sabato 16 febbraio 2013

La DC e i suoi reboot: l'epopea del Multiverso


1961: Davvero incredibile come quest'anno abbia cambiato radicalmente l'industria dei comics americani. Prima che quattro nuovi fantastici eroi emergessero sulla scena, la DC Comics pubblicò la celebre storia 'Flash dei due mondi', tramite la quale il Flash della Silver Age (Barry Allen) incontrava quello della Golden Age (Jay Garrick). A realizzarla venne chiamato Gardner Fox, che aveva sceneggiato in passato decine di storie di Jay Garrick.
Ma non si era detto che costui era solo un personaggio dei fumetti? La risposta fu che Fox sognava le storie che poi avrebbe messo su carta, ma queste erano basate su avvenimenti accaduti davvero al Flash della Golden Age sul suo mondo, con il quale le onde cerebrali di Fox si sintonizzavano (rassegnatevi, è così).
In questa storia, a causa di uno strano incidente, Barry Allen finisce sulla terra di Jay, con il quale si allea per combattere tre vecchi nemici di quest'ultimo. Barry Allen capisce anche che la sua terra e quella di Jay occupano lo stesso spazio, ma vibrano su frequenze diverse ("Come sai, due oggetti possono occupare lo stesso spazio e lo stesso tempo, se vibrano a diverse velocità. La mia teoria è che nello stesso momento entrambe le terre sono state create in due universi simili! Vibrano diversamente, e ciò le tiene separate! Vita, costumi, anche le lingue, si sono evolute sulla mia terra quasi come sulla tua! Il destino ha fatto sì che ci fosse un Flash su ciascuna terra!"). Da notare che non vengono date in questo racconto classificazioni specifiche.
Riletta oggi, la storia appare un po' ingenua, ma ha l'indubbio merito di introdurre nel cosmo DC il concetto di Multiverso, anche se chiaramente qui solo in forma abbozzata. All'inizio di mondi ce ne sono due: Terra-1, dove vivono gli eroi della Silver Age, e Terra-2, dove vivono quelli della Golden Age (a rigor di logica avrebbe dovuto essere il contrario, ma all'epoca nessuno badò a queste sottigliezze). Fu lo stesso Gardner Fox ad ampliare i suoi concetti originari reintroducendo prima la JSA e poi dando vita, su Justice League Of America 21-22, alla tradizione annuale dei team-up tra la JLA e la JSA, occasione per esplorare nuove terre e ripescare personaggi caduti nell'oblio. In quelle storie, per la prima volta venne data la classificazione delle due terre. I titoli di questi team-up avevano spesso la parola Crisi e questa tradizione sarebbe stata mantenuta dai successori di Fox.
Negli anni successivi dunque altri mondi spuntarono. Ecco Terra-3, dominata da versioni malvagie degli eroi di Terra-1 e dove l'unico eroe era Lex Luthor; oppure Terra-X, che riportò sotto le luci della ribalta i personaggi della Quality Comics (Uncle Sam e i Freedom Fighters), i quali vivevano in un mondo dove i nazisti avevano vinto la Seconda Guerra Mondiale; oppure ancora Terra-Prime, ovvero la nostra Terra, senza superesseri.
Negli anni '70 i mondi alternativi proliferarono, sostanzialmente per due ragioni: da un lato la DC Comics acquisì i diritti di sfruttamento o di pubblicazione di personaggi editi un tempo da altre case editrici (la Quality prima citata è uno di questi casi, ma la più importante acquisizione fu di certo quella riguardante Capitan Marvel e la Marvel Family della Fawcett Comics), le cui avventure faceva svolgere su terre alternative. Ad esempio le storie di Billy Batson e soci avvenivano sulla cosiddetta Terra-S (come Shazam il mago). Una successiva acquisizione fu quella dei personaggi della Charlton (Blue Beetle, Capitan Atom, ecc...). Un primo loro trattamento venne affidato a Alan Moore, ma la sua storia fu giudicata troppo radicale e messa da parte. Quella storia, rimaneggiata, sarebbe poi divenuta nota come Watchmen.
Il secondo e principale motivo della proliferazione di mondi alternativi fu dovuto alla forse eccessiva leggerezza che alcuni sceneggiatori si concedevano. A volte c'era un po' di confusione, nel senso che ad esempio un personaggio di Terra-1 aveva in sè una o alcune caratteristiche del suo omologo di Terra-2: esemplari in tal senso le storie scritte da Bob Haney per The Brave And The Bold, in cui i personaggi erano così diversi dal solito che le loro avventure, secondo i fan, avvenivano su Terra-B (come Bob). Spesso la soluzione a queste incongruenze era che quella storia avveniva su un mondo parallelo. Aggiungiamoci anche le cosiddette storie immaginarie, che a volte divenivano vere e proprie saghe (come quella dei figli di Superman e Batman) piene a loro volta di incongruenze narrative e insomma... sembra che all'inizio degli anni '80 la situazione fosse diventata praticamente insostenibile.
E quale fu alla fine la soluzione proposta? Quello che probabilmente è il reboot più celebre, e che nelle intenzioni originarie doveva essere anche il più radicale, della storia dei comics.

Prossimamente: Crisi Sulle Terre Infinite