domenica 25 novembre 2012

In Truckers we trust


Alcune settimane prima dell'ultima edizione di Lucca Comics, hanno fatto la loro comparsa. Collettivamente sono note come Truckers, singolarmente sono Claudia Balboni, Elena Casagrande, EloElo Art, Arianna Florean, Azzurra Florean, Giovanna Niro, Sara Pichelli e Claudia SG (Scarlet Gothika) Illustrations. Molti collettivi artistici sono emersi in Italia negli ultimi anni, qui però non sfugge il fatto che le componenti sono tutte donne. Ed è a mio avviso un segno, doveroso, di questi tempi in cui la presenza femminile, soprattutto nel mondo dei disegnatori, è notevolmente aumentata. Poi se uno è bravo emerge, aldilà dei cromosomi.
La prima fatica delle Truckers si intitola What The Fake!?, un bel gioco di parole con un modo di dire americano che la mia buona educazione mi impone di non tradurre, ed è stato presentato appunto a Lucca Comics, dove ho potuto recuperarlo. Si tratta di un cosiddetto artbook, sperando che questo sia il termine più adatto: 7 artiste del collettivo realizzano 3 immagini a testa incentrate sulle cosiddette leggende metropolitane. L'Uomo Falena, i ladri di reni, la presunta morte di Paul McCartney, l'alligatore gigante delle fogne... e molto altro. Ad ognuna delle immagini è associato un breve testo sotto forma di narrazione, sia in lingua italiana che inglese, che approfondisce il tema della leggenda metropolitana protagonista.
Quello che più ho apprezzato è che ognuna di queste immagini è concepita come un poster cinematografico, dando al tutto un sapore vintage. Perchè il cinema descrive la realtà sfruttando la fantasia, così come il fumetto: l'incontro tra questi due media, se fatto bene, porta sempre a risultati apprezzabili. Chiaramente, delle 21 immagini, ce ne sono state alcune che ho apprezzato più di altre, ma mi riservo il diritto di mantenere il riserbo e far sì che ognuno di voi si faccia la propria opinione.
Dove andranno ora le Truckers? Non lo so, ma... attendo con curiosità.

venerdì 9 novembre 2012

Impressioni da Lucca Comics 2012



31 Ottobre, giorno precedente alla partenza per Lucca Comics: esco dall'ufficio e secchiate d'acqua travolgono la mia esile figura. "E tra 12 ore devo partire, cominciamo bene" è il mio confortante pensiero "Va beh, tra un po' si calmerà". Lampi e tuoni accolgono il mio proclama. Il giorno dopo infatti ancora pioggerella, ma questo può fermarci, davvero può fermarci? Ma certo che... ehm, l'ombrello dove sta? ... no!
Arrivato al luogo di partenza del tour organizzato a cui mi ero affiliato, presso l'immaginifica fumetteria Cosmic Comics di Fidenza (mi pagano per dire questo, sappiatelo) mi sorge spontaneo un altro pensiero. "Vediamo quanto ci vuole prima che qualcuno mi tiri fuori la frase 'Non può piovere per sempre'". Tre minuti dopo vengo accontentato. Non passa molto prima che un Mucchio Selvaggio di 150 - facciamo 153 - appassionati di comics (e cosplay, e ramen, e quant'altro) si muova in massa verso la propria imponente cavalcatura, tre autobus. Dopo aver preso posto usando il consolidato metodo alla CDC, the caravan of love parte. Non può mancare sosta all'autogrill, puntuale come i reboot del DC Universe, dove ci accoglie il primo cosplay della giornata: quello del bagno del luogo, truccato da set di The Walking Dead per la gioia di tutti noi. Intanto la pioggia smette (poi a Lucca riprende ancora un po', poi smette, poi riprende ma giusto giusto un pochino, poi smette ancora, riprende, rismette e ora smetto di parlarne io).
Negli anni scorsi avevo dei pass, ma qualcun altro li andava a prendere. Quest'anno avevo l'occasione più unica che rara di bullarmi: quindi entro nel punto accredito, tutto bello baldanzoso, domando ad un componente dello staff e mentre va a indagare lo ridomando pure ad un altro (per bullarmi ancora? No, perchè ero andato in confusione). Alla fine:"Sì, c'è... ma è già stato ritirato, devi andare allo stand!". Argh, il mio quarto d'ora di gloria bruciato così.
Per via forse della pioggia mattutina, c'è meno folla del solito. Cosplay quasi ridotto all'osso. Incredibile ma vero, si riesce pure a camminare (e respirare!) nel padiglione degli editori. Addirittura riesco a visitare lo stand Alastor senza che una fiumana di adoratori della setta Johns/Lee mi travolga. Consapevole che questa è un'occasione più unica che rara, saluto quasi tutti quelli che mi ero ripromesso di incontrare... agli altri in verità vi dico, siete stati sfortunati perchè poi il Napoleone è tornato al consueto stato di delirio (cara Panini, sono contento per te, un po' meno per me). Gli incontri più interessanti per me sono al Padiglione Giglio: non solo il Lateral Studio (per cui modestamente...), ma anche il THZ e pure le Camioniste! Grandi prospettive intravedo all'orizzonte.
Che poi... sapete cosa è per me la cosa più bella di Lucca Comics? Che mentre passeggi o magari ti rilassi seduto su una panchina ti vedi passare accanto mostri sacri del fumetto come Alfredo Castelli oppure i disegnatori che hai ammirato negli scorsi anni. Diversamente da altri media come il cinema o la televisione, non c'è ancora quel grado di fanatismo sfrenato che molto spesso rovina l'immagine di una espressione artistica. Ho detto "ancora" perchè qualche segno l'ho percepito negli ultimi tempi, ma spero di sbagliarmi.
Mi piacerebbe anche poter affermare che la giornata è volata, ma direi proprio di no: lo scorrere delle ore le ho sentite tutte, lo hanno sentito in modo particolare i miei piedi, ma ho fatto modo di utilizzare al meglio il tempo a mia disposizione. Un caffè e un estathè in compagnia dopo l'ora del pranzo e poi via di nuovo tra la pazza folla: dapprima Fuori Lucca da quel pompiere mancato (e noto fumatore) Francesco Settembre insieme alla sua banda di Terni... mi sembrava di essere tornato a Narni! Poi ad ascoltare i ricordi di un tempo che non ho vissuto, quello del Corriere dei Ragazzi, in assoluto una delle più belle conferenze che abbia visto in questi ultimi anni... mi viene da pensare che di uomini come Mino Milani il mondo del fumetto non ne ha più prodotti ed è un peccato.
Arrivano le 17, tempo di andare allo stand BAO per un'intervista programmata per conto di Comicus con Barbara Canepa e Anna Merli. Che allo stand già c'erano... assalite in senso buono da decine di fan che volevano una loro firma sul volume di End. "Oh, io chiedo" penso "Al limite mi cacceranno". E invece il munifico Michele Foschini non solo mi fa entrare, ma mi recupera anche una sedia da cui poter intervistare in tutta pace. Qui magari vi svelo un piccolo segreto, o forse no: mi preparo sempre le domande e le scrivo su un foglio di carta, di modo da poterlo consultare durante l'intervista in caso di vuoti di memoria o altro. Solo che... l'avevo scordato sull'autobus! E quindi sono andato a braccio. Ringrazio la mia memoria che mi ha assistito nei 10 minuti e 45 secondi dell'intervista (però, che memoria!). Ah, autista che hai sul tuo mezzo il mio foglio... conservalo, sono abbastanza pieno di me da essere certo che un domani continuerà a non valere un bel niente. L'intervista in sè mi è piaciuta, il caos non è stato così caotico e mi ricorderò per molto tempo di questa cosa.
La giornata volge al termine: ultimo giro di saluti e ritiro del calendario THZ con sketch di Venom allegato di Paolo Pantalena, saranno dodici mesi interessanti. Bisogna andare. Lungo la via ritrovo i miei compagni di viaggio, ora in possesso di strani copricapi. Si risale a bordo, ci si ferma ancora una volta ad un autogrill il tempo di essere investiti da un vento freddo mandato dai Giganti del Ghiaccio. Ritornato alla mia auto, rimango fermo un paio di minuti a rievocare nella mia mente questa giornata. Ogni Lucca porta con sè dei ricordi, ogni Lucca è di per sè indimenticabile. Rimetto in moto, torno a casa e dormo di gusto.
Alla prossima!