martedì 11 settembre 2012

Impressioni da Narnia Fumetto


Il viaggio verso Narnia Fumetto comincia con una peculiarità tipicamente italiana. Mi preoccupo di prenotare il posto sul treno, ma salito a bordo scopro che il numero che mi è stato assegnato... non esiste (e mi è andata anche di lusso, in un'altra occasione non esisteva nemmeno la carrozza). "Sarà un lungo viaggio" penso subito. Per un po' accanto a me c'è una simpatica signora che, quando mi vede sfogliare un fumetto, mi dice:"Legge i pupazzetti, eh? Bravo, bravo".
E infine arrivo a Narni, che ad un primo impatto mi dà l'idea di quella classica piccola cittadina dove sembra non debba accadere mai nulla e tutta la movida è concentrata nel bar vicino alla stazione. In realtà molte sorprese erano dietro l'angolo. E la prima arriva di buon mattino. Messaggio da Alessandro Vitti: bisogna portare Rafa Sandoval presso lo stand del Lateral Studio, visto che alloggiamo nello stesso albergo. Con calma e pacatezza ("Oddiooddiooddio devo organizzarmi al meglio e non fare errori, non fare errori") riesco nell'intento senza traumi e nel mentre incontro la mia vecchia conoscenza Federico Cerri Ciommei, (il logo di questo blog è suo, sappiatelo!) con tanto di baffetti alla sparviero! La fiera a tutti gli effetti ha per me inizio: col mio bracciale del potere "all access" non ho limiti.
La location è intrigante, il centro storico di una città lo è sempre, i passaggi negli stand sono abbastanza ampi da non rischiare l'effetto mancanza di respiro Lucca-style e lo staff (ehilà, ma quanti eravate!) è pronto ad intervenire laddove necessario. Con la sua presenza anche in caso di assenza, Francesco Settembre tiene in mano il polso della situazione. Quello che personalmente spero è che gli spazi espositivi nel futuro aumentino ancora (sono passato davanti allo stand Lion due volte prima di accorgermi che era lì).
Rafa Sandoval trova il suo posto presso lo stand Lateral, mentre lì accanto vedo Dave Gibbons che prende posto e inizia a realizzare sketch. Mi avvicino. Gli vedo disegnare un Rorschach per un fan in un minuto scarso (forse un po' poco, ma con tante richieste un compromesso lo si deve pur trovare) e sta lì poi tutta la mattinata a fare altri sketch o firmare volumi, senza mai prendersi una pausa se non per dissetarsi o scambiare due parole con sua moglie, decisamente una persona molto paziente.
Inizio a fare i miei giri. Noto in uno stand Verso La Tempesta di Will Eisner e mi riprometto di aquistarlo dopo, solo che poi a ora tarda mi scordo che stand era e l'acquisto non c'è più, complimenti a me. Ritorno allo stand Lateral e inizio a sfogliare Red Dread 2, scoprendo che il mio nome appare in seconda di copertina, come componente della redazione. Mi premuro di avvisare della cosa poche persone, tre/quattrocento circa, solo per dovere di cronaca chiaramente.
La giornata passa veloce e c'è infine la premiazione: i Leoni di Narnia Fumetto. Tra i premiati voglio segnalare il riconoscimento alla carriera dato a Pino Rinaldi, grande maestro del fumetto italiano... e americano. Qualche buontempone ogni tanto apriva le tendine del finestrone in alto, accecando tutti in un tentativo di replicare la scena "Ho visto la luce" di Blues Brothers, ma va beh, un dettaglio.
Con la chiusura del giorno di fiera, come nelle migliori tradizioni c'è infine la cena degli autori, dove è presente anche l'imbucato più potente della Terra, ovvero il sottoscritto. In una megatavolata di circa 80 persone ho il piacere di stare accanto a Pino Rinaldi, che a sera inoltrata trova ancora la forza e la voglia di realizzare sketck di Wolverine e Nathan Never per alcuni dei partecipanti, un vero signore. Doverosa infine la premiazione di "miglior spammatore facebookiano" per Marco Foderà.
E siccome questo post deve avere una degna conclusione, chiudiamo con i ringraziamenti. Grazie dunque a Francesco, Federico, Chiara, Valentino, Alessandro, Matteo, Rafa, Alessandra, Dave, Pino, Andrea, Tommaso, Pasquale, Marco, l'altro Marco, ma soprattutto a Nadia Fumeiro! Mi sa che ci vedremo anche l'anno prossimo, ragazzi.
Ah, per il viaggio di ritorno... stavolta il numero di posto esisteva!

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