giovedì 11 ottobre 2012

La parabola discendente di Wally West



Wally West pensava di avercela fatta, era certo di essersi distinto dalla massa di quegli eroi che "... sono venuti dopo", si era illuso di aver trovato un proprio posto e una propria identità. Caro Wally missing in action, riepiloghiamo un po' la tua storia.
Il nostro amico Wally compare per la prima volta su Flash 110, in piena Silver Age, grazie a John Broome e Carmine Infantino. Costui è il nipote di Iris West, la fidanzata-nontisposeròmai-seisempreinritardo-tiamoetisposo di Barry Allen, nonchè fondatore del primo fan club di Flash (caro altro Flash di un'altra casa editrice, ti hanno preceduto). Siccome i fulmini adorano le famiglie Allen/West, lo stesso incidente che aveva donato a Barry Allen i poteri di velocista si verifica nei confronti di Wally. Sgomento, miracolo, Wally in realtà io sono Flash e quindi tu sei Kid Flash, frizzi e lazzi e così inizia l'avventura.
In un primo momento il costume di Kid Flash è un'esatta replica, anche se "in miniatura", di quello di Flash. Qualche tempo dopo, però, a causa di un altro incidente (Wally, datti una regolata!) il costume viene modificato dandogli una tinta di giallo, per un look che ancora oggi viene adottato. Quando non è in coppia con Barry, Wally ha le sue back-up avventure a solo nelle quali affronta, tra gli altri, i pericolosissimi hippies drogati buoni a nulla rapitori di bambini (la DC e Mort Weisinger li amavano molto).
Un primo balzo di qualità tuttavia Wally lo ha quando entra a far parte della prima formazione dei Giovani Titani dove, come accade anche per gli altri protagonisti, si cerca di affrancarlo (in puro stile seventies) dall'ombra del suo mentore. A seguito di una strana malattia, però, che gli impedisce di correre a grandi velocità pena la morte, il nostro caro amico si ritira dalle scene.
La vera svolta avviene nel 1986 con Crisi Sulle Terre Infinite: come ben noto, Barry Allen muore (o giù di lì) per distruggere un dispositivo di antimateria dell'Anti-Monitor (adoro queste assonanze) e, in seguito a un incidente (n'ata vota), Wally guarisce dalla sua malattia e decide al termine della crisi di seguire le orme di suo zio. Wally diventa così, a meno di mie sviste clamorose, l'emblema del concetto di legacy tanto caro un tempo al DC Universe: il sidekick adolescente che completa il suo processo di maturazione e prende il posto, e il ruolo, che fu del suo predecessore adulto. Anche se in effetti lo stesso discorso può applicarsi a Dick Grayson, pur avendo lui adottato in precedenza un nome di battaglia diverso.
A suggellare tutto ciò, nel 1987 Wally diventa protagonista di una nuova serie chiamata Flash. Ora, per quanto oggi possa apparirci strano, nessun componente dello staff editoriale DC pensava minimamente all'epoca di riportare sulle scene Barry Allen. Quindi tutti i vari sceneggiatori che si succedettero negli anni sulla testata, nomi di spicco come Mike Baron, Mark Waid, Grant Morrison, Mark Millar e Geoff Johns, si impegnarono a caratterizzare Wally non come colui che aveva sostituito Barry, ma semplicemente come Flash, e gli costruirono attorno un solido background. Non solo comprimari d'eccezione come Linda Park, che sarebbe divenuta sua moglie e gli avrebbe dato due figli, ma anche concetti stessi che sarebbero poi divenuti elementi cardine del cosiddetto DC Universe Post-Crisi. E sì, sto parlando della Speed Force, la fonte di potere a cui attingono tutti i velocisti piedi alati. Insomma, aldilà del fatto che nel mucchio sarà pure uscita fuori qualche storia ciofeca, ci fu un chiaro percorso di modernizzazione e non fossilizzazione. E questo nonostante che i fan di Barry Allen fossero sempre lì a dire:"Ehilà!", o che nel 1991 venisse mandato in onda un telefilm su Flash, all'inizio coronato anche da discreto successo, in cui il protagonista era sempre lui, Barry. La vecchia guardia difficilmente molla l'osso.
Arriviamo così al 1994 (ma lo abbandoniamo subito, tranquilli), anno in cui esce la miniserie Zero Hour. Nel corso di questa saga, Wally ha il suo primo faccia a faccia con un discendente di un lontano futuro del suo predecessore, di nome Bart Allen, nome in codice Impulso. Wally non lo sa, ma il primo chiodo sulla sua bara narrativa viene piantato quel giorno. Qualche anno dopo infatti Impulso diventa il nuovo Kid Flash, tenetelo a mente perchè non sarà un dettaglio secondario.
Nel 2006, col nr. 230, la serie di Wally chiude temporaneamente i battenti poichè il personaggio si sacrifica insieme a tutta la sua famiglia durante Crisi Infinita. Lo sostituisce Bart, il quale muore a sua volta dopo un pestaggio a sangue (dietro questa macabra scelta sembra ci sia un dictat di Dan DiDio, o forse più banalmente Bart come Flash non funziona). Wally ritorna allora dal limbo insieme alla sua serie, che però col nr. 247 chiude ancora. Perchè? Perchè i chiodi continuano ad aumentare.
Arriva il 2009 e, al termine di Crisi Finale, i fan di Barry che esclamano Ehilà vengono accontentati e lui ritorna dalla sua vacanza nella Speed Force. Wally comincia a pagare la forza narrativa di un personaggio che ha segnato una intera epoca, la Silver Age. Non solo, ritorna anche Kid Flash. Ora qui inizia il dilemma: il Flash adulto e maturo (Barry) lo abbiamo, il Flash giovane ed impulsivo (Bart) lo abbiamo, il Flash saggio e vecchio (Jay) lo abbiamo... che ruolo diamo allora a Wally? Quello della comparsa sfuggente. Quando Johns fece rinascere Hal Jordan, ebbe il merito di non volersi liberare (e sarebbe stato facile) delle altre Lanterne Verdi. C'è da dire che le differenze caratteriali che contraddistinguono Hal, John Stewart, Guy Gardner e Kyle Rainer permettono una più facile interazione. Ma Wally? Wally è diventato un Barry Allen a tutti gli effetti, non lo si può certo far ringiovanire e comunque c'è già Bart che occupa quella posizione. Johns fa quel che può, ma nella penultima serie di Flash Wally compare un paio di volte e sempre in abiti civili: non a caso, lo sceneggiatore decide di concentrarsi sul rapporto Barry/Bart.
Infine il chiodo finale. 2011: Flashpoint. Barry Allen modifica del tutto la realtà del DC Universe. Parte una nuova serie di Flash, dove lui è il protagonista assoluto, mentre nella nuova testata dei Giovani Titani abbiamo Bart. E Wally West? Wally non c'è, letteralmente e figurativamente non c'è, non viene nemmeno mai nominato per sbaglio. Già i maligni vociferano che, in questa nuova realtà dove gli eroi sono sulla scena da circa 5 anni, il periodo di Wally come Flash non sia mai avvenuto. Forse ora questo personaggio ha bisogno anche lui di fan che esclamino:"Ehilà!" (a dire il vero già ci sono). In caso di suo ritorno, di cosa avrebbe bisogno? Di un bravo sceneggiatore (si chiami Brian Buccellato o Pinco Pallino) che gli sappia dare una nuova identità. Perchè è veramente strano, anche se non più così sorprendente nell'attuale panorama dei comics, veder scomparire nel nulla un personaggio che è stato sotto le luci della ribalta per oltre vent'anni.

1 commento:

  1. Povero Wally, che finaccia dopo vent'anni di onorato servizio...eh, tuttoa grazie a Waid e a uno sfracello di disegnatori capaci finalmente di rendere la dinamicità del fastest man alive: Pacheco, Ramos (e i suoi innumerevoli imitatori, sigh).
    Ma dico io, almeno a tanti sidekick gli hanno dato un'altra chance, un'altro gruppo o un'altra identità! Speriamo in un suo trionfale ritorno e in buone mani!

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