giovedì 22 marzo 2012

I film che... ma anche no: Wrestlemaniac


Ci sono quei film trash, talmente trash da risultare geniali. E poi ci sono quei film trash, talmente trash da risultare vomitevoli. Con questa nuova rubrica, a cadenza 'la faccio quando trovo il film adatto', andremo ad occuparci della seconda categoria. Le pellicole che se non le vedete... meglio. Ovviamente in rete (youtube, blogosfera, ecc...) c'è gente molto più brava di me a fare questo tipo di recensioni, ma spero possano interessarvi.
Cominciamo da questo slasher ma mica tanto horror del 2006. Vai con la trama: un regista di porno amatoriali credibile quanto un Alan Moore sostenitore dei prequel di Watchmen se ne va in giro bel bello col suo furgoncino per gli States, insieme al suo unico cameraman (e una telecamera che si usava ai tempi dei fratelli Lumiere), le sue tre attrici por...tate per la recitazione ed il suo, boh non l'ho capito, sarà il produttore. Tutti loro pippano alla grande e questo fin dall'inizio segna la loro fine (niente droga oggi, niente sesso pre-matrimoniale negli anni '80, insomma non ci si può proprio divertire).
I primi 15 minuti sono dedicati all'appassionante e spasmodica ricerca di una toilette per una delle pu...lzelle (giuro che è così). E subito si intuisce uno dei leitmotiv del film: non appena una delle ragazze fa tanto di voltarsi, c'è un primo piano del suo lato B. Cosa che, per carità, va benissimo, ma alla novantanovesima volta viene un po' a noia. I nostri eroi preferiti dai pusher di mezzo mondo giungono infine nella consueta, scalcinata stazione di servizio (si passano questo set di film in film) dove trovano il solito buontempone che li esorta a non andare nella città fantasma chiamata El Sangre De Dios, perchè lì c'è il Diablo... che mirabile sottigliezza.
Chissà come mai, nessuno gli presta ascolto e così il furgoncino, dopo aver cozzato contro un enorme sasso in mezzo alla strada, va in panne e si ferma proprio davanti a... toh, El Sangre De Dios. Dopo le prime, focose riprese (eeeeehhhh), il produttore pipparolo ed una delle attrici scompaiono, al che il regista dice:"Fan..., io li lascio qui". Premuroso. Una delle altre ragazze poi decide di riparare il motore perchè "sono figlia di un meccanico e non sono solo un paio di tette". Se lo dici tu, ci fidiamo.
Gli altri tre allora vanno a cercare i loro amici scomparsi, scoprendo infine la verità. El Sangre De Dios è abitato da un'unica persona, El Mascarado, un lottatore di lucha libre così violento, che ha ammazzato così tanta gente che... lo hanno lasciato qui solo. Capite? Non lo hanno messo in prigione o in un istituto psichiatrico, ma confinato in una città fantasma. Il sistema penale messicano è troppo avanti!
Ma il cameraman ha l'intuizione del millennio: El Mascarado segue le regole della lucha libre, quindi se gli si toglie la maschera si arrenderà e non ucciderà più. Bravo! Seguono meritate botte da orbi a tutti e tre e, come premio, la loro faccia strappata ed appesa alla parete dei trofei. Memento mori. L'ultima sopravvissuta intanto ripara il motore e va alla ricerca dei suoi amici, per poi sfuggire al mascarado e nascondersi in un posto geniale, con una posa non sessualmente allusiva.

Si vede il marsupio?
Ma il tipo, che è fuuuuuuurbo, finge di andarsene e la coglie di sorpresa. E dopo altri 5 minuti di inseguimento utili a far durare questo film più di un'ora, anche la meccanica de no'altri ci lascia.
Il film si chiude col Mascarado che prende il furgone e se ne va, pronto a nuove stragi per un sequel che grazie al cielo non vedremo mai. Ci vediamo invece i titoli di coda, dove il cameraman si lancia in "divertentissimi" rap che suscitano le risate della troupe, che ancora non sa che non verrà pagata per questo film.

Minuti della vostra vita che guadagnerete non vedendo questo film: 75
Giudizio: What you gonna do when the Hulkmania runs wild on you!

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