Starbrand alla segretaria Kayla Ballantine.
Con una fonte di potere così incredibile nel palmo della sua mano, la donna divenne presto oggetto di numerosi attacchi da parte di svariate entità interessate a fare loro il potere del marchio delle stelle, tra cui i pirati spaziali noti come Starblasters. Il tutto culminò con la saga Starblast, in cui rientrarono in scena anche gli eroi del New Universe, il cui mondo venne trasportato nell'universo 616. Intervennero allora lo Straniero e il Tribunale Vivente, i quali sigillarono il mondo dei Paranormals ponendo attorno a esso una barriera impenetrabile: anche Kayla Ballantine vi fu confinata, in quanto ultima detentrice dello Starbrand. Quindi teoricamente il New Universe esisterebbe ancora, a meno che qualche evento cosmico successivo non lo abbia in qualche modo distrutto.
Il secondo sceneggiatore a dire la sua fu come detto Peter David. E lo fece con... un altro universo! Nel 1993 esordì uno dei tanti "futuri ufficiali" del Marvel Universe, vale a dire il 2099, e David si occupò di sceneggiare le storie dell'Uomo Ragno del futuro, Miguel O'Hara. Nel cast di comprimari era presente anche un personaggio noto come Il Profeta della Rete, proveniente da un'altra dimensione e preda di una amnesia che gli impediva di ricordare la sua vera identità. Col progredire della serie, e il recupero della memoria da parte del personaggio, venne infine rivelato che Il Profeta della Rete altri non era che John Tensen, ovvero il protagonista della serie Justice, scritta in gran parte proprio da Peter David, che si era ritrovato catapultato in questo futuro alternativo.
Fu questo un revival del New Universe, per quanto affascinante, che alla fine non lasciò però traccia di sè. E a questo punto si potrebbe pensare che ci sia stata la parola fine su questo progetto, giusto? Sbagliato.

CONTINUA...

Nessun commento:

Posta un commento